Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
LA MINACCIA

Propaganda iraniana nel Regno Unito, l’intelligence inglese indaga

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Tre video di estremisti iraniani con discorsi antisemiti e tentativi di radicalizzare i musulmani inglesi, in nome della «morte a Israele». Le università tra i luoghi in cui la propaganda mira a radicarsi. E ora Londra indaga.

Esteri 27_01_2024
Hossein Yekta_licenza CC (credit Mostafa Meraji)

L’intelligence inglese sta indagando su una serie di video girati nella sede di un ente di beneficenza islamico nei quali s’inneggia alla «morte d’Israele». La macchina della propaganda iraniana si muove con più prepotenza nel Regno Unito negli ultimi tempi e non si può certo dire che le notizie circa i tentativi dell’Iran di radicalizzare l’Occidente scarseggino. Sono tre i video oggetto d’indagine delle autorità britanniche. Si tratterebbe di registrazioni di discorsi antisemiti e negazionisti, declamati da membri in vista del Corpo delle guardie della Rivoluzione islamica, o Guardiani della Rivoluzione iraniani, per i giovani inglesi di fede islamica.

Video oggi secretati, registrati nel 2020 e 2021 e che stavano avendo un’enorme diffusione nelle ultime settimane, in particolare all’indomani del 7 ottobre 2023, data che ormai sancisce l’inizio del nuovo conflitto tra Palestina e Israele. Anche la Charity Commission – dipartimento non ministeriale del governo di Sua Maestà che regola gli enti di beneficenza registrati nel Regno Unito e che ha il potere di indagarli, sanzionarli e chiuderli – ha aperto un’inchiesta su quei video, per verificare il contenuto particolarmente violento dei discorsi in cui la colonna sonora di sottofondo, per tutti, è «morte a Israele».

La Bbc è riuscita a recuperare i video incriminati. Per due di questi, si tratta di discorsi trasmessi in diretta streaming da ex comandanti attivi dell’IRGC (Islamic Revolutionary Guard Corps), una delle organizzazioni paramilitari più potenti del Medio Oriente, nata come custode ideologico della Rivoluzione iraniana del 1979. Incaricati di difendere la Repubblica islamica dalle minacce interne ed esterne, è in quest’ottica che i Guardiani della Rivoluzione hanno deciso di dedicarsi anche alla formazione dei più giovani sul suolo britannico. Il terzo video sotto indagine è, invece, la registrazione di un evento di persona al Kanoon Towhid, centro islamico londinese, organizzato in memoria del generale Qasem Soleimani, ucciso durante un attacco aereo statunitense nel 2020.

Per tutti i video si tratta di contenuti che rappresentano, per i servizi di sicurezza di Londra, tentativi di radicalizzare i musulmani inglesi. Due le caratteristiche principali: incitamento alla violenza e complotti per rapire o uccidere persone sul suolo britannico, sfruttando come movente l’odio antisemita. In uno dei video si vede l’ufficiale dei Guardiani della Rivoluzione, Hossein Yekta, ribadire l’importanza di eventi del genere e sottolineare come le università siano diventate «il fronte di battaglia» più importante, ed esortare, poi, a più riprese, gli studenti in ascolto a diventare «ufficiali della soft-war».

Secondo Kasra Aarabi, dirigente del gruppo United Against Nuclear Iran con sede negli Stati Uniti, quest’espressione verrebbe usata dalle autorità iraniane per descrivere le reclute nella loro battaglia ideologica con l’Occidente. I comandanti dei Pasdaran che hanno tenuto i discorsi oggi incriminati sono stati invitati dall’Associazione degli studenti islamici della Gran Bretagna (Isa) e dai suoi affiliati, che utilizzano il centro Kanoon Towhid (di proprietà del Charitable Trust al-Tawheed, già oggetto di indagine da parte della Charity Commission dalla scorsa estate) come luogo di riunione. A differenza dei principali gruppi studenteschi musulmani del Paese, l’Isa nasce per promuovere precipuamente l’ideologia del fondatore della Repubblica islamica in Iran, l’ayatollah Khomeini. L’associazione gode di una rete di filiali in tutto il Regno Unito, ma la sua sede principale è in una ex chiesa metodista riconvertita ad Hammersmith, un quartiere di Londra, e a solo un chilometro da una sinagoga.

In un altro dei video, ad essere registrato è l’ex comandante dei Pasdaran, il generale Saeed Ghasemi. È gennaio del 2021, e il generale si dilunga a glorificare Soleimani nel giorno dell’anniversario della sua uccisione. Dichiara che l’Olocausto è stata «una bugia e un falso storico» ed evoca una guerra apocalittica a cui gli studenti britannici potrebbero unirsi per «mettere fine alla vita degli ebrei oppressori e occupanti in tutto il mondo», e aggiungendo: «Io e voi bravi studenti d’Europa saremo iscritti da stasera nella meravigliosa lista dei soldati della resistenza». A giudicare da quello che sarebbe successo poi nell’ottobre del 2023, qualcuno potrebbe finanche parlare di doni di “profezia” del nostro Ghasemi. In ognuna delle occasioni incriminate, la platea è fatta di soli giovani universitari.

La Bbc è riuscita a recuperare anche le immagini di una riunione speciale, organizzata per i ragazzi musulmani in Inghilterra nel novembre del 2020. Si tratta di una conferenza da remoto in cui l’ospite d’onore era stato Ezzatollah Zarghami. Già sanzionato nel Regno Unito per violazioni dei diritti umani, ha pubblicato egli stesso alcune foto della serata. Oggi Zarghami è ministro della Cultura in Iran e, appena due mesi fa, raccontava alla stampa di come Teheran abbia rafforzato l’organizzazione terroristica Hamas fornendo missili e addestramento militare, sottolineando come non ci fosse nulla di cui vergognarsi. Zarghami faceva parte di un gruppo di studenti radicali che presero d’assalto l’ambasciata statunitense a Teheran nel 1979, tenendo in ostaggio gli americani per più di un anno.

Per Ali Ansari, professore di storia iraniana all’Università di Sant’Andrea, in Scozia, i discorsi riflettono «un tentativo di incoraggiare la disgregazione, il malcontento e fondamentalmente minare la stabilità della società occidentale». Alicia Kearns, deputata conservatrice, che presiede la commissione per gli Affari Esteri, si è espressa molto duramente su quanto solo oggi è oggetto d’indagine, considerando i discorsi uno «sfrontato atto di radicalizzazione». «Mi preoccupa davvero lo stato della nostra società, tutti dovrebbero essere inorriditi da ciò che vedono in quei video. Incitano all’odio, alla divisione, alla violenza, se si guarda al potenziale sono di una gravità inaudita», ha detto la deputata.

Nel corso del 2022, secondo i dati rivelati dal capo dell’MI5, Ken McCallum, ci sono state almeno dieci minacce da parte dell’Iran di rapire o uccidere cittadini britannici, e altrettanti complotti che il governo è riuscito a fermare. In attesa dei dati del 2023, i metodi di propaganda che si stanno scoprendo, e che non sono certo nuovi, dovrebbero indurre ad una riflessione sulla dimensione dei soldati islamisti “in sonno”, pronti a colpire in Occidente.