Egitto, adesso (forse) inizia la primavera
Quanto accaduto in Egitto il 3 luglio, la destituzione di Morsi, potrebbe essere la Rivoluzione che conduce a uno Stato democratico nel vero senso della parola. In piazza erano presenti non solo i liberali, era presente l'Egitto intero, fatto di donne velate, cristiani, laici. Potrebbe diventare la Rivoluzione da esportare, in primo luogo in Tunisia, e diventare un paradigma per il mondo arabo.
- Morsi destituito, Egitto nell'incertezza di G. Bernardelli
Croazia nella Ue, ma senza entusiasmo
Dal 1° luglio la Croazia è il 28esimo Stato membro dell'Unione Europea, ma dietro le retoriche celebrazioni ci sono una sostanziale diffidenza dei cittadini croati e una crisi economica e democratica nazionale da destare perplessità sulla reale fattibilità di questa integrazione.
“Non c’è successo economico senza ordine morale”
La Nuova Bq ha incontrato Howard Segermark, economista legato alla presidenza Reagan, che ha raccontato di un' America che sta vivendo un momento storico di transizione e che si sta avviando in fretta verso la pericolosa strada dello stato sociale europeo.
Morsi destituito, Egitto nell'incertezza
Il presidente islamista Mohammed Morsi è stato deposto dalle forze armate e se le piazze dell'opposizione festeggiano con i fuochi d'artificio, il punto di domanda vero è sulle altre, quelle dei sostenitori dei Fratelli Musulmani, che continuano a invitare a resistere al colpo di Stato «in maniera pacifica». Preoccupano le prossime ore al Cairo, ma soprattutto la situazione nell'Alto Egitto, dove i Fratelli Musulmani sono più forti.
- Egitto, golpe in atto, Morsi agli arresti di G. Bernardelli
Egitto: golpe in atto, Morsi agli arresti
Ultimatum scaduto, il presidente Mohammed Morsi ha scelto lo scontro frontale, e i carri armati dell’esercito hanno iniziato a muoversi per le strade. Lo stesso Morsi sarebbe agli arresti domiciliari nella sede della Guardia repubblicana al Cairo, secondo la tv indipendente el Hayat. Ma la notizia non è confermata. Milioni di egiziani in piazza.
Obama l'africano fa l'ambasciatore dei diritti gay
Seconda visita del presidente americano in Africa, contrassegnata dal pressante appello a favore degli omosessuali. Nessun accenno ai veri problemi dei diritti umani, né alcun riferimento al discorso che fece in Ghana nel 2009. In quattro anni l'Africa non è cambiata, Obama sì. In peggio.
Cina, a rischio esplosione la mina islam
Situazione incandescente nella regione musulmana dello Xinjang, dove si moltiplicano gli incidenti fra popolazione e polizia cinese, che fa mostra di brutalità gratuite. E tra pochi giorni c'è un anniversario pericoloso. Ma Pechino può contare sulla "distrazione" dello jihadismo internazionale.
Il mese dell'orgoglio Ex-Gay
Se giugno è tradizionalmente il mese che la comunità GLBT dedica al "Gay Pride", luglio potrebbe diventare il mese dell'Orgoglio Ex-Gay. A proporlo è Voice of the Voiceless, l’organizzazione con sede a Bristow, in Virginia, che si adopera per il recupero degli omosessuali.
Stato inefficiente? E io non pago le tasse
Clamoroso gesto degli imprenditori del Madagascar: le tasse in scadenza a giugno vengono depositate su un conto privato e lì rimarranno finché i politici non avranno dimostrato di saper dare al paese un governo legittimo ed efficiente.
Dietro al terrorismo in Libia lo zampino del Cairo
Un documento dell'intelligence libica accusa il governo egiziano e il presidente Mohamed Morsi di essere coinvolti nell’attacco condotto l’11 settembre scorso da un gruppo di miliziani islamisti al consolato statunitense a Benghazi.
Siria spaccata, i cristiani pagano
Smentita la decapitazione di tre francescani, resta l'estrema gravità della situazione: un assalto a un convento francescano, un attacco terroristico alla cattedrale ortodossa di Damasco, cristiani costretti a fuggire. E poi c'è ancora il silenzio sulla sorte dei due vescovi di Aleppo.
Egitto in rivolta, si ricomincia
Clima tesissimo alla vigilia della grande manifestazione convocata per domenica al Cairo per chiedere le dimissioni del presidente Morsi, che in tv attacca tutti. Ora dipenderà dall'atteggiamento dell'esercito, ma intanto cresce la violenza.