Mosca mostra i "muscoli nucleari", ma la guerra prosegue sul campo
Intesa sul grano e sospetti sul ruolo britannico nell'attacco ai gasdotti, sullo sfondo del dibattito circa il rischio atomico: uno spettro che la Russia agita sapendo che le conviene più la minaccia che l'uso effettivo, e il conflitto continua su base convenzionale.
Ucraina: russi in difesa, ma pronti al contrattacco
Nonostante le gravi perdite, Kiev mobilita tutti gli uomini disponibili. I russi fortificano il fronte di Luhansk e invitano gli abitanti di Kherson (in gran parte filorussi) a evacuare per evitare rappresaglie ucraine: un modo per evitare stragi di civili, e forse per preparare una nuova mossa da est.
La nuova strategia russa per paralizzare l’Ucraina
L’attacco con droni e missili da crociera sta causando gravi danni a rete elettrica, Internet e trasporti ucraini. Tre gli obiettivi di Mosca: mettere in crisi i rifornimenti delle truppe rivali, impedire a Kiev di esportare parte della sua produzione elettrica e minare il consenso verso Zelensky.
Guerra in Ucraina, due appelli per tornare a negoziare
Un appello degli intellettuali e uno degli ex diplomatici, entrambi volti a trovare dei punti su cui ricominciare a negoziare fra Russia e Ucraina. L'appello degli ex diplomatici, in particolare, parrebbe un tentativo di far tornare in gioco l'Italia. Che sul piano diplomatico si è tagliata fuori, grazie alla politica del governo Draghi.
Papa Francesco, l'unico ormai che parla di pace
Come Benedetto XV, un secolo fa, predicò contro "l'inutile strage" della Grande Guerra, Papa Francesco fa appello perché la guerra in Ucraina si fermi. Prima che diventi la grande guerra del nostro secolo. Pur distinguendo l'aggressore dall'aggredito, si rivolge anche a Zelensky perché torni a dialogare.
Allarme europeo (in malafede) sulla Meloni
La prospettiva di un'Italia governata dal centrodestra (a guida FdI) ridesta paure strumentali agitate da media e governi europei (mentre Polonia e Ungheria si congratulano). Usa e Russia sono disponibili a collaborare con il prossimo governo italiano, che avrà la responsabilità di giocare un ruolo attivo per la pacificazione.
Mobilitazione dei riservisti e referendum, Putin sfida l'Occidente
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato ieri mattina la mobilitazione parziale di riservisti. Putin ha anche confermato i referendum per l’annessione già preannunciati tra il 23 e il 27 settembre nelle regioni (oblast) di Donetsk, Luhansk, Zaporozhye e Kherson. Al tempo stesso né Putin né Shoigu hanno fatto riferimento alla riconquista dell’oblast di Kharkiv da cui i russi si sono ritirati dopo la controffensiva ucraina o alla conquista di Odessa. Può essere un invito al negoziato. Ma alle loro condizioni.
- VIDEO: ESCALATION IN UCRAINA, EUROPA AL BIVIO, di Riccardo Cascioli
Sta nascendo un Nuovo ordine mondiale a spese dell'Occidente
Il continuo aumento dell'inflazione negli Stati Uniti si deve soprattutto alla perdita di posizioni del dollaro nel commercio internazionale, sotto l'assalto di Russia e Cina. La politica delle sanzioni accelera questo processo, che appare ormai irreversibile. E che dovrebbe consigliare la strada negoziale.
Negoziato o escalation, con la Nato coinvolta si aprono nuovi scenari
Gli anglo-americani hanno giocato un ruolo di primo piano nella controffensiva ucraina. E adesso? La Russia può fare leva su questo aspetto per una maggiore mobilitazione popolare. Ma può anche, viceversa, decidere di negoziare. Gli anglo-americani hanno interesse a prolungare il conflitto. La Russia non ha fretta. Ue non pervenuta.
A Samarcanda interessi divergenti di Cina e Russia
Al vertice della SCO di Samarcanda, i principali Paesi euroasiatici si sono incontrati per stabilire i loro interessi. La Cina inizia a scalpitare per la fine delle ostilità in Ucraina, come la Turchia e l'India, perché ha tutto l'interesse a commerciare con un'Europa ancora ricca. La Russia ha l'interesse opposto perché punta alla crisi dell'Europa.
«Non si usi il sacro per la guerra»
«Non giustifichiamo mai la violenza, non permettiamo che il sacro venga strumentalizzato da ciò che è profano: il sacro non sia puntello del potere e il potere non si puntelli di sacralità! Dio è pace e conduce sempre alla pace, mai alla guerra». Queste le parole pronunciate dal Papa nel corso della sua visita in Kazakistan.
Fondi russi, il dossier USA un'ingerenza sul voto
Secondo un rapporto dell’intelligence americana, dal 2014 Mosca avrebbe dato 300 milioni di dollari ai partiti di 24 Paesi. L’Italia, precisa il Copasir, «al momento non risulta tra i Paesi coinvolti». Ma il solo annuncio del dossier è bastato per far riesplodere il caso sui presunti legami tra la Lega, che minaccia querele, e i russi. Un’operazione che, a dieci giorni dalle elezioni, puzza.