Ballottaggi: cala l'affluenza, vince il centrodestra
L'astensione un tempo favoriva il centrosinistra, questa volta no, segno che il Pd a guida Schlein non fa presa. Il messaggio politico è chiaro: la maggioranza di governo ha il vento in poppa anche sui territori, comprese le roccaforti rosse.
Annunziata e Fazio fanno le vittime ma nessuno li ha cacciati
Annunziata e Fazio fanno le vittime ma nessuno li ha cacciati. I loro sono atteggiamenti fortemente ideologici oltre che arroganti sul piano intellettuale, che nel giornalismo non dovrebbero trovare spazio perché inficiano alla radice il concetto stesso di informazione pubblica e al servizio di tutti i cittadini.
Alluvione e colpe politiche, parte lo scaricabarile
Con un governo regionale di centrodestra, anziché di sinistra, ci sarebbe stata una catastrofe molto più devastante di quella che sta interessando l’Emilia Romagna? È uno dei ragionamenti, da scaricabarile, che la sinistra emiliana sta esprimendo per sminuire le colpe del governatore Bonaccini.
Quanta attenzione dei media sulla famiglia Meloni
Repubblica e Domani, lanciano inchieste giornalistiche su alcune operazioni finanziarie sospette di cui si sarebbe resa protagonista in anni passati la mamma dell’attuale premier. Mai si era vista tanta attenzione nei confronti di parenti e genitori di un premier. E per poi trovare niente di interessante.
Riforme: se non migliorano gli uomini non serviranno leggi migliori
Ogni maggioranza parlamentare prova a riformare la Costituzione. Questa maggioranza non fa eccezione. Ma le riforme che propone per cambiare l'esecutivo (presidenzialismo o premierato) e l'amministrazione (autonomia differenziata), porteranno cambiamenti positivi solo a certe condizioni.
Il centrodestra tiene, la Schlein cannibalizza Conte
Le amministrative di domenica e lunedì non consegnano indicazioni rivoluzionarie. Si è votato in 596 comuni, dei quali soltanto 13 sono capoluoghi di provincia. Il centrodestra, restando unito, tiene bene, FdI gioca la parte del leone. Il Pd, a trazione Schlein, invece prende i voti che erano del M5S.
Cottarelli deluso da Elly. Ma anche dal Parlamento
Dopo soli sette mesi di mandato l'economista eletto con il Pd se ne va, in disaccordo con lo spostamento all'estrema sinistra targato Schlein. Oltre al partito lascia anche lo scranno, a disagio con dinamiche parlamentari che rendono le Camere tanto conflittuali quanto marginali.
Con la Schlein ritorna il collateralismo sindacati-Pd
Con il nuovo segretario del Pd Elly Schlein, stanno già tornando i tempi del vecchio collateralismo fra il Pci e i sindacati. Il Pci non c'è più, ma il Pd replica lo stesso sistema. Con i sindacati che fanno da cinghia di trasmissione fra il partito e i lavoratori. Ma con sempre meno iscritti.
Libertà di stampa, purché non sia vuota retorica
Oggi si celebra la Giornata mondiale della libertà di stampa. L'informazione a senso unico durante il Covid, quella orientata sulla guerra e poi i tanti presunti scandali amplificati solo per colpire l'avversario, ci ricordano che i giornalisti sono chiamati a mettere al centro la persona e la sua dignità, non convenienza o calcolo opportunistico.
Decrescita della Schlein. Il popolo ha fame? Vada in bici
Nuovi diritti Lgbt, comunità produttive di energia pulita, mobilità "sostenibile" (tutti in bici). Il programma di Elly Schlein spiegato da lei stessa, nella sua intervista a Vogue, oltre alla celebre armocromista, illustra la nuova ideologia di sinistra. Il tratto che accomuna queste battaglie, anche se innominato, è la decrescita.
"Russiagate" all'italiana sgonfiato. Lega innocente
La Lega prendeva soldi dalla Russia? Tante testate giornalistiche per 4 anni hanno sostenuto questa tesi come se fosse verità, gettando fango su Savoini, presunto "intermediario" con Mosca, Salvini e la Lega. Ora la magistratura ha archiviato l'inchiesta. Ma il danno di immagine resta.
Di Maio, la nomina all’Ue è l’ultimo “regalo” di Draghi
Decisa formalmente da Borrell, la nomina di Di Maio come inviato speciale dell’Ue per il Golfo Persico ha in realtà un unico padre: Mario Draghi. Una polpetta avvelenata, visto il profilo dell’ex ministro, per l’Italia e il governo Meloni, che ha pure le sue responsabilità.