Guerra sui commissari, è l'europeismo dell'incoerenza
Dopo le audizioni del 14 novembre approvati come commissari il francese Breton (Mercato interno), su cui Macron aveva puntato tutto, e la rumena Valean (Trasporti). Bloccata invece, per ora, la nomina dell’ungherese Várhelyi (Partenariato), che pure è apparso il più competente, ma che sconta il pregiudizio della sinistra contro il governo Orban e la voglia di ‘rivincita’ contro l’esito delle varie elezioni.
Archiviazione per Lupi, ennesima vittima del giustizialismo
La vicenda Lupi è l’occasione per tornare a riflettere sul barbaro uso dello strumento delle intercettazioni e sul cortocircuito che in Italia spesso si crea tra giustizia e informazione. La selezione politica la fa sempre più spesso il duo Procure-mezzi di informazione ed è questa una delle sconfitte più cocenti della democrazia.
Per una Norimberga del comunismo: l'appello in Senato
Per una Norimberga del comunismo. Non è una provocazione fine a se stessa, è una richiesta fatta dal dissidente russo Vladimir Bukovskij prima di morire. Tornano a chiedere con forza una Norimberga del comunismo i partiti del centrodestra, ieri in Senato: un processo alla storia di un crimine con 100 milioni di vittime.
FUGA DALLA DDR di Rino Cammilleri
Mattarella “risponde” a Ruini, ma dimentica la realtà
Il Capo dello Stato, ricordando Zaccagnini, ha auspicato una politica “non disumana”. La sua è parsa un’indiretta risposta alle parole, politically incorrect, del cardinal Ruini sul dialogo con Salvini. Mattarella non si rassegna al declino del cattolicesimo politico di sinistra, che ha ceduto al mondo su vita e famiglia, ritrovandosi sempre più subalterno dentro la stessa sinistra.
Il gioco di Renzi, una scommessa sul futuro
Renzi continua a sparare bordate smarcandosi da PD e 5Stelle, ma stando attento a non fare cadere il governo. Atteggiamento che potrebbe tornare utile in caso di passaggio al proporzionale e successiva vittoria elettorale del centro-destra senza maggioranza assoluta. Ipotesi per comprendere le mosse attuali.
Il Pd "si compra" i giornali offrendoli alle scuole
Dopo il rinnovo della convenzione con Radio Radicale, il Pd vuole imporre ai 5Stelle anche un sussidio di 20 milioni di euro per diffondere i giornali nelle scuole. Ufficialmente per garantire il diritto all’informazione, in realtà per addomesticarne la linea editoriale.
Una Commissione liberticida, l'antisemitismo non c'entra
Passa la "mozione Segre" per l'istituzione di una Commissione contro l'antisemitismo e l'odio. Perché il centrodestra si è astenuto? Perché la lotta all’antisemitismo appare lo specchietto per le allodole per allargare il novero dei punti di vista messi al bando e per censurare opinioni di vario tipo, tutte catalogate come "hate speech".
Palermo omaggia Arafat e dimentica le vittime (italiane)
Il lungomare di Palermo è stato dedicato dal sindaco Orlando ad Arafat. Si specifica che Arafat è “premio Nobel per la Pace nel 1994”. Ma non si ricorda la lunga lista di morti e di attentati, anche in Italia, che sono stati compiuti sotto l’ombrello della sua Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp).
Di Maio, i cattocomunisti e FI, gli sconfitti dell'Umbria
L'Umbria non è semplicemente una sconfitta dei partiti di governo. E', prima di tutto, l'inizio della fine della leadership di Di Maio nel Movimento 5 Stelle. E' una sconfitta del cattolicesimo di sinistra che si era sempre orientato verso il Pd. Ed è una sconfitta per Berlusconi, ridotto a ruolo marginale nel centrodestra.
L'Umbria manda un segnale al governo
Trionfo del centrodestra nella ex regione rossa: nuovo governatore è Donatella Tesei, che ha raccolto il 60% dei voti. La Lega fa la parte del leone e conferma i voti delle Europee (38,5%). Il PD dimezza i voti e i 5 Stelle sprofondano all'8,6%. Un messaggio chiarissimo che lascerà il segno sulla coalizione di governo.
Eravamo tanto nemici: foto di gruppo di sinistra in Umbria
Chi l’avrebbe mai detto che Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti e Roberto Speranza sarebbero andati a braccetto in Umbria per fare un comizio tutti insieme? I Cinque Stelle, fino a poco fa, tuonavano contro la giunta umbra del Pd travolta dagli scandali. La sete di potere fa questo ed altro. Oggi la parola alle urne.
Il governo è debole ma non cade. Pagano gli italiani
Il governo è in crisi, sotto tutti i punti di vista. M5S e Pd non hanno una visione condivisa, né idee chiare sul futuro. Ma la coalizione è nata con il preciso scopo di non tornare a elezioni, quindi ci dovremo tenere un governo che, per sopperire alle carenze di programma, aumenta le tasse.
LETTERINA DELL'UE di Ruben Razzante