Livatino sarà Beato, esempio di fede contro le mafie
https://www.lanuovabq.it/it/sara-beato-il-giudice-livatino-martire-in-odium-fideiIl 9 maggio, sarà beato Rosario Angelo Livatino, giovane magistrato brutalmente ucciso da Cosa Nostra il 21 settembre 1990. Ancora dopo il suo martirio, le mafie provano ancora ad impossessarsi della devozione popolare, come gli "inchini" nelle processioni, per legittimarsi. Ma le condanne degli ultimi tre pontefici sono chiarissime.
Report su abusi, Woelki ne esce pulito (ma più debole)
Il 18 marzo l’Arcidiocesi di Colonia ha pubblicato il rapporto sugli abusi sessuali, che getta scandalo su alti prelati ormai defunti e altri in vita. Coinvolto perfino mons. Heße, oggi arcivescovo di Amburgo. Ne esce pulita l’immagine del cardinale Woelki, che ha gestito bene i casi segnalati, ma che soffre l’imbarazzo per le accuse contro Meisner, suo predecessore e maestro.
Bordeyne, chi è il nuovo preside del “fu Istituto GPII”
Con il nuovo preside Philippe Bordeyne si completa il restyling, nel solco di Amoris Laetitia, dell’Istituto Giovanni Paolo II. Il teologo francese, a colpi di “discernimento”, si discosta dall’Humanae Vitae sulla contraccezione e promuove quell’etica della situazione che era già stata smascherata quasi settant’anni fa da Pio XII.
San Giuseppe, il padre da imitare
La gloria maggiore di san Giuseppe risiede nell’aver servito «direttamente la persona e la missione di Gesù mediante l’esercizio della sua paternità», come insegna la Redemptoris Custos. Lo sposo di Maria svolse il suo ruolo paterno con un unico fine: fare la volontà del Padre celeste. Per questo i padri di sempre hanno in lui, maestro di vita interiore, il modello più grande.


Perché solo il matrimonio tra uomo e donna è una benedizione
Il matrimonio tra uomo e donna e quello “per tutti” dell’ideologia Lgbt rispondono a due visioni opposte. La visione cristiana dell’uomo poggia sull’ordine della Creazione e il sacramento del matrimonio è orientato a Dio. Invece, il gender è un’ideologia misantropica, che vuole distruggere l’ordine naturale e quindi l’integrità anima-corpo dell’uomo, agendo “come se Dio non esistesse”. Benedire, benedicere, significa dichiarare buona una cosa proveniente da Dio e che a Lui riconduce: perciò un’unione, di qualunque genere, che sia in contrasto con la volontà di Dio non può essere benedetta da Lui. Possono esserlo le singole persone, in quanto amate da Dio, e come richiamo alla conversione.
Incontro a san Giuseppe con don Bosco
San Giovanni Bosco aveva una particolare devozione per san Giuseppe, sotto la cui protezione metteva tutti coloro che gli si affidavano. Ne metteva in rilievo soprattutto due qualità: il nascondimento umile per essere tutto dedito alla santità dell'anima; ed essere il protettore dei morenti.
Unioni gay non benedicibili. Stoppati i vescovi ribelli
La Chiesa non può benedire unioni di persone dello stesso sesso. Il Responsum ad dubium pubblicato ieri - con l’assenso di papa Francesco - dalla Congregazione per la Dottrina della Fede stoppa gli ambienti ecclesiali (specie tedeschi) che spingono per la normalizzazione delle relazioni gay. E nella Nota allegata si ricorda che esse sono contrarie al disegno di Dio.
MA C’È UNA FRASE AMBIGUA, di Tommaso Scandroglio
“Elementi positivi” in una relazione gay? Una frase ambigua
La frase della Congregazione per la Dottrina della Fede riguardo alla «presenza in tali relazioni [omosessuali] di elementi positivi» è ambigua e avrebbe meritato un chiarimento maggiore. Infatti, è possibile distinguere tra azioni («elementi») che non attengono all’omosessualità della relazione e quindi possono essere moralmente valide e altre, invece, che promanano da essa e perciò sono sbagliate. Ecco qualche esempio.


Centesimus annus: rimettere al centro Dio giova all’uomo
Il prossimo 1 maggio ricorre il 30° anniversario della Centesimus annus, enciclica sociale di Giovanni Paolo II. Il cuore del documento, che pure parla dell’uomo come “via della Chiesa”, è costituito dalla centralità di Dio anche nelle questioni sociali, che si possono veramente risolvere solo con Lui. Il senso è quindi nel solco dell’“aprite le porte a Cristo!” della prima omelia di Wojtyla da pontefice.
Liturgia, parte "indagine" sulla gestione del cardinale Sarah
Clamorosa decisione in Vaticano: da lunedì inizia una visita apostolica alla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, retta fino a tre settimane fa dal cardinale Robert Sarah. È la prima volta che una Congregazione viene inquisita. Si spiega così il motivo per cui papa Francesco ha accettato la rinuncia di Sarah senza nominare un successore. Visitatore apostolico sarà il vescovo di Castellaneta Claudio Maniago, visione liberal della liturgia e accuse in passato di condotta morale impropria. La decisione, di cui è sconosciuta la motivazione, potrebbe essere legata anche alle recenti disposizioni per le messe nella Basilica di San Pietro, che penalizzano la forma straordinaria del Rito romano.


«Soffrire per salvare anime: Teresita, bimba già santa»
Colpita da un tumore, Teresita è salita al Cielo a 10 anni, dopo che la Chiesa l'ha riconosciuta missionaria, compiendo il suo più grande desiderio. Padre Alvaro, sacerdote legato alla famiglia, racconta alla Bussola che «ha offerto le sue sofferenze a Gesù per la gente, i malati, i preti». Diceva: «Vorrei portare gli altri a Gesù, ai bambini che non lo conoscono, così che vadano al Cielo felici».
Françoise, la martire che preferì Cristo alla Rivoluzione
Tra le tante vittime cattoliche della Rivoluzione francese ci fu la trentasettenne suora Françoise Trehet, uccisa il 13 marzo 1794 in odio alla fede. Salì sul patibolo cantando la Salve Regina. Sette giorni più tardi venne martirizzata anche la consorella Jeanne Véron, di dieci anni più giovane. Entrambe, fedeli alle parole di Gesù, sono state beatificate nel 1955.