Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
lettera

Le armi non portano la pace, ma la strage

L’ebbrezza di una “pace armata fino ai denti” finisce sempre nel pianto, nella prostrazione e nella morte di intere generazioni. Per non schiantarsi contro l'iceberg di un conflitto destinato ad espandersi, occorre ascoltare i "segnali di pericolo" piuttosto che le sirene del pensiero unico.

Attualità 28_01_2023

Una delle sfide ineluttabili al giorno d'oggi consiste nel far passare un “concetto alternativo” alle armi considerate buone e giuste! Mi riferisco all'attuale guerra che coinvolge Russia e Ucraina, Europa, Nato e Usa, perché in fondo di questo si tratta!

La nostra è una sfida controcorrente, forse una debole mano tesa alla disperata ricerca di una vera soluzione per fermare il conflitto in corso, che ha già portato e porterà certamente alla lacerazione violenta di intere generazioni, nel vano tentativo – presente solo nella mente di alcuni ben noti potenti – di creare nuovi equilibri... solo a proprio favore?

Sapete che il Titanic era ritenuto all’epoca la nave più sicura al mondo? La storia racconta che "sentendo l’allarme, i passeggeri inizialmente pensavano si trattasse di uno scherzo e coloro che avevano indossato il salvagente venivano presi in giro... mentre l'orchestra continuava a suonare!". Capito? L'orchestra continuava a suonare! Su 2223 persone a bordo, infatti, solo 705 riuscirono a salvarsi (alcuni morirono per ipotermia subito dopo essere stati tratti in salvo).

Si racconta che il 14 aprile 1912 la stazione radio di bordo del Titanic ricevette numerose segnalazioni che riferivano la presenza di iceberg vaganti lungo la rotta, "ma il mare si presentava tranquillo… quando avvistarono un enorme iceberg lanciarono l’allarme”: purtroppo era troppo tardi! Capito? Purtroppo era troppo tardi!

Certamente, ora, non abbiamo “soluzioni magiche” a portata di mano, ma smettiamola di agire con superficialità! Poniamo grande attenzione alle numerose “segnalazioni” di pericolo imminente e grave, per evitare che una tragedia così enorme, come questa guerra che potrebbe finire per coinvolgerci tutti, possa continuare a dilaniare corpi di bambini, giovani e anziani! Vogliamo forse che tutto ciò si espanda ulteriormente, senza controllo, portandoci a sbattere  contro l'improvviso, enorme iceberg di un conflitto armato?

Così, immersi e sperduti nel formicaio umano, dobbiamo combattere contro menti e cuori guastati e viziati da una visione della vita che continuamente degrada e imputridisce il “vivere” umano di molti popoli. La nostra umanità, scossa da tante guerre, non solo in Ucraina, pare martoriata da un male segreto e oscuro, invisibile, dove l’odio e la vendetta, naturalmente ben mimetizzati, avanzano assestando contraccolpi disastrosi a danno di tutta l’umanità.

L’anno scorso abbiamo avuto come ospiti molti ucraini: gran parte di loro era contro la guerra! Molti avevano parenti, fratelli, cugini, nonni in Russia, ma ripetevano continuamente: “non è la nostra guerra… è una guerra voluta da altri”. Molti di loro non vogliono separarsi dalla Russia, che non considerano estranea alle loro radici e alla loro storia! Mi hanno raccontato fatti che evocavano una storia già vissuta anche dall’Italia (vedi la vicenda degli italiani di Istria, poi abbandonati e sterminati dai partigiani di Tito: foibe docent!).  Quando ho chiesto loro di “dire queste cose” e di riferire queste testimonianze ad un giornale, mi hanno detto di no, quasi spaventati, per paura di gravi conseguenze, soprattutto sui loro familiari rimasti in Ucraina e in Russia!

Vediamo come i contenuti omologati e monotematici proposti dalla televisione, dal cinema, dalla radio, dai media, e nelle varie kermesse nazionali e internazionali sono divenuti mezzi di “contagio” e diffusione del pensiero unico!

Il Vangelo ci dice: “Dove c’è il tuo tesoro là c’è il tuo cuore” (Mt 6,21) Oggi dove è il “nostro cuore”? È stato forse sommerso da contraddizioni, testardaggini, superficialità, prepotenze, autoritarismi imperanti, eccetera, da parte delle Istituzioni nazionali e internazionali, e imprigionato, rinchiuso in fondo allo “scrigno” del potere europeo e internazionale con una triplice mandata? Purtroppo, l’umanità è sempre vittima e mai, dico mai, beneficiaria di questo falso “bene”, di questa “falsa solidarietà”!

Il Male ci deruba, ci inganna, ci sottrae alla vera pace! L’ebbrezza di una “pcace armata fino ai denti” finisce sempre nel pianto e nella prostrazione, oltre che nella morte, di intere generazioni! Ma certi politici si mostrano sordi agli allarmi e il "pianoforte" continua a suonare in un'apparente, benché evanescente ed effimera arroganza e sicurezza, che i nostri politici ostentano nella presunzione di poter controllare tutti i futuri eventi! Ma questo loro atteggiamento è solo un fittizio, obbrobrioso mantello, destinato, pietosamente, a coprire il probabile “schianto” di tante vite contro la “punta” dell’iceberg, cioè la parte visibile di questa guerra!

E tutto per che cosa? Per “il ceppo putrido di potere” che si chiami Unione Europea, Nato, Stati Uniti, Russia, Ucraina! Non lasciate la “Pace” sola come una “tenda nel deserto”… ma custoditela e proteggetela, e soprattutto diffondetela!

* Suora e fondatrice della Comunità Shalom