Vertice Nato, gli Usa commissariano l'Europa
Vertice Nato e Consiglio Europeo a Bruxelles hanno evidenziato una forte unità di vedute circa l'aggressione all'Ucraina e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden incassa con la sua visita sul Vecchio Continente un grande successo ponendosi alla testa dell’Occidente contro la Russia. Gli alleati europei accettano di aumentare la spesa militare.
Quel virus totalitario russo che contagia i conservatori
Dario Fertilio, giornalista e scrittore, analizza con la Bussola la narrazione russa sulla guerra in Ucraina. E le mille trappole culturali e lessicali usate dal Cremlino per attrarre un vasto e inconsapevole pubblico di cattolici e conservatori. Che giustamente sono spaventati anche dal rischio di deriva totalitaria in Occidente.
- IL VESCOVO DI PRAGA E I PROFUGHI UCRAINI di Nico Spuntoni
La guerra vista dall'Africa, un continente diviso
Dei 52 Stati che all’Onu non hanno condannato l’invasione russa dell’Ucraina, 26 – la metà – sono africani. Anche se pochi se ne interessano. Il Sudafrica, potenza africana astenuta, è chiaramente schierata con la Russia. Dal Centrafrica, volontari per combattere assieme ai "fratelli russi", ma dalla maggior parte dei Paesi si parte per combattere fra le file degli ucraini.
L'Ue condanna la Russia ma compra il suo gas
Mentre procedono le operazioni militari russe in Ucraina, Mariupol sta per cadere e la pressione è alta in tutto l'Est del Paese, il flusso del gas verso l'Europa è costante e gli ordini, addirittura, aumentano. I Paesi dell'Ue si sono impegnati nella guerra economica contro l'aggressione russa, ma continuano a comprare il gas da Mosca e si espongono a rappresaglie economiche.
«Consacrazione atto politico di pace: coi vescovi voce del Papa più forte»
«Dalla consacrazione della Russia ci attendiamo un esito politico per la pace perché ormai possiamo sperare solo nella preghiera, la voce del Papa è più forte se sorretta dai vescovi». Il vescovo Camisasca, che consacrò la sua diocesi nel centenario delle apparizioni di Fatima («ho visto tanti frutti di conversione»), dice alla Bussola che «la guerra nel cuore dell’Europa è il segno che ha abbandonato Dio. L’Europa non può fare a meno dell’Ucraina e deve difenderla dall’attacco russo, ma non può fare a meno nemmeno della Russia».
- EPISCOPATO IN COMUNIONE: BEL SEGNALE di Luisella Scrosati
Cavalieri di Visegrad per la pace. Ma l'Ue li tratta da briganti
A Kiev vanno, a loro rischio e pericolo, solo i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia. Portano la solidarietà cristiana dei Paesi dell'Europa centrale liberatasi dal comunismo. Ma a Bruxelles, dove invece la diplomazia langue, si preferisce approvare le sanzioni contro la Polonia. Che nel frattempo, da sola, accoglie quasi 2 milioni di profughi.
Consacrazione, un gesto decisivo che richiede anche la nostra penitenza
L'annuncio della consacrazione di Russia e Ucraina è una notizia di importanza storica, legata sia alle apparizioni in Ucraina del 1914 e del 1987 sia alla richiesta fatta dalla Madonna a Fatima. È anche l'affermazione della potestà di Dio sulle nazioni e sul mondo intero, che rimette finalmente Dio al centro della vita del mondo. Ma non bisogna dimenticare che a Fatima la Madonna aveva chiesto anche la penitenza e la riparazione, perché la guerra è la conseguenza dei nostri peccati.
- INTERVISTA/CODEVILLA - «GLI ORTODOSSI RISCHIANO NUOVO SCISMA», di Nico Spuntoni
- CAVALIERI DI VISEGRAD PER LA PACE, LA UE LI TRATTA DA BRIGANTI, di Luca Volontè
La guerra pesa sulle bollette. Urge diversificare le fonti
Quanto dipendiamo dal gas? Quanto dipendiamo dal gas russo in particolare? E quanto sarebbe possibile renderci energeticamente indipendenti dalla Russia? Ne parliamo con Andrea Giuricin, economista, docente presso l’Università di Milano Bicocca di Economia dei Trasporti. Occorre diversificare le fonti: non è impossibile.
Armi all'Ucraina, l'Italia diventa belligerante senza saperlo
L'Italia ha aderito alla linea dura delle sanzioni alla Russia e di invio di armi all'Ucraina. Non sappiamo quante e quali armi stiamo inviando, il Parlamento stesso ne è all'oscuro. Non sappiamo come queste armi verrano usate e se finiranno nelle mani giuste, o in quelle sbagliate della malavita o peggio ancora di gruppi jihadisti (perché ci sono anche quelli, sul campo). Infine non sappiamo quale sarà la rappresaglia russa nei nostri confronti, visto che ci considera "nazione ostile". E non siamo pronti a difenderci da un cyberattacco, che pure rischiamo.
- LA FIGURACCIA DI SALVINI? C'È DI PEGGIO, di Riccardo Cascioli
Russia da riconsacrare a Maria? Perché sì
I vescovi ucraini hanno chiesto a papa Francesco di consacrare Ucraina e Russia al Cuore Immacolato di Maria. Suor Lucia spiegò che la consacrazione del 1984 era valida. Ma il messaggio di Fatima riguarda, tuttora, il futuro del mondo e della Chiesa, come ci ricordano Benedetto XVI, le apparizioni a Civitavecchia e Hrushiv (Ucraina). E la Madre di Dio chiede di rinnovare la consacrazione a Lei per vincere ogni male del mondo.
Quale pace cerchiamo?
A sentire i media sembrano tutti difensori della pace, eppure la divisione tra “bravi” e “cattivi” in tempo di vaccino ci ricorda un’altra realtà. Con la crisi ucraina il mondo sa solo parlare di armi. I governanti dicono di averle provate tutte, ma usando quale linguaggio? Nessuno fa un richiamo alla Fede, ma la vera Pace viene da lì. E solo pregando insieme - per russi e ucraini - si può ottenere.
Dopo l'Ucraina, non è detto che tocchi a Taiwan
E dopo l’Ucraina, anche Taiwan rischia di essere invasa? Il volo di nove aerei militari cinesi nello spazio aereo dell’isola, proprio nel giorno in cui i carri armati russi passavano il confine dell’Ucraina, ha risvegliato paure mai del tutto sopite. Quanto sono fondati i timori dei “cinesi di Taipei”?