A te, donna dei nostri tempi
La maternità è un momento straordinario. La donna che custodisce la vita è come una regina, che ha bisogno di vicinanza e conforto di fronte a eventuali incertezze e timori. La lettera di una pedagogista e madre impegnata ad aiutare altre donne alle prese con gravidanze ad alto rischio.
Stai aspettando da qualche minuto l’esito del test che hai appena fatto per capire se quel gesto così intimo è stato fecondo. Un’attesa piena di emozioni e di pensieri, sapendo che il risultato cambierà per sempre lo scenario della tua vita di donna.
La realtà si profilerà davanti a te in modo sconvolgente e potrai capire se quel bimbo c’è o meno dentro di te. Talvolta hai tirato un respiro di sollievo perché la maternità non era nei tuoi progetti per varie e personali ragioni, altre volte quella lineetta ha rivelato la misteriosa presenza di un figlio sognato da tempo nel cuore e nella mente, altre volte ancora sei sprofondata in un abisso di paura e di rabbia come se quel test fosse una condanna a morte, a volte invece è accaduto che quell’assenza tu l’abbia vissuta come una sconfitta, un vuoto insanabile dopo molti e ripetuti tentativi di concepire un figlio.
Vorrei essere lì con te per cogliere il tuo sguardo e attraverso i tuoi occhi penetrare la tua anima e così poter gioire e far festa con te o al contrario piangere insieme a te. Penso infatti che questo sia uno dei momenti più speciali e delicati nella tua vita di donna e che questa personale lettura dello stato del tuo corpo e della tua anima sia giusto poterla condividere con qualcuno. Sicuramente in primis con l’uomo che ti sei scelta perché la sessualità è coinvolgersi reciprocamente e stupirsi insieme di “quell’oltre noi” che adesso c’è. O al contrario abbracciarsi nuovamente per contenere quel desiderio prepotente che non può essere un imperativo quanto piuttosto una generosa disponibilità verso la vita.
La sessualità umana e in particolare quella femminile è così in stretto rapporto con la vita che ne percepisce nelle viscere più profonde le molteplici sfumature. Come pensarsi? Preziosa, infinitamente preziosa e quindi regale, solo gesti che ti comunicano rispetto e stima, amore e custodia sono alla tua altezza, all’altezza della tua dignità di donna. Il tuo corpo sei tu e il tuo corpo è potente, è vita per te e culla per la vita di tuo figlio. Senza che tu lo sappia ancora, ancor prima del tuo possibile coinvolgimento affettivo, il dialogo corporeo tra te e la vita che custodisci si è avviato con intensità e incredibile sincronizzazione.
Vorrei essere lì con te in questi primi istanti di consapevolezza per aiutarti a dare forma a emozioni e pensieri, per comprendere eventuali incertezze e timori, per confortarti e darti fiducia nella sconvolgente realtà della tua maternità. Donna ti riveli a te stessa madre ed è una cosa più grande di te, per quanto la scienza te lo abbia più o meno spiegato. Il momento è straordinario, dopo il concepimento la sua rivelazione, nel venire al mondo di ogni essere umano. Il tuo corpo di donna e di madre si è già messo in moto, è divenuto caldo e morbido, vitale e regale. Vorrei essere con te per avvolgerti di rispetto e di riconoscenza così che anche la tua anima possa sentirsi chiamata a sbocciare in tutta la sua bellezza e fierezza.
La solitudine, la derisione, la vergogna, la colpa, l’apprensione per il futuro, l’isolamento e l’abbandono fossero una volta per tutte bandite dall’esperienza di una donna che si scopre madre. Per questo sono qui accanto a te per dirti che il mondo fuori deve cambiare prospettiva e in tanti lo faranno per te. Siamo noi i tuoi guerrieri, appassionati della vita che sempre sa stupire e conquistare, fiduciosi che le difficoltà si possono trasformare in opportunità di crescita, accesi dalla speranza che la solidarietà sa scaldare il cuore e sciogliere come neve la paura. Sei la nostra regina, tu donna che custodisci la vita. Forse non sai di esserlo, è un cammino ancora da compiere dentro la tua anima ed è per questo che puoi contare su di me, su tutti noi.
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Daniela Frizzele, madre, pedagogista e membro del direttivo de La Quercia Millenaria Lombardia (accompagnamento gravidanze a rischio)