Campana dei bimbi non nati, Suetta: «Un richiamo contro l’aborto»
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Collocata nella torretta della sede della Curia di Ventimiglia - San Remo la Campana dei bimbi non nati, per sensibilizzare sulla vita nascente, «ripensare leggi inique» e anche lanciare un messaggio di speranza alle donne. La Bussola intervista mons. Antonio Suetta.
Un rintocco al giorno per ricordare i bambini non nati. È questa l’iniziativa della Diocesi di Ventimiglia - San Remo per dare voce a chi non ha voce e che ha già attirato su di sé numerose critiche e accuse da parte di esponenti del centrosinistra ligure.
Il 28 dicembre scorso, infatti, in occasione della memoria liturgica dei Santi Innocenti, la comunità diocesana è stata coinvolta nell’inaugurazione della Campana dei Bimbi non Nati, collocata nella torretta della sede vescovile; la campana era stata benedetta nella Basilica Concattedrale di San Siro, a Sanremo, durante la veglia di preghiera per la Giornata della Vita del 2022.
“A tutti i bambini non nati”. Così si legge sulla campana che il vescovo, mons. Antonio Suetta, ha voluto dedicare ai tanti innocenti del nostro tempo. Non è la prima volta che la Diocesi ligure si distingue per la sua attenzione alla vita nascente. Lo abbiamo visto con l’iniziativa della “40 giorni per la Vita”, quaranta giorni, appunto, di preghiere, testimonianze e incontri per conoscere e approfondire la causa pro-vita. Ed è proprio in questa occasione che la campana è stata fusa, quale segno visibile e duraturo di preghiera, memoria e affidamento. La Bussola ha intervistato mons. Suetta.
Una campana per dare voce a chi non ha voce: Eccellenza, perché questa scelta?
Da parecchi anni la Diocesi di Ventimiglia - San Remo si impegna a curare con speciale attenzione il tema della custodia e del rispetto della vita, dal suo concepimento alla sua naturale conclusione, soprattutto in occasione dell’annuale Giornata per la Vita e organizzando la “40 giorni per la Vita”. Proprio in relazione a questa circostanza, il 5 febbraio 2022, abbiamo pensato di far fondere una nuova campana dedicata “ai bambini non nati” e l'abbiamo benedetta durante la Veglia di preghiera quel 5 febbraio. L'intenzione da subito era quella di collocarla sulla torretta della Villa Giovanna d'Arco (sede della Curia diocesana) nel centro di Sanremo e della Diocesi; soltanto ora, nel contesto di interventi di ristrutturazione, siamo riusciti a posizionarla. Abbiamo scelto come inizio del suono la data significativa della conclusione del Giubileo e della ricorrenza liturgica dei Santi Innocenti Martiri.
C'è quindi un intreccio tra i Santi Innocenti e i bambini che vengono abortiti?
Assolutamente sì. Pur pensando complessivamente al valore della vita in ogni sua forma e stagione, la campana dedicata “ai bambini non nati” vuole essere un richiamo permanente alla piaga spesso dimenticata e oscurata dell'aborto. Al contempo vuole essere una preghiera, un auspicio e un invito a ripensare leggi inique e a favorire con le risorse del pensiero onesto e della solidarietà concreta un deciso superamento delle pratiche abortive e della loro ideologica propaganda come presunto diritto delle donne e come conquista di civiltà, mentre ne rappresenta una penosa vergogna.
Ribadire la dignità della vita nascente e condannare la piaga dell'aborto: quanto è importante oggi?
Purtroppo, la diffusione geografica dell'aborto consentito per legge (in quasi la totalità dei Paesi del mondo) e la pratica ricorrente di questo grave delitto nei confronti della vita umana hanno prodotto un'assuefazione al fatto, tanto che molte persone non si rendono conto di che cosa sia effettivamente l'aborto, biologicamente e medicalmente, e soprattutto non lo considerano più né delitto né peccato. Specialmente le campagne ideologiche progressiste e femministe considerano l'aborto un "diritto" della donna e ne configurano decisione e valutazione assoluta in rapporto alla volontà e alla libertà della stessa, pretendendo di piegare il diritto naturale, l'evidenza scientifica, la legge positiva e financo il giudizio morale esclusivamente a tale riferimento soggettivo. Ritengo importante e cogente sensibilizzare le coscienze sulla piaga dell'aborto, tema che non è confessionale, ma antropologico e scientifico.
La Campana dei Bimbi non Nati richiama le coscienze. Quello che vuole passare però è anche un messaggio di speranza per tutte quelle mamme che hanno abortito e che possono scoprire la vicinanza dei loro bambini…
Certamente. Contrariamente a pregiudizi espressi da più parti in ordine a questa iniziativa, il suono di questa campana è a sostegno della Vita e non vuol essere un’invettiva contro le donne che hanno abortito. La Chiesa condanna fermamente l'aborto come «abominevole delitto» (cfr. Concilio Vaticano II, Gaudium et Spes n. 51), ma considera anche la donna, che ha fatto ricorso all'aborto, una vittima di questo male: in effetti nel fatto dell'aborto muore un figlio e, al contempo, una madre. L'aborto lascia un pesante fardello di dolore e la campana invita alla preghiera e alla vicinanza per tutte le donne che soffrono per questa ragione.
In che modo questo è possibile?
La prospettiva della fede e della sana ragione considera gravissimo l'aborto, ma la speranza cristiana insegna che gli esseri umani soppressi volontariamente prima della nascita come anche quelli abortiti per cause naturali e spontanee sono nelle mani di Dio e, nella sua potente misericordia, sono chiamati a conseguire il destino eterno per cui sono stati pensati e voluti dalla provvidenza divina. In questo mistero, riconosciuto come comunione dei santi, questi bambini non nati sono effettivamente "accanto" e "presenti" nella vita dei loro genitori. Non dobbiamo dimenticare anche i papà, considerati estranei a tale processo dalle leggi umane e dalle ideologie.
Riecco i 40 giorni per la Vita, con preghiere e testimonianze
Dopo l’esperienza dello scorso anno, ritornano i 40 Giorni per la Vita, un’iniziativa della Diocesi di Ventimiglia - San Remo. In programma, a partire dal 28 dicembre (Santi Innocenti), preghiere e veglie per chiedere a Dio di porre fine all’aborto, all’eutanasia e agli altri delitti contro la vita. Previste anche testimonianze per sensibilizzare sul tema.
Quaranta giorni per la Vita, così si sconfigge l’aborto
Preghiera, formazione, aiuti materiali: inizia oggi, memoria dei Santi Innocenti, la campagna 40 giorni per la Vita, promossa dalla Diocesi di Ventimiglia. Un’iniziativa per infrangere «il muro di indifferenza» eretto dalla cultura dominante sulla pratica dell’aborto; e per offrire, a chi vi ha partecipato, la possibilità di scoprire la Misericordia di Dio.
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