Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giovanni d’Avila a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


Rischia il distacco del ventilatore. Ma si risveglia dal coma
LA STORIA DI LISA

Rischia il distacco del ventilatore. Ma si risveglia dal coma

Stati Uniti, ottobre 2020. Il giorno prima che la famiglia decida se acconsentire al distacco del ventilatore, Lisa Martin, 49 anni e madre di quattro figli, si risveglia dal coma. A fine dicembre esce dall’ospedale sulle sue gambe. Oggi i suoi miglioramenti proseguono e lei e la sua famiglia ringraziano Dio. Dalla fede alla necessità di garantire le cure di base, una storia che insegna tanto.


RS lasciato morire di fame e di sete in un ospedale inglese
EUTANASIA

RS lasciato morire di fame e di sete in un ospedale inglese

Dopo 12 giorni di agonia è morto RS, il cittadino polacco tenuto ostaggio dell'ospedale di Plymouth, in Inghilterra, dove era in stato vegetativo da due mesi. Neanche l'intervento del governo polacco che sei giorni fa gli aveva concesso lo status diplomatico per poterlo rimpatriare in Polonia, ha avuto esito. Il governo del Regno Unito non ha ceduto e non ha revocato l'ultima sospensione di nutrizione e idratazione, iniziata il 14 gennaio. Kiska (Christian Legal Centre): «La pratica di disidratare e far morire di fame è un processo disumano, degradante e terribile».
- VOGLIONO UCCIDERE L'AMORE, di Riccardo Cascioli
- MILITE IGNOTO RS di Andrea Zambrano
- DOSSIER: IL CASO RS


RS, un'altra vita eliminata. Ma è l'amore che vogliono uccidere
NUOVI TOTALITARISMI

RS, un'altra vita eliminata. Ma è l'amore che vogliono uccidere

RS, il cittadino polacco "prigioniero" di un ospedale inglese, è morto. Un’altra vita se ne è andata. Soppressa da un nuovo totalitarismo che non tollera la vita. È lo Stato che decide chi ha diritto di vivere e chi deve morire, ma che soprattutto non tollera l'amore gratuito di persone che si prendono cura dell’altro non per un interesse o per un tornaconto, ma solo perché l’altro esiste. È l’amore che si vuole bandire dalla società tecnocratica, la gratuità dell’amore.


++++ RS è morto. La barbarie vince ancora ++++
REGNO UNITO

++++ RS è morto. La barbarie vince ancora ++++

Vita e bioetica 26_01_2021

RS è morto questo pomeriggio dopo 12 giorni di agonia provocati dalla decisione dei giudici britannici di togliergli l'alimentazione e ridurre gradualmente l'idratazione. Per il cittadino polacco residente in Inghilterra, in stato vegetativo dallo scorso novembre come conseguenza di un infarto, a nulla è valsa la concessione dello status diplomatico decisa quattro giorni fa dal governo polacco nell'estremo tentativo di riportarlo in patria dove avrebbe avuto garantite le cure del caso.
- DOSSIER: IL CASO RS


Scontro tra Polonia e Regno Unito per la sorte di RS
CORSA CONTRO IL TEMPO

Scontro tra Polonia e Regno Unito per la sorte di RS

RS, il cittadino polacco "ostaggio" di un ospedale inglese, ha ricevuto lo status diplomatico da Varsavia, per poterne facilitare la liberazione dall'ospedale, ma lo stallo nel negoziato tra i due governi impedisce ancora il suo rientro in Polonia. 
- DOSSIER: IL CASO RS


C'è un paese senza aborti? Sì ed è pure negli Usa
UNA LUCE NEL BUIO

C'è un paese senza aborti? Sì ed è pure negli Usa

In Missouri non è materialmente più possibile abortire, poiché non c’è alcuna struttura che esegua tali interventi. La politica ha fatto la sua parte dato che nel maggio 2019 il Senato dello Stato approvò una norma che vieta l’aborto dopo le 8 settimane di gravidanza, rispetto al precedente limite di 22. A dire che la battaglia pro life non è perdente.


Caso RS, entrano in campo anche i vescovi
REGNO UNITO

Caso RS, entrano in campo anche i vescovi

Corsa contro il tempo per salvare la vita a RS, il cittadino polacco a cui da 7 giorni i sanitari inglesi hanno tolto l’alimentazione. Su richiesta del presidente dei vescovi polacchi, Gadecki, i vescovi inglesi chiedono l’intervento del ministro della Sanità. Intanto il governo polacco offre a RS lo status diplomatico per poterlo riportare in patria.


Ontario: spinta all'eutanasia che cresce del 33%
IL DOVERE DI MORIRE

Ontario: spinta all'eutanasia che cresce del 33%

In un anno i decessi on demand sono cresciuti da 1.789 a 2.378 (33%), nel periodo 2017-2020 la crescita è addirittura del 183%; altri tre anni così e i decessi saranno oltre 4.000 annui (più di 10 al giorno). Dai dati emerge che più che situazioni di accanimento terapeutico ce ne fossero di abbandono, mentre il «periodo di riflessione» fino a 10 giorni non viene rispettato.


«Il mondo deve sapere che mio fratello vuole vivere»
IL CASO RS

«Il mondo deve sapere che mio fratello vuole vivere»

«A Natale quando ci ha visti si è messo a piangere e seguiva i nostri movimenti con gli occhi. Ma da quando siamo ricorsi ai tribunali per salvargli la vita ci proibiscono di visitarlo». In questa intervista esclusiva alla Bussola parla la sorella di RS, l’uomo polacco disabile che il sistema sanitario e giuridico britannico sta facendo morire di fame e sete.


RS muore di fame, condannato da un giudice di Soros
EUTANASIA

RS muore di fame, condannato da un giudice di Soros

Sono ormai le ultime ore di agonia per RS, a cui l'ospedale di Plymouth, in Inghilterra, ha tolto nutrizione e idratazione. Ma un estremo appello urgente alla Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) rivela che il giudizio definitivo della CEDU che condanna alla morte il cittadino polacco, è stato emesso da un giudice, Yonko Grozev, attivista pro-eutanasia che ha militato nelle organizzazioni di George Soros. E torna fuori il dossier che denunciava come negli ultimi dieci anni ben 22 giudici della CEDU siano stati "figli di Soros".
- REGNA LA CULTURA DELLA MORTE, MA SIAMO ANESTETIZZATI, di Riccardo Cascioli
- CANADA, SFRATTO PER L'HOSPICE CHE RIFIUTA L'EUTANASIA, di Ermes Dovico


Regna la cultura della morte, ma siamo anestetizzati
DIETRO IL CASO RS

Regna la cultura della morte, ma siamo anestetizzati

Ormai casi come quello di RS non fanno più notizia e non interessano l'opinione pubblica. Eppure avremmo motivo di preoccuparci molto seriamente: se malati, rischiamo di essere ostaggi di paesi che ci possono mettere a morte. E la Corte Europea dei Diritti Umani è una "filiale" di Soros.


Vaccini non etici, nel 2005 la PAV chiamava alla battaglia
DOCUMENTO DA RILEGGERE

Vaccini non etici, nel 2005 la PAV chiamava alla battaglia

Dall’opposizione esplicita alla produzione di vaccini legati a cellule di feti abortiti la Chiesa è pressoché arrivata, con le note dal 2017 in poi, al “liberi tutti”. Ma il documento del 2005 della Pontificia Accademia per la Vita ha ben altra vis combattiva. Esso sottolinea che la cooperazione al male va valutata sia in relazione all’aborto che agli atti successivi. L’uso è ammesso solo per condizioni gravi e circoscritte. Ma i fedeli sono chiamati all’obiezione di coscienza e a chiedere l’uso di vaccini etici, senza dimenticare le cure alternative.
- RICORDARE IL 2020, di Augusto Pessina