Se l'America si censura nel nome della sicurezza
Gli hacker che hanno colpito Hollywood sapevano di attaccare un bersaglio morbido. Altri casi precedenti, come la tragica vicenda dell'uccisione dell'ambasciatore in Libia, dimostrano che gli Usa sono già pronti a rinunciare alla loro libertà di espressione nel nome della sicurezza.
Cyberterrorismo, la nuova frontiera della guerra
L'arma informatica costa poco, se la possono permettere anche i Paesi meno ricchi, lascia poche tracce e provoca meno scandalo di un'arma vera. Però è in grado di paralizzare interi sistemi militari avanzati, colpire tutti gli apparati pubblici dalla difesa alla sanità, dal fisco all'erogazione di energia e acqua. L'attacco alla Sony potrebbe essere solo un antipasto.
Non solo Pakistan. Non è un pianeta per bambini
Il massacro di bambini a Peshawar in Pakistan, è purtroppo solo una goccia in un mare di violenza. Il rapporto Unicef 2014 esprime preoccupazione per i 230 milioni di bambini che vivono in Paesi lacerati da conflitti, o esposti al forte rischio del terrorismo, come le 15 scolarette morte in un attentato nello Yemen.
Mare Nostrum, una pacchia per i terroristi del Califfato
Da anni si parla della possibilità di infiltrazione dei gruppi terroristici nei flussi migratori del Mediterraneo. Una prima conferma ufficiale è stata resa pubblica dai servizi segreti mercoledì scorso. Grazie all'operazione Mare Nostrum, i clandestini non vengono identificati alla frontiera. Una pacchia per ogni terrorista che si rispetti.
La Jihad contro i bambini
"Abbiamo scelto il nostro bersaglio con cura". E i Talebani del Pakistan ammazzano a sangue freddo 132 bambini e 9 fra insegnanti e membri del personale di una scuola di Peshawar. Una rappresaglia per le operazioni militari anti-talebane. Ma non solo: è parte di una violenta campagna contro l'educazione all'occidentale.
Scene di terrore mediorientale a Sydney
Un terrorista solitario, Man Haron Monis, estremista islamico ma non legato ad alcuna organizzazione criminale, ha tenuto in scacco Sydney per un'intera giornata, costringendo il mondo intero a restare col fiato sospeso. E' la nuova frontiera del terrorismo targato Isis: atti di micro-terrorismo, non meno destabilizzanti.
Darfur, la Corte Penale Internazionale getta la spugna
Il Darfur è teatro di crimini di massa commessi dal Sudan. Ma la Corte Penale Internazionale, non arresta il dittatore Omar Bashir e sospende le indagini. Proprio mentre la missione Unamid sta indagando su un nuovo crimine.
Libia, nasce un'altra coalizione jihadista Obiettivo: petriolio
Le milizie jihadiste di Derna, in Cirenaica, hanno dato vita a una coalizione ribattezzata "Consiglio della Shura dei Mujahedeen". È la terza coalizione islamista formata in Libia, che ora minaccia la cosiddetta "mezzaluna petrolifera" tra Sirte e Bengasi. Ma le forze governative stanno guadagnando terreno grazie all'Egitto.
Caso Šešelj, la sovra-reazione dell'Ue contro la Serbia
Vojislav Šešelj, sotto processo all'Aja per crimini di guerra e contro l'umanità nelle guerre balcaniche degli anni '90, è stato temporaneamente scarcerato per motivi di salute. Ne ha approfittato per lanciare invettive ultra-nazionaliste. I croati si sono offesi. Ma la reazione dell'Ue contro la Serbia è immotivata.
Il colosso cinese schiaccia la piccola Hong Kong
Dopo 75 giorni di protesta pacifica, la polizia di Hong Kong ha smantellato gli accampamenti di Occupy. La Cina totalitaria ha lasciato sfogare e poi ha represso i democratici di Hong Kong. E in Europa, invece di mobilitarci per chi voleva liberarsi dal comunismo, siamo sempre più apologeti di Pechino.
L'umiliazione della Corte Penale Internazionale
Kenya, l'ex presidente Uhuru Kenyatta è stato rilasciato dalla Corte Penale Internazionale. Il processo è archiviato perché il governo del Kenya non ha collaborato. Ed è proprio questo il tallone d'Achille del tribunale internazionale: funziona solo se i governi locali collaborano.
Gli Usa e Al Qaeda non sono moralmente equivalenti
Il Senato degli Stati Uniti ha pubblicato una piccola parte di un rapporto investigativo sulle torture ai presunti terroristi di Al Qaeda, condotti per sette anni dalla Cia in siti segreti. Ed è molto facile cascare di nuovo in varie trappole intellettuali che fanno odiare gli Usa e giustificare il terrorismo islamico.