Non sparate sull'editore (ortodosso)
A distanza di cinque mesi dalla pubblicazione del Libro dei 5 cardinali che contestavano le tesi del cardinale Kasper sul matrimonio, non si placano gli attacchi contro l'editore Cantagalli che ha pubblicato quel libro. Lo ha fatto ancora Melloni sul Corriere della Sera, ma forti pressioni furono fatte per impedire la pubblicazione.
Negri: «Don Giussani? Un'umanità sfolgorante»
«La radice della sua umanità nuova era nell'incontro straotdinario della sua esistenza con Gesù Cristo». «Davanti al violento attacco laicista, Giussani contrapponeva la serenità di chi aveva trovato una cultura adeguata nella sua vita. Il suo era un attacco al mondo, l'opposto di quel silenzio di giudizio oggi dominante». A 10 anni dalla morte il ricordo di chi gli è stato al fianco per 40 anni.
- È IL MAESTRO DEL NUOVO ANNUNCIO DI CRISTO, di R. Ronza
Lombardia, più libertà di scegliere la scuola primaria
La Regione Lombardia stanzia 56 milioni per la Dote Scuola. Nonostante i tagli sull'istruzione, sia pubblica che privata, vengono assegnati buoni scuola più cospicui alle famiglie meno abbienti, per permettere loro di scegliere una scuola primaria più liberamente, fra pubbliche e paritarie. Non è un privilegio. E' il rispetto di un diritto delle famiglie.
Le parole hanno un senso. Scola incontra la stampa
Dialogo sul Giornalismo, l'arcivescovo di Milano incontra Mario Calabresi, direttore de La Stampa e Alessandra Sardoni (La7) per riportare il giornalismo alla realtà che descrive. Spesso si usano parole altisonanti o si enfatizzano eventi e personaggi solo per attirare pubblico. Ma questa strategia non paga ed è un'evasione dalla realtà.
Giussani, maestro del nuovo annuncio di Cristo
Don Giussani è stato il grande maestro del riannuncio di Cristo alla fine dell’età moderna, in un mondo largamente secolarizzato. Un movimento che ha inizio alla fine del XIX Secolo con John Henry Newman e trova subito riflesso nel magistero papale. Solo ora, a debita distanza, si può apprezzarne la statura.
Napoleone e la libertà di cambiare opinione
Foscolo non è un personaggio granitico e coerente. Del resto, la coerenza è positiva solo nel momento in cui si rimane attaccati ad un valore positivo. Lo vediamo nel giudizio su Napoleone per il quale Foscolo scrive prima un’ode celebrativa. Poi, invece, lo denigra nella terza edizione dell’Ortis.
Se a dominare è un pensiero non cattolico
Con grande dolore e profonda preoccupazione, si deve constatare che il pensiero non cattolico avanza nella Chiesa. È molto grave l'affermazione del moderatore del Sinodo diocesano di Bolzano, secondo il quale, il lavoro svolto, «rispecchia la situazione generale della Chiesa, che sta vivendo un cambiamento radicale». Ma davvero è così?
Contraccezione, nello scontro tra gesuiti perde la Civiltà cattolica
Un libro di padre Pierre de Charentenay difende le legislazioni che promuovono i contraccettivi. La pronta risposta di padre Jospeh Fessio, fondatore della Ignatius Press, viene ridicolizzata dal direttore della Civiltà cattolica. Ma padre Fessio, che si rifà a una lunga tradizione da S. Agostino a Giovanni Paolo II, ha perfettamente ragione.
Vaccino o sterilizzazione? Kenya in attesa della verità
Il Kenya ha disposto la sospensione di una campagna di vaccinazioni contro il tetano avviata nel marzo del 2014 dall’Unicef e dall’Oms, per il sospetto che i vaccini contengano sostanze sterilizzanti, come denunciano i vescovi e i medici cattolici. Le analisi sono tuttora in corso e danno risultati ambigui. La campagna di vaccinazioni resta in sospeso.
"Alla base della società non stanno individui asessuati"
La Commissione diocesana di Trieste contro l'ideologia gender nelle scuole: un documento, più unico che raro, che denuncia apertamente tutte le forme con cui scolari e studenti vengono rieducati a una cultura che nega l'identità sessuata di maschio e femmina.
Aspettavamo l'Is, sono arrivati gli olandesi. Che paura
Roma, minacciata dall’Isis Sezione Libica, era di vedetta, ma l’attacco è venuto dal di dentro, alle spalle. Chi se lo aspettava? Erano stranieri, sì, ma semplici tifosi olandesi, mica kamikaze. Scontri, feriti, danni. E poi, al solito, invettive incrociate, rimpalli di responsabilità, richieste di dimissioni. Ma c'era da aspettarselo.
La paga del jihad non vale una guerra. Perciò sono guai
Diaria di ottanta dollari, turni massacranti di sedici ore al giorno con un solo week end libero al mese. È la paga del combattente islamico, la dura vita di guerra così come ce la rivela un’inchiesta di Repubblica. Scatti di carriera, licenze matrimoniali e benefit: come in una normale azienda occidentale. C’è da preoccuparsi.