Libia, Erdogan gode. Russi e turchi studiano la pace
La ritirata dell’Lna di Haftar da tutto il fronte di Tripoli premia la spregiudicata tattica militare di Erdogan, che grazie anche all’accordo con al-Sarraj scalza l’Italia dal residuo ruolo di influenza nell’ex colonia. Si va profilando il congelamento della guerra attraverso un'intesa, sulla falsariga di quella in Siria, tra turchi e russi. Che così si garantiranno posizioni di privilegio in una Libia che rimane di fatto divisa in due.
Il governo si appoggia a Cina e Russia: attenzione ai flirt
L'Italia sta cercando di ottenere più sostegno dall'estero per fronteggiare la tragedia sanitaria: mancando una reale solidarietà europea, e con gli Stati Uniti gravemente colpiti, un ulteriore rafforzamento delle relazioni con Cina e Russia è nell'ordine delle cose. Ma le dimostrazioni di solidarietà da parte loro sono finalizzate ad acquisire maggiore capacità d'influenza sull'Italia. Un esecutivo autorevole dovrebbe dimostrare la capacità di mantenere la barra dritta.
Libia, Sarraj offre una base agli Usa
Per fermare l'avanzata di Haftar, sostenuto da Russia, Egitto ed Emirati Arabi, il governo di Tripoli dopo l'aiuto turco punta a portare dalla sua parte anche gli Stati Uniti con l'offerta di una base militare. Offerta difficilmente ricevibile.
Nella battaglia di Idlib lo scontro tra Russia e Turchia
Lo scontro riaccesosi nei governatorati di Idlib e Hama tra le forze fedeli al presidente siriano, Bashar Al-Assad, e l’opposizione, che sta colpendo numerosi obiettivi civili, viola il cessate il fuoco imposto a settembre da Russia e Turchia che ora, da alleate, tornano a dividersi sugli obiettivi.
Nucleare, Trump attacca la Russia ma pensa alla Cina
Il Trattato Inf, che alla fine degli anni ’80 aveva eliminato, dall’Europa, i missili a testata nucleare balistici e da crociera a raggio intermedio, è stato ufficialmente cestinato dagli Stati Uniti. In teoria perché la Russia è accusata di violarlo, in pratica perché Trump vuole coinvolgere anche la Cina, Stato non firmatario.
Assad, l'attività diplomatica indica una vittoria vicina
Il presidente siriano conferma che stanno arrivando a Damasco delegazioni diplomatiche di paesi arabi e occidentali in vista della riapertura delle ambasciate. E intanto la Russia rinforza le difese aeree della Siria.
Un giovane satanista ha dato fuoco in Russia a una delle ultime chiese ortodosse in legno
In Russia dopo la caduta del comunismo si sono moltiplicate le sette sataniste. Da 50.000 a 100.000 cittadini sovietici praticano culti satanici
Siria: il voltafaccia di Trump, l'irrilevanza di Roma
Sempre più concreta la possibilità di un attacco americano in Siria, a cui la Russia promette di rispondere colpo su colpo. E se il cambiamento di Trump può essere motivato dal Russiagate in casa, l'Italia si distingue ancora per la totale irrilevanza.
Russia: strage di cristiani, l'Isis sbarca nel Dagestan
Un giovane militante dell'Isis ha aperto il fuoco sui fedeli che uscivano dalla cattedrale di San Giorgio di Kizlyar, Dagestan, una repubblica autonoma della Federazione Russa a maggioranza musulmana, dove la minoranza cristiana si sta letteralmente estinguendo.
LA NATO CONTRO LA RUSSIA di Gianandrea Gaiani
Il gulag delle Solovki rischia di essere "sbianchettato"
La memoria delle Solovki rischia di essere perduta. Lo denuncia Jurij Brodskij, il maggior storico del primo gulag sovietico. Che però, a sua volta, è stato denunciato da attivisti ortodossi per “oltraggio al sentimento religioso”. Una vicenda che testimonia il difficilissimo rapporto della Russia con la sua memoria storica e dell'opinione pubblica, in genere, con la memoria del comunismo.
Per Putin, il comunismo è figlio del cristianesimo
Il comunismo è figlio legittimo del cristianesimo? Pare che Putin ne sia convinto, stando alla sua ultima intervista. Putin parla per motivi elettorali e per mediare sulla questione della salma imbalsamata di Lenin, che la Chiesa vorrebbe seppellire. Ma, storicamente, il comunismo provò a sradicare e sotituire il cristianesimo.
Altro che "fake news". Il Russiagate è la vera bufala
La nuova puntata della telenovela del cosiddetto “Russiagate” è una bufala inventata da un giornalista dell’emittente televisiva statunitense ABC News, attualmente sospeso per un mese senza stipendio. Non c'è nulla di illecito nei contatti che il generale Flynn ebbe con i russi, c'è solo una questione di falsa testimonianza.