Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Dionigi l’Areopagita a cura di Ermes Dovico

Comunione in mano, attacco dei protestanti al sacerdozio
STORIA E LITURGIA/2

Comunione in mano, attacco dei protestanti al sacerdozio

L'uso di comunicarsi sulla mano, “neutro” nell'età patristica, fu ripreso dai riformatori protestanti con una chiara connotazione dottrinale. Secondo Martino Bucero, promotore della riforma anglicana, la pratica di non dare la Comunione sulla mano si doveva a due “superstizioni”: il “falso onore” che si pretende attribuire a questo Sacramento e la “perversa credenza” che le mani dei ministri, a causa dell’unzione ricevuta nell’ordinazione, siano più sante delle mani dei laici. A partire da questo momento, il gesto di ricevere la Comunione sulla mano ha un senso marcatamente polemico per attaccare la Presenza reale e il sacerdozio.
- UNA DISOBBEDIENZA LEGITTIMATA/1


L'organo a canne bruciato: simbolo di un dramma diffuso
TRADIZIONE RIFIUTATA

L'organo a canne bruciato: simbolo di un dramma diffuso

L'organo bruciato nella cattedrale di Nantes simboleggia il disprezzo della tradizione: sono molti quelli abbandonati nelle chiese e sostituiti da strumenti inappropriati. Eppure, la Sacrosanctum Concilium dice: «Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l'organo a canne...il cui suono è in grado...di elevare potentemente gli animi a Dio». 

 


Comunione sulla mano: una disobbedienza legittimata
STORIA E LITURGIA/1

Comunione sulla mano: una disobbedienza legittimata

Di Comunione sulla mano non si parla né al Concilio né nella riforma liturgica. Si radica nel post-Concilio ad opera di diocesi ribelli del Nord Europa. Paolo VI cercò di arginarla con l’istruzione Memoriale Domini, che nasce per proibirla e concedere un indulto solamente alle diocesi ribelli nel caso in cui non fossero riuscite ad arginare l’abuso. Nel primo anniversario della sua morte, la Bussola ricorda Juan Rodolfo Laise, il vescovo che scrisse la verità sulla Comunione in mano e si oppose nella sua diocesi a questa pratica contraria alla legge universale della Chiesa.


Una mistica ci insegna come fermare le leggi ingiuste
SUOR RITA MONTELLA

Una mistica ci insegna come fermare le leggi ingiuste

Prima delle elezioni del 1948 Gesù fece capire a Rita Montella (la suora che sventò l'attentato al papa polacco) che l'Italia sarebbe caduta in mano ai comunisti. Lei pianse, pregò, espiò. Gesù le disse: «"Rita, tu hai vinto!”. Ciò poche ore prima del 18 aprile [1948]». Oggi la Chiesa ha bisogno ancora di lei e di anime simili alla sua.


"La beatificazione di Hernández lo strapperà ai santoni"
INTERVISTA AL VICE-POSTULATORE

"La beatificazione di Hernández lo strapperà ai santoni"

Il cardinale Jorge Urosa spiega alla Nuova Bussola: «Papa Francesco ha dato l'ok dopo un processo lungo e scrupoloso che ha accertato i miracoli e le virtù del medico venezuelano. Capisco la preoccupazione degli esorcisti, ma la beatificazione rivendicherà Hernández come qualcuno che appartiene non agli stregoni, ma alla Chiesa»


L’autunno in chiesa, una normalità lontana
LA LETTERA DELLA CEI

L’autunno in chiesa, una normalità lontana

La Presidenza della Cei ha scritto ai vescovi dando indicazioni prive di reali ragioni sanitarie e poco rispettose dei sacramenti, riguardo a Cresima, Battesimo e Unzione degli infermi. Silenzio completo anche sulla modalità di ricevere la Comunione: perché si continua a rifiutarla sulla lingua?


Stare con Gesù, solo così rifioriranno le vocazioni
Crisi del sacerdozio

Stare con Gesù, solo così rifioriranno le vocazioni

La recente Istruzione della Congregazione per il Clero non è rivoluzionaria come indicato dai media ma risente di un approccio “pastoralista”. Per rilanciare l’evangelizzazione c’è infatti un’unica ricetta: stare in chiesa con il Signore, predicare, scacciare i demoni. Come faceva il Santo Curato d’Ars.


Tutti a Messa da Anita e Karin. È la liturgia indipendente
donne "prete" in SVIZZERA

Tutti a Messa da Anita e Karin. È la liturgia indipendente

Laici sull'altare per una celebrazione in tutto e per tutto identica alla Messa con l'eccezione della consacrazione e per due domeniche al mese una donna con camice e stola. A Lucerna, nella Svizzera tedesca, il sogno del laico al posto del prete e delle donne-sacerdote si avvicina a larghe falcate, con la benedizione dei vescovi dopo una sperimentazione di 4 anni: «Le donne e gli uomini che prestano servizio in chiesa hanno sviluppato una forma liturgica indipendente». Indipendente da Roma, ovviamente e dalla natura sacramentale della Messa. Quando il clericalismo dei laici è usato per attaccare la figura del sacerdote con la scusa del calo di vocazioni. Anche se i numeri non lo giustificano affatto.


Sospeso il don alle "nozze" gay, c'è un vescovo a Civita
VITERBO

Sospeso il don alle "nozze" gay, c'è un vescovo a Civita

In provincia di Viterbo un parroco ottiene dal sindaco di "sposare" due lesbiche. Il vescovo lo sospende e lo manda in discernimento per un anno. E alla Bussola dice: «Temevo una messinscena del mondo gay, si è già dimesso, deve capire la fesseria che ha fatto». Ma ora gli attacchi di omofobia cadranno su questo pastore coraggioso che si è dimostrato vero padre con un suo prete. 


«Nozze ed esequie, non c'è nessuna novità»
CHIESA

«Nozze ed esequie, non c'è nessuna novità»

La nuova Istruzione della Congregazione del clero sulla conversione pastorale delle parrocchie è stata salutata da molti media come una svolta, per la partecipazione dei laici ai funerali e ai matrimoni. Ma in realtà nell'istruzione è contemplato solo quanto già in vigore, e l'intenzione dichiarata è invece quella di frenare certe libere interpretazioni.


Teresa, l’ex posseduta che ha trovato Dio
LA STORIA

Teresa, l’ex posseduta che ha trovato Dio

Gli stupri subiti da fanciulla, la strada dell’occulto, l’aborto e poi le vessazioni diaboliche sulla sua famiglia. L’italoamericana Teresa Piccola, madre di quattro figli, ha raccontato al Register la sua esperienza di possessione e com’è stata liberata attraverso il solenne rito dell’esorcismo. Dopo più di 18 mesi di battaglia, vinta con l'aiuto della Madonna e dei santi (da Padre Pio a Gemma Galgani), intervenuti durante le preghiere di liberazione


La poesia di san Giovanni della Croce per possedere Dio
PAROLE MISTICHE

La poesia di san Giovanni della Croce per possedere Dio

La poesia per san Giovanni della Croce era una ricerca per poter ricongiungersi con l’Amato: sì, perché lo Sposo va cercato, Dio va cercato. Non è solo un uscire di casa, è qualcosa di più profondo: la soglia del proprio animo. Per cercare di contemplare il Tutto è doveroso uscire da sé stessi e insieme entrare nello scandaglio del proprio io: «Per giungere a possedere tutto, non volere possedere niente», si legge nella "Salita al Monte Carmelo".