Il "Vietnam" delle audizioni dei commissari europei
Le audizioni dei nuovi commissari sono un "vietnam", uno scontro continuo. La Von der Leyen è sempre più in difficoltà, i leader politici tradizionali escono dalle ultime due settimane parlamentari con le ossa rotte. Senza un cambio radicale di strategia, tutti dovranno ammettere che non i ‘populisti’ ma i ‘visionari’ sono i distruttori dell’Europa.
I problemi del Paese sepolti sotto una coltre demagogica
I grillini festeggiano da giorni il taglio del numero dei parlamentari. La misura permette di risparmiare poco, in compenso crea un conflitto sotterraneo col Pd. E non è il peggio, perché poi resta da nascondere il flop del reddito di cittadinanza, l'Ilva, la Pernigotti, lo scatto dell'Iva. C'è poco da esultare. Eppure la retorica demagogica copre tutto.
Taglio dei parlamentari, un regalo ai 5Stelle
Da oggi la riduzione dei parlamentari è legge costituzionale. Ma fatta senza i necessari aggiustamenti istituzionali - previsti da precedenti proposte analoghe - si creeranno gravi ripercussioni sul sistema democratico. È solo una ignobile concessione alla demagogia grillina.
Radicalizzazione in carcere, Bonafede non può ignorarla
Il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha aggiornato cifre e statistiche relative al fenomeno della radicalizzazione islamica nelle carceri italiane. Il problema, che è una minaccia alla sicurezza nazionale, non può più essere affrontato con le vecchie formule. Il sistema di "vigilanza dinamica" delle prigioni non è una soluzione.
Conte alle prese con la grana dei servizi segreti
Il presidente del Consiglio è atteso da un’audizione di fronte al Copasir per spiegare i contatti che gli 007 italiani avrebbero intrattenuto per settimane con il ministro della giustizia statunitense, William Barr. Tra il Russiagate, il presunto complotto di Obama contro Trump, il ruolo di Mifsud e altri intrighi internazionali, difficile capire quale sia la verità.
Il governo bluffa anche sui rimpatri dei clandestini
Al bluff del fantomatico accordo europeo per la ridistribuzione nei paesi Ue dei migranti illegali sbarcati in Italia e a Malta, il governo aggiunge gli annunci di clamorose quanto inesistenti svolte nella gestione dell’immigrazione clandestina, forse per oscurare il fatto che in un mese gli sbarchi sono quadruplicati (da 22 a 81 al giorno)
Cumenda delusi, il primo ostacolo del governo rossogiallo
Il discorso imbarazzante di Conte che alla platea di Assolombarda consuma il primo strappo del nuovo esecutivo con il ceto produttivo che gli riserva un'accoglienza tiepida.
Come gli Lgbti dettano l'agenda della Commissione
La Commissione Giuridica ha avallato le candidature degli ‘indagati candidati’, ma ha bocciato due canidature di ministri con la fedina penale pulita, ma colpevoli solo di essere troppo conservatori sulla famiglia. Parte così la nuova Commissione Ue, mentre è tutto un moltiplicarsi di conferenze sul tema gender e diritti Lgbti
Nella maggioranza giallo-rossa una scissione tira l'altra
Nei due partiti della maggioranza giallo-rossa, sia nel Pd che nel M5S, si formano fronde contro la leadership. Nel MoVimento fondato da Grillo, c'è sempre più malumore nei confronti di Luigi Di Maio, da parte di Fico e Di Battista. La proposta è quella di una presidenza collegiale. Nel Pd, la scissione di Renzi potrebbe non essere l'ultima.
Idillio Conte-Landini, è il ritorno del collateralismo
A Lecce, nel fine settimana, sono andate in scena le prove di un dialogo stretto tra governo e Cgil. Era dal 1996 che un premier non andava a casa del primo sindacato italiano. La strategia di Conte è chiara: vuole fare proseliti tra le parti sociali. Mentre per la Cgil, mai indulgente con il primo ministro quando governava con Salvini, le ragioni appaiono principalmente ideologiche.
Voto in Umbria: si dice "lista civica", si legge 5 Stelle
Se fino a un paio di mesi fa, il Movimento 5 Stelle in Umbria condannava senza appello il Pd locale, a causa dello scandalo sanità, ora è alleato. Ma come far digerire la nuova alleanza agli elettori? Usando un metodo da fine-Prima Repubblica: creando una lista civica apparentemente indipendente, libera di coalizzarsi con l'ex nemico
Europa, c’è un “doppio standard” sulla giustizia
Annunci di sanzioni all’Ungheria, minacce di veto al bilancio pluriennale, nomina di Christine Lagarde alla Bce, e non solo: sono giorni caldi per l’Ue, soprattutto per le notizie giudiziarie riguardanti alcuni commissari ed esponenti di spicco. Stante il principio di innocenza fino a prova contraria, emerge un diffuso doppiopesismo liberale. Politicamente inopportuni, per esempio, il portafoglio alla Giustizia per Reynders e la nomina della Goulard. Ecco perché.