Ombre e luci sulla nuova destra che ha vinto in Svezia
La Svezia è finita nelle mani dei nazisti? Sì, a giudicare dai titoli dei grandi quotidiani europei. No, se si guarda al vero risultato, anche se c’è un fondo di verità. In Svezia ha vinto il centro-destra, col partito dei Democratici Svedesi in testa. Cresciuto solo per fermare l'immigrazione, ha rotto con l'origine neo-nazista.
Energia, dalla von der Leyen solo annunci e promesse
Il discorso sull’Unione di Ursula von der Leyen conferma quanto scritto anche nei giorni scorsi: esiste una inadeguatezza seria e sempre più evidente. Il continuo rifugiarsi in future proposte nei prossimi mesi fa a pugni con l’emergenza energetica e i costi che tutti sopportiamo.
Ucraina, che faranno i russi dopo la sconfitta di Kharkiv
A Kharkiv gli ucraini hanno sfondato il fronte per la prima volta e hanno liberato Izyum e Kupjansk. La sconfitta russa mette in luce ancora una volta la carenza di truppe russe rispetto alla lunghezza del fronte da presidiare. Come conseguenza, Putin potrebbe ordinare una mobilitazione più ampia, anche contro la Nato, che aiuta l'Ucraina.
Elisabetta II, custode dell'identità in tempi sconvolgenti
Elisabetta II, in 70 anni di regno e 96 anni di vita, decenni rivoluzionari e turbolenti, è riuscita in un'opera che non era affatto scontata come oggi la si potrebbe a posteriori considerare: mantenne saldo il ruolo del monarca come rappresentante simbolico e fattuale dell'intera nazione. Un "miracolo laico". Il successore Carlo sarà all'altezza?
Carestia nel corno d'Africa, l'Occidente aiuta più di tutti
La carestia nel corno d'Africa (Somalia, Eritrea ed Etiopia) sta già mietendo vittime e potrebbe essere la peggiore dal 2011. L'Onu lamenta disattenzione da parte della comunità internazionale. Ghebreyesus (Oms) punta il dito sull'indifferenza occidentale. Ma Usa ed Europa hanno già donato più di tutti. Semmai dove sono finiti quegli aiuti?
Ucraina, la lunga guerra logora anche la Nato
La guerra di attrito in Ucraina sta mettendo a dura prova gli arsenali delle due nazioni belligeranti. La Russia, nonostante le difficoltà sottolineate dall'intelligence occidentale, ha ancora grandi scorte e si sta preparando alla guerra dal 2014. L'Ucraina non ha più capacità industriali proprie. E la Nato sta iniziando a esaurire le scorte.
Offensiva ucraina a Kherson: poche notizie, molte perdite
Si sa poco per tracciare un bilancio della prima offensiva ucraina nella regione di Kherson. Il contrattacco, volto a riconquistare l'unica capitale provinciale caduta nelle mani dei russi, è iniziato il 29 agosto. Non si registra, per ora, alcun risultato decisivo. Gli ucraini potrebbero puntare al logoramento, ma le loro perdite sono molto alte.
Il Cile ha bocciato una Costituzione anti-cristiana
A gran maggioranza, la popolazione cilena ha bocciato la proposta di nuova Costituzione promossa dal presidente Boric. Nonostante la grancassa della stampa e notevoli ingerenze anche dall'estero (Onu e Usa inclusi), nel referendum costituzionale ha vinto il rifiuto. Nel testo della nuova Costituzione c'erano aborto, diritti Lgbt ed ecologismo.


Liz Truss, una conservatrice senza compromessi
Il Regno Unito ha un nuovo primo ministro, Liz Truss, già ministro degli Esteri nel governo Johnson. Nonostante un passato di repubblicana e liberaldemocratica, la nuova premier si annuncia come la più conservatrice fra i Tories, dopo 17 anni di "sbandate" a sinistra. Determinata sui temi etici, contro le tasse, per la difesa delle democrazie.
Venezuela, i giochi di guerra che minacciano la pace
Per la prima volta, gli Army Games russi si tengono anche in Venezuela. Sono condotti come "giochi", ma con armi vere, anche pesanti. E servono soprattutto ad amalgamare gli eserciti di Paesi esterni (e ostili) alla Nato, fra cui Cina, Iran e, appunto, Venezuela. Intanto cresce la presenza russa in Sud America, anche militare.

Biden, discorso per disunire la nazione
Nel Discorso alla nazione tenuto a Filadelfia il 1° settembre, Biden è andato oltre nella sua «Battaglia per l’anima della nazione» infarcendo un discorso di lotta ai "semi-fascisti". Chiunque dissenta dalle sue scellerate ricette è stato definito un «pericoloso antidemocratico da fermare».
Libia, la crisi che ci riguarda ma continuiamo a ignorare
Tripoli è tornata a vivere giorni di guerra dopo la lunga battaglia del 2019, quando Haftar tentò di conquistarla. Ora ci prova il generale Bashagha, ma le milizie filo-governative hanno respinto anche il suo assalto. La Libia è negli interessi italiani per gas e flusso di immigrati, ma il governo Draghi sta sottovalutando la crisi.