Caro Veronesi, basta con le bugie. Lo spinello uccide
"La cannabis non ha mai ucciso nessuno", dice il professor Umberto Veronesi, che torna a chiedere la liberalizzazione della droga. Ma contro l'oncologo si schiera Elisabetta Bertol, scienziata, ordinario di Tossicologia forense all'Università di Firenze: la sua proposta mette a rischio la vita dei nostri figli.
Dopo l'inchiesta arriva lo spot. E Repubblica fiuta l'affare
La pubblicità e i quotidiani scoprono il business della fecondazione assistita. Su La Repubblica una mezza pagina a pagamento per pubblicizzare i Centri Tecnobios di Bologna per la procreazione artificiale. Solo due giorni fa, il quotidiano aveva fatto un lungo servizio sul centro bolognese. Solo coincidenze?
Lo strano caso di Parker, abortista "in nome di Dio"
Il dottor Willie Parker è uno stakanovista degli aborti. Opera fino a 45 donne al giorno, dormendo solo 5 ore per notte, volando due volte alla settimana da Chicago al Mississippi e poi guidando fino all'Alabama. Lui ritiene di essere stato "chiamato da Gesù". Ad uccidere bambini prima che nascano.
Far West eterologa, Lorenzin dove sei?
La "Paziente numero 5" è una delle tante donne in attesa della fecondazione eterologa. La sua storia la racconta Repubblica che la innalza a simbolo di un diritto negato. E dopo la rinuncia del governo a regolare la tecnica, sono già quasi mille le donne in lista presso i centri privati o della Toscana che hanno deciso di procedere.
La Francia riabilita l'Humanae Vitae
Dopo 46 anni, proprio il quotidiano francese Le Monde, pubblica un’inchiesta che sembra “riabilitare” l’Humanae Vitae. In Francia, secondo uno studio dello scorso maggio, i cosiddetti metodi naturali per la “regolazione” delle nascite stanno guadagnando terreno, mentre l’uso della pillola è in netto calo.
Uccidete i down. "Un feto vale meno di un maiale"
Giusto abortire un bambino affetto da sindrome di Down? «Sarebbe immorale metterlo al mondo se tu avessi la scelta». Ma non è omicidio? «Per quanto riguarda quei significati di “umano”, ogni feto è meno umano di un maiale adulto». Parola di Richard Dawkins, biologo britannico, paladino dell'ateismo militante.
Quegli africani che portano lo stigma di ebola
In Africa l'epidemia di ebola si sta diffondendo molto più rapidamente del previsto. Anche per la diffidenza della gente locale nei confronti della medicina. Ma il problema ancor più doloroso è dato dall'emarginazione sociale sofferta da tutti coloro che hanno contratto la malattia, anche se ne sono usciti.
Arriva la volante (rossa) a cacciare gli obiettori
Troppi obiettori di coscienza? In Argentina, arrivano le squadre mobili di medici, per praticare l'aborto fino alla 12ma settimana di gravidanza, aggirando gli obiettori e la loro coscienza. Una volante degli abortisti, simile agli squadroni della morte delle dittature, che agisce nel nome del "diritto alla salute".
Tre regole per affrontare insieme quell'ultimo miglio
É nota a tutti l’equazione “senilità”: una vita più lunga corrisponde un aumento delle cure mediche. Da qui la domanda: quali criteri seguire per la cura di questi malati secondo il principio di proporzionalità? Soprattutto, che fare quando il malato non ha più chances? Ecco alcune regole per medici e famiglie.
Eterologa, quel che può fare un ministro
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale sull'eterologa, il dibattito è sempre vivo nel mondo pro-life. Mentre i vari Rodotà, radicali, deputati di sinistra chiedono l’immediata applicabilità della sentenza, il ministro Lorenzin ha deciso invece di intervenire. Ma questo non basta, occorre che anche i cattolici si mobilitino.
Decreto Zingaretti, un assalto alla libertà dei medici
Il commissario alla sanità del Lazio, Nicola Zingaretti, con il suo decreto tira una spallata all'obiezione di coscienza dei medici. Giuristi per la Vita e Pro Vita Onlus impugnano presso il Tar del Lazio.
Gammy e i dottor Stranamore della vita
Il piccolo Gammy e i dottor Stranamore della vita, i manipolatori della vita, i trafficanti di embrioni su commissione. Una partita che si gioca ogni giorno nel silenzio discreto dei laboratori ipertecnologici, nelle cliniche linde e moderne dell'Occidente evoluto e progressivo.