Non accettate come profughi chi ci rende profughi
Nicodemus Sharaf, Arcivescovo di Mosul per i siro-ortodossi, profugo a città di Erbil (Iraq), dal 9 giugno 2014, rivolge il suo messaggio all'occidente, dicendo: "Svegliatevi, non accettate da voi, come profughi, quelli che ci hanno resi profughi qui (nella nostra terra)". E intanto spuntano scritte anti-cristiane scritte in Iraq, ma in tedesco, da foreign fighters tedeschi arruolati dall'Isis.
Un dizionario contro il pensiero pericoloso
La nuova iniziativa editoriale dell'Istituto di apologetica-Il Timone: un dizionario del pensiero pericoloso dove le voci sono rappresentate da tutti quegli autori, pensatori, artisti o personaggi pubblici per i quali spesso i cattolici si "innamorano". Non sapendo quale pericolo si cela dietro certe idee.
Rohingya, nemmeno un Nobel ferma la persecuzione
Grazie a un'immagine simbolo, quella di un bambino morto sulla spiaggia, il mondo ha scoperto la persecuzione dei rohingya, minoranza etnica musulmana del Myanmar occidentale. Odiati dalla popolazione a maggioranza buddista e perseguitati dallo Stato, fuggono a centinaia di migliaia. Al governo c'è Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace. Ma non sta facendo nulla per cambiare corso.
Atti di coraggio e tolleranza nel mondo islamico
Il governo del Bangladesh di Sheikh Hasina si espone per permettere ai cristiani, in minoranza e perseguitati, di festeggiare in pace il Natale. E in Pakistan parte un treno speciale decorato con frasi in cui si ricorda l'apporto dei cristiani al paese in cui vige la "legge nera" sulla blasfemia.
Pakistan, due programmi dedicati ad Asia Bibi
Due programmi rivolti alle donne, uno per formare nuove ostetriche e l'altro per aiutare le emarginate dalla società, come le ragazze madri. La fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre li dedica entrambi ad Asia Bibi, la donna cristiana, madre di cinque figli, in carcere da otto anni per "blasfemia" e condannata a morte.
Mao Zedong, il "dio" crudele venerato dai cinesi
Perseguitò tutte le religioni, tentò di imporre l'ateismo di Stato. Ora è venerato come una divinità. E' la nemesi di Mao Zedong, il dittatore fondatore della Repubblica Popolare Cinese. Le sue statue sono ora meta di pellegrinaggi e offerte di sacrifici, in occasione dell'anniversario della sua nascita. Il comunismo diventa culto.
Egitto, perché i copti perdonano i loro aguzzini
Dopo la strage nella basilica di San Pietro e Paolo, il Cairo, la Chiesa copta chiede di far luce sul crimine, ma si dice pronta a perdonare i terroristi. Solo un amore più grande, in grado di salvare anche ciò che è stato annientato, potrebbe rendere possibile a un uomo di arrivare al perdono di chi ha distrutto la vita di amici, padri, madri, fratelli, figli.
Russia, a metà strada fra comunismo e ortodossia
Cirillo, patriarca di Mosca, mette in guardia da facili nostalgie per il regime sovietico, al 25mo anniversario della sua caduta e all'avvicinarsi del 100mo anniversario della sua instaurazione. Lenin impose l'ateismo di Stato e perseguitò i cristiani. Ma il rapporto fra neo-comunisti e cristiani ortodossi, oggi, è paradossalmente buono.
Natale ad Aleppo gioia nel quartiere cristiano
Per la prima volta in cinque anni, i cristiani del quartiere Azizeh di Aleppo possono festeggiare il Natale in pace, non più sotto i razzi dei jihadisti. "Non potevamo immaginare un regalo più bello", dice padre Ibrahim."Serve una nuova cultura per un tempo nuovo in grado di assicurare una vita comune pacifica per tutti", scrive nel suo messaggio di Natale il patriarca caldeo Luis Rafael Sako
Stark, smascherata la storia anticattolica
«False testimonianze»: è uscito il libro del sociologo delle religioni Rodney Stark che fa piazza pulita di quattro secoli di miti storici anticattolici. Dalle crociate all'antisemitismo, dall'Inquisizione all'antimodernità, ecco perché la storia sul ruolo della Chiesa nella società va riscritta.
Cristiani sotto attacco nella polveriera Germania
La strage al mercatino di Berlino è soltanto la tragica punta dell'iceberg di un'escalation di violenza e attacchi fatti da islamici nei confronti dei simboli cristiani. Negli ultimi due anni si sono accumulati centinaia di inquietanti episodi di profanazione a chiese e immagini sacre. Sui quali le autorità tedesche hanno sempre sorvolato. Ma tutti gli osservatori sulla libertà religiosa dimostrano che la Germania era già una polveriera prima di esplodere nella sera di Berlino.
Cristiani nel mirino nella polveriera Germania
La Germania si scopre sotto attacco, ma la strage al mercatino di Berlino è la tragica punta dell'iceberg di un'escalation di violenza islamica nei confronti dei simboli cristiani. Negli ultimi due anni si sono accumulati centinaia di inquietanti episodi di profanazione a chiese e immagini sacre. Sui quali le autorità tedesche hanno sempre sorvolato. Patetica la reazione di Angela Merkel. L’attentato ribadisce la vulnerabilità dell’Europa, incapace di garantire la sicurezza perché ha rinunciato a difendere le sue frontiere e conferma la portata della minaccia islamica.