Libano, dopo il voto caotico accoglierà Francesco
Il voto in Libano non ha prodotto alcuna maggioranza chiara. Anche se mancano ancora giorni prima di conoscere i risultati definitivi, la coalizione sciita ha perso la maggioranza. In questo clima di confusione, il Libano si prepara ad accogliere papa Francesco. Che potrebbe anche allungare il viaggio per raggiungere Gerusalemme.
Africa alla fame, ma non si vogliono vedere le cause
Nuovo allarme delle maggiori Ong, come Oxfam e Save the Children, per il pericolo denutrizione nei Paesi dell'Africa orientale. Le cause sono identificate nel Covid, nella guerra in Ucraina e nel taglio degli aiuti. Ma questi Paesi vivono di aiuti. E nessuno si pone la domanda del perché tutti quei miliardi finiscano in nulla.
Mali, il rapimento dei testimoni di Geova italiani
Giovanni Langone è un testimone di Geova italiano che viveva in Mali da anni. I suoi genitori si erano uniti a lui nel 2019 e lo aiutavano nell'opera di evangelizzazione. Sono stati rapiti tutti e non si conosce l'identità dei sequestratori, ma pare sia un gruppo legato ad al-Qaeda. Il tutto in un momento di massima tensione nel Paese africano.
Iran, arriva il razionamento con tessera digitale
In Iran scoppiano già le prime rivolte per la fame, per il crollo degli stipendi e l'aumento dei beni di prima necessità. Il presidente Raisi risponde introducendo il razionamento. Ma con una novità: la tessera annonaria è digitale. Così il regime islamico potrà controllare tutti i suoi cittadini (presi per fame), in ogni acquisto che fanno.
Corte Suprema, gli abortisti minacciano di uccidere i giudici
Un documento del Dipartimento della Sicurezza Nazionale descrive i seri pericoli di attentati ai giudici della Corte Suprema statunitense, ai pro vita e alle chiese, a seguito della pubblicazione della bozza di sentenza anti-aborto. Tra le minacce, “l’incendio o l’assalto alla Corte Suprema degli Stati Uniti e l’omicidio dei giudici e dei loro impiegati”, nonché di membri del Congresso.
In Libano perde Aoun, ma nessuno ora può governare
Nelle elezioni libanesi non è emersa alcuna maggioranza chiara. Di certo c’è solo la sconfitta di Michel Aoun, il presidente cristiano maronita alleato di Hezbollah e la crescita del partito cristiano d’opposizione, Forze Libanesi. Ma il percorso di formazione del nuovo governo si annuncia lungo e difficile. E il Paese è in piena crisi economica.
Buffalo, una strage deliberata di afro-americani
La strage al supermercato Tops di Buffalo è sicuramente un episodio di razzismo: vittime scelte in base al colore della pelle. Un arrestato, un diciottenne di nome Payton Gendron, che si dichiara innocente. Ma ha lasciato scritto un manifesto in cui dichiara di volersi opporre alla "Grande Sostituzione".
A chi giova l'arresto di Joseph Zen? Un'azione incomprensibile
La notizia dell’arresto del cardinale Joseph Zen ha viaggiato per tutti i giornali del mondo, con quella che è stata una unanime condanna di questo gesto. C'è da chiedersi a chi convenga questo arresto. Non al nuovo capo dell'esecutivo John Lee. E non alla Cina, la cui immagine viene compromessa. E quindi?
Aborto, un flop le proteste contro la Corte Suprema
Non hanno avuto il seguito sperato dalle multinazionali dell’aborto le manifestazioni di protesta del fine settimana contro la bozza Alito. Ma continua il gioco sporco di Dem e media liberal verso i giudici supremi favorevoli a ribaltare la sentenza Roe vs Wade. Intanto un’altra grana, la penuria di latte in polvere, conferma l’inettitudine di Biden.
Balcani sull'orlo di una nuova esplosione di violenza
Nei Balcani la situazione è grave e nessuno, in Ue, se ne sta seriamente occupando. La Germania ha imprudentemente promosso la candidatura del Kosovo al Consiglio d'Europa, provocando la dura reazione della Serbia. In Bosnia, le tre componenti (musulmani, croati cattolici e serbi ortodossi) non si accordano sulla legge elettorale.
007 Usa dietro la difesa Ucraina? Qualche indizio c'è
L'intelligence americana ha aiutato l’Ucraina a uccidere i generali russi? L'indiscrezione del NYT trova conferme nella replica stizzita della Casa Bianca e nelle parole del deputato Schiff che ha incontrato Zelensky. E anche dal premio Pulitzer Friedman, mai duro con il duo Obama-Biden. Ma se fosse confermato, l'opinione pubblica avrebbe reazioni «potenzialmente disastrose».
Filippine e Sri Lanka, involuzioni asiatiche
Le elezioni delle Filippine segnano il ritorno, prevedibile, della dinastia dei Marcos. Il figlio omonimo dell’ex dittatore Ferdinand Marcos, cacciato con la rivoluzione del 1986, ha vinto le elezioni, con sospetti di brogli e violenze. Nello Sri Lanka, invece, la dinastia dei Rajapaksa sta giungendo al tramonto, sconfitta dalla crisi e dalla rivolta.