Scuola e lavoro, riforme di Renzi e statalismo
Lo statalismo è il vizio capitale della filosofia politica di Renzi e il jobs act e la riforma della scuola lo confermano. Soprattutto per la scuola le mosse annunciate sono preoccupanti: dovesse venire attuata secondo queste linee per la libertà di educazione si chiuderebbero anche quei pochi spazi che ci sono oggi.
L'urgenza educativa è compito della famiglia
Si torna a parlare di riforma della scuola, e il presidente del Consiglio non lesina promesse. Ma ancora una volta il primato educativo delle famiglie non viene neanche menzionato. E allora sono proprio le famiglie che prendono l'iniziativa, anche facendosi e gestendosi le loro scuole.
Giussani e il Corriere double-face: santo lui, dannata Cl
Il Corriere della Sera propone ai lettori un dvd sull’opera di don Luigi Giussani, il sacerdote fondatore di Cl. Ma nel giorno del lancio, affida ad Alberto Melloni, professore e caposcuola della sinistra dossettiana, un pezzo che santifica il prete ma fa a pezzi il suo movimento. Cattivo esempio di editoria double-face.
Oscar 2015: Ida nel paese del politically correct
Una serie di scelte politicamente corrette ha portato la giuria degli Academy Awards a lasciare Clint Eastwood a mani quasi del tutto vuote. Il regista Iñárritu fa la predica pro-immigrazione e l'attrice Patricia Arquette la fa sul femminismo. Una sola eccezione, dalla Polonia: si chiama Ida.
Stregoneria e trapianti: in Africa è strage di bimbi albini
Un altro bambino albino è stato rapito e ucciso nel nord del Tanzania. Il suo corpo mutilato di tutti gli arti è stato rinvenuto tre giorni dopo il sequestro. Ormai in Africa, è un strage di innocenti, albini e bambini vengono rapiti e consegnati agli stregoni per sacrifici rituali o ricavare organi da trapiantare.
«La Chiesa paga cara la guerra in Ucraina»
Monsignor Malchuk, vescovo latino di Kiev, denuncia la difficile situazione dei cattolici nelle aree dominate dai filorussi: «Nel Donbass tutti i sacerdoti sono dovuti fuggire, i pochi che vi operano lo fanno clandestinamente». Pressioni anche in Crimea.
- SCHEVCHUK: «UN'INVASIONE, NON UNA GUERRA CIVILE»
«Ucraina, invasione non guerra civile»
L'arcivescovo della Chiesa ucraina greco-cattolica «corregge» il Papa, le cui parole sono state lette nel suo Paese come appoggio alla propaganda russa. «Putin difensore dei valori cristiani? Non siamo ingenui, se ne serve solo per scopi politici».
Mondadori-Rcs, cosa resterà di questa editoria
Se l'Antitrust dovesse dare il via libera, Rcs Rizzoli e Mondadori potrebbero fondersi, dando vita al più grande gruppo editoriale mai visto in Italia. Da un punto di vista commerciale, potrebbe reggere la concorrenza della "invincibile armata" di Amazon. Ma la piccola editoria italiana inizia a tremare di fronte alla prospettiva di quello che sarebbe, di fatto, un monopolio editoriale.
Idee chiare dei vescovi africani sui divorziati e risposati
Il cardinale Baldisseri, segretario generale del Sinodo sulla famiglia, conferma l'intenzione di raccogliere più pareri possibili delle chiese locali. Chi ha già ben in mente la propria posizione è il blocco dei vescovi africani, che già nel Sinodo straordinario si era opposto a mons. Kasper sulle proposte più moderniste.
"Real shit", l'ultima trovata dalla sinistra gourmet
Si chiama “Real shit” e contiene realmente ciò che promette: vero letame in vendita in eleganti barattoli. É l’ultima sciccheria offerta da Eataly, i negozi boutique molto frequentati da buongustai e patiti del cibo di qualità e a chilometri zero. Già, l’orto casalingo è il nuovo trendy della sinistra-vanity fair.
Ucciso perché non credeva agli stregoni. Sarà santo
Il Papa ha firmato un decreto di martirio, cosa che spiana la strada alla beatificazione di Benedict Daswa. L’uomo, sudafricano nato nel 1946, era cattolico e si opponeva a che il suo villaggio si rivolgesse agli stregoni. Per questo, Daswa venne assassinato, accusato di fare il gioco degli spiriti malvagi.
Denatalità, tasse, immigrazione. Ecco perché finiremo come l'Impero Romano
La pubblicazione in Francia del libro dello storico e giornalista Michel De Jaeghere sulla fine dell'Impero romano diventa un caso politico. Perché la puntuale ricostruzione dei fattori che determinarono la decadenza dell'impero sfida il "politicamente corretto" che impedisce di vedere le inquietanti analogie con la nostra civiltà, che sta morendo allo stesso modo. Cominciando proprio dalla denatalità.