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il caso

Malta Trust, la battaglia legale sul fondo milionario

Un ricco milionario che lascia un fondo a favore anche dell'Ordine di Malta per 33 milioni; una fiduciaria che alla morte del milionario decide di riorganizzare le ingenti risorse e un manager, François Dejardin, che avverte i beneficiari del rischio. Ma a rimetterci adesso è lui. L'allora Gran Maestro Festing voleva che la magistratura andasse in fondo sulla provenienza di quei soldi. 

Ecclesia 28_10_2021

Compliance Manager della società Advice & Corporate Engineering International (ACE Trustees), François Dejardin viene licenziato il 7 gennaio 2013. Il suo torto è stato quello di essersi trovato in mezzo a un tentativo di riorganizzare la cospicua somma di un trust (135 milioni di euro), destinata, tra l’altro, all’Ordine di Malta, e di aver cercato di avvisare i beneficiari del raggiro che stavano subendo. Ma oltre al danno del licenziamento, la beffa, perché pare che l’Ordine di Malta abbia favorito la causa civile contro Dejardin, sollevata dalla società ACE Trustees, e si rifiuti di corrispondere allo stesso la cifra da questi concordata con gli avvocati difensori, come “paracadute” economico di fronte alla sicura prospettiva della perdita del lavoro e delle spese legali da affrontare.

Andiamo con ordine. Il signor Jehan du Tour, per riorganizzare il proprio patrimonio, decide di creare il Malta Trust (di diritto neozelandese), il cui fiduciario è appunto la società ACE. Azionista e Presidente del Consiglio di Amministrazione della società è la signora Ariane Slinger. Il 18 novembre 2009, il signor du Tour lascia una lettera nella quale indica la quota da destinare alla sua morte a ciascuno dei quattro beneficiari elencati, tra i quali risulta appunto l’Ordine di Malta.

Ma al momento della morte del signor du Tour, Ariane Slinger, anziché corrispondere ai beneficiari la quota stabilita, stabilisce di riorganizzare il trust. Resosi conto del fatto, François Dejardin decide dapprima di avvisare la Slinger della problematicità della sua manovra, che gli appare decisamente contraria alle volontà del sig. du Tour, facendole notare i rischi d’ordine penale e civile, nonché le ricadute sulla reputazione per la società stessa. Poi, rendendosi conto delle omissioni di cui sarebbe stato responsabile in ragione del suo ruolo di Compliance Manager, nonché della lesione degli interessi dei destinatari del trust, Dejardin decide di agire: entra in contatto in modo indiretto, tramite lo studio legale Arago (designato dai quattro beneficiari del trust a tutelare i loro interessi), con l’Ordine di Malta (destinatario di oltre 33 milioni di euro); nella negoziazione con i legali, a Dejardin viene concordata una ricompensa di circa 5 milioni di euro. L’attuale Cancelliere dell’Ordine, Albrecht Freiherr von Boeselager, aveva confermato davanti al Pubblico Ministero di Ginevra, il 20 gennaio 2016, che lo studio legale Arago lo aveva in effetti informato che «la maggior parte degli onorari calcolati non erano destinati agli avvocati ma alla persona che li aveva messi a conoscenza del caso». Ed aveva aggiunto: «Non ho mai saputo chi fosse questa persona». Questa persona era appunto François Dejardin.

Realizzato il danno che stavano subendo, grazie alla segnalazione di Dejardin, i quattro beneficiari decidono quindi di agire penalmente contro la società ACE; dopo quattro anni, il 1° dicembre 2017, la causa pensale P/6464/2013 viene archiviata, per un accordo segreto tra le parti.

Nel frattempo, all’inizio del 2017, c’era stato un cambio ai vertici dell’Ordine: il Gran Maestro Matthew Festing cedeva il posto a Boeselager. Secondo un anonimo Cavaliere di Malta (vedi qui), «Festing, voleva che la magistratura svizzera ultimasse il suo corso, indagando sulla provenienza dei fondi», mentre invece «Boeselager e altri tre esponenti di spicco dell’Ordine continuarono a intrattenere rapporti con la fiduciaria del trust, tale Ariane Slinger, con l’obiettivo di ottenere comunque quei fondi, da indirizzare secondo proprie scelte». Nonostante gli insistenti «tentativi di Boeselager e soci di arrivare alla firma di una transazione con la fiduciaria del trust, cosa che avrebbe estinto l'azione penale», Festing continuava a resistere. Fino alla sua caduta.

L’archiviazione del caso ha probabilmente reso le parti in causa felici e contenti; tutte, tranne Dejardin, che dopo aver perso il lavoro viene dimenticato dall’Ordine di Malta e si trova solo a dover affrontare cause civili e penali avviate contro di lui dalla stessa ACE e da Ariane Slinger. Dejardin viene accusato sostanzialmente di aver violato il segreto industriale, commerciale, bancario e di furto; ma anche di calunnia e induzione della giustizia in errore.

Una prima archiviazione della procedura contro Dejardin è stata oggetto di un ricorso della Slinger alla Camera penale. Nuova archiviazione e nuovo ricorso al Tribunale federale. L’Ordine di Malta, avvisato ancora formalmente il 7 febbraio 2020 di onorare il proprio impegno, si chiude nel silenzio.

Come se non bastasse, l’Ordine ha preso parte ad una procedura civile, nell’ambito del diritto del lavoro, intrapresa da ACE contro la persona che ha loro permesso di ottenere il denaro del trust, fornendo le lettere ricevute dallo stesso Dejardin, per utilizzarle nel procedimento a suo carico. L’Ordine ha anche ritenuto di opporsi alla produzione, da parte di ACE, dell’accordo segreto che aveva portato all’archiviazione del 1° dicembre 2017, finendo in questo per danneggiare lo stesso Dejardin. Il quale, suo malgrado, risulta così “cornuto e mazziato”.