Indottrinamento gay a scuola, la famiglia è la vera vittima
La condanna per diffamazione di Pillon dimostra che non serve nemmeno una legge sull'omofobia per perdere la libertà: basta difendere le famiglie dall'indottrinamento gay in classe. È il passaggio dalla dittatura del relativismo alla tirannide. Il senatore reagisce: «Farò ricorso, serve alleanza per la protezione della libertà». Ma dalle carte del processo emerge che le vere vittime sono il papà e la figlia, che si opposero al corso di Arcigay: vittime di una discriminazione e di un disagio che nessuno ha voluto riconoscere, salvo l'unico condannato.
Elogio del fariseo, che razzola male ma predica bene
I media puntano il dito contro i politici che predicano la famiglia naturale, ma vivono in situazioni irregolari, con divorzi, relazioni, ecc... Ma almeno predicano bene. Sono migliori di quelli che, pur avendo una famiglia solida alle spalle, teorizzano lo sfascio. La Chiesa ha sempre perdonato i peccatori, ma è dura con gli eretici.
La famiglia "costa": sponsor ritira il finanziamento
Esporsi per la famiglia costa caro. «Uno sponsor aveva deliberato 30mila euro per sostenere il Congresso Mondiale delle Famiglie, ma con le polemiche ha disdetto per paura di perdere clienti. Contenti lo stesso, abbiamo aperto una strada nuova nelle politiche famigliari, tanto che oggi nel Def si parla di famiglia». Intervista a Zelger.
Ecco la “famiglia” voluta da chi le fa la guerra
Matthew e il suo compagno gay Elliot decidono di avere un figlio. La mamma del primo, Cecile, oggi 61 anni, si offre da surrogata, mentre la sorella del secondo fornisce gli ovuli. Matthew mette lo sperma. Il 25 marzo Cecile dà alla luce una bambina, di cui è sia madre che nonna. Nel mezzo embrioni distrutti o congelati. E non basta. La lobby Lgbt usa questa storia per un altro obiettivo: l’utero in affitto pagato con i soldi di tutti.
Katia, 16 anni, e l'occasione persa dai genitori
Gli adolescenti di oggi sono sempre più liberi, ma anche profondamente soli nelle loro scelte, soprattutto sulla sessualità. I genitori non hanno il coraggio o non sono in grado di porre limiti né, evntualmente, giustificarli. Una storia vera può offrirci qualche spunto per comportamenti controcorrente.
Guerra sulla famiglia, capi in fuga. Ma non siamo soli
Quanto accaduto a Verona certifica che la Chiesa universale non è al vostro fianco, impegnata a parlare di migranti e clima, ma la storia è piena di martiri della fede abbandonati da pastori timidi. Il mondo odia chi ama la famiglia perché è così che suor Lucia parlò a Caffarra nel 1981. Che fare? Rafforzare fede e sacramenti e guardare a quella Donna che schiaccerà il serpente.
Ecco chi sconfigge le elite: “La famiglia, che meraviglia”
Eccoli, i facinorosi. Dopo settimane di caccia alle streghe hanno parlato loro: i medievali, gli oscurantisti, le mogli schiave e i mariti maschilisti. Sono decine di migliaia di mamme, papà e bambini. Scesi sull'Adige liberamente, senza i biglietti pagati della Cgil, i ricatti dei politici e le "benedizioni" dei vertici ecclesiastici. Per dire che famiglia, matrimonio, mamma, papà e bambini sono la realizzazione di una chiamata. E che senza Gesù non si può sconfiggere la paura di aprirsi alla vita e al futuro. Chi può avere paura di tutto questo? Come si fa a criticarne il metodo? E chi si sente in diritto di silenziare un popolo che con dignità ogni giorno risponde col suo sì.
Il giorno dei politici, dalle parole si passi ai fatti
Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno rubato la scena ieri al Congresso mondiale delle Famiglie: discorsi infiammati, promesse di impegno, ma ad indicare la strada è il ministro ungherese per la Famiglia....
“Pedofilia un reato, ma una lobby vuole normalizzarla”
«Non per tutti, purtroppo, la pedofilia, la pedopornografia, gli abusi sui minori sono un crimine, ancora oggi. In alcune nazioni non è ancora reato e potenti lobby vogliono normalizzarla e giustificarla», ha detto il presidente di Meter, don Fortunato Di Noto, al XIII Congresso Mondiale delle Famiglie, ricordando che gli abusatori possono essere «uomini e donne appartenenti a tutte le categorie sociali». Pubblichiamo qui il suo intervento di ieri.
- MELONI E SALVINI RUBANO LA SCENA, di Riccardo Cascioli
- LA VERA URGENZA È LA FAMILIFOBIA DI MOLTI DEMOCRATICI di Peppino Zola
La vera urgenza è la Familifobia di molti democratici
Le polemiche di questi giorni hanno dimostrato definitivamente che esiste una vera e propria FAMILIFOBIA, che non sospettavamo fosse così forte e agguerrita. Chi difende la famiglia composta da uomo e donna viene immediatamente accusato, senza alcun vero e leale confronto, di essere “fascista”, “oscurantista”, “reazionario” e così via.
“Famiglia è papà e mamma, non quella progressista”
Il vescovo di Verona Zenti strappa il primo applauso dicendo che la famiglia non è quella progressista, ma quella di mamma e papà. Cruciani e Maglie, laici liberi e onesti. Il fondatore del Congresso ricorda che il modello svedese ha decostruito la famiglia favorendo l'individualismo. Bisogna guardare a quello che succede o sta per succedere altrove. Dove? Ad esempio in Brasile e Ungheria. All'Italia non resta che un mea culpa: «Anche i partiti cattolici non hanno capito la portata della crisi demografica».
«Io, psicologo, nel mirino perché difendo la famiglia»
Aveva detto in tv che un figlio ha bisogno di un padre e una madre, ha subito un processo di oltre tre anni dall'Ordine degli psicologi, è stato assolto ma per insufficienza di prove. E intanto ha altri tre procedimenti in corso. Parla lo psicanalista Giancarlo Ricci, che denuncia il clima di intimidazione contro chi non si piega all'ideologia gender. E racconta di come un numero crescente di giovani venga convinto della propria omosessualità da una propaganda martellante e dalla potenza delle organizzazioni gay.
- A VERONA SI PARTE: UNA CHANCE PER LA FAMIGLIA, di Andrea Zambrano