La frustrazione del terrorista che non viene riconosciuto
A Montreal, Ottawa e New York, terroristi attaccano i concittadini rispondendo all'appello dell'Isis. Ma la polizia non riconosce alcuna connessione fra loro e l'Isis. Così come la politica non riconosce alcuna connessione fra l'Isis e l'islam. E allora è il movimento terrorista islamico che si offende...
«È una guerra internazionale fra il bene e il male»
«Di certo si ricorda la tragedia di Chernobyl, con la sua conseguente diffusione di radiazioni, il 26 Aprile 1986. Il giorno dopo, il 27 Aprile, in molti Paesi lontani in Asia e in Europa si rilevò l’esistenza di radiazioni pericolose. Il terrorismo è identico: oltrepassa le frontiere».
Attacco al Canada, la guerra dentro l'Occidente
In Canada, lunedì un "cane sciolto" jihadista ha travolto con la sua auto due soldati, uccidendone uno. E mercoledì, nonostante l'allerta, un altro "cane sciolto" ha assassinato il soldato Nathan Cirillo e avrebbe voluto fare una strage nel parlamento. Non vogliamo renderci conto di essere in guerra.
«È una guerra mondiale fra il bene e il male» di Daniel Delfin
L'ultima follia dei nuovi diritti: la libertà di incesto
Dopo le unioni omosessuali, ecco apparire anche in Europa lo spettro della legalizzazione dell'incesto. Così si è già espresso il Comitato etico tedesco che ha invitato il governo a modificare il codice penale laddove prevede sanzioni per consanguinei che hanno rapporti sessuali tra loro.
I serbi accolgono Putin come il "loro" presidente
La visita di Vladimir Putin a Belgrado, i numerosi accordi che ha stipulato con il governo serbo e soprattutto la trionfale accoglienza che gli è stata tributata dal popolo (che, invece, ha fischiato il proprio presidente Nikolic) dimostrano soprattutto una cosa: la Serbia preferisce la Russia all'Ue.
I ribelli siriani nelle mani del Qatar e dei sauditi
La rivalità politica fra Arabia Saudita e Qatar si riflette anche sulla composizione del governo dei ribelli siriani. Un compromesso ha permesso di eleggere un premier scelto dal Qatar e confermare un presidente filo-saudita. Ciò che è più grave, piuttosto, è che le armi fornite dal Qatar ai ribelli siriani, siano ora nelle mani dell'Isis.
Come il Califfato si impone col terrore
Il dominio del Califfato non si basa sul consenso, ma sul terrore. Ne è prova ulteriore il massacro di Abu Hammam, una tragedia emersa in questi giorni: 700 morti in tre giorni. Eppure si trattava di arabi sunniti, teoricamente la base del consenso del Califfato. L'Isis si impone, anche sfruttando le divisioni fra i suoi nemici.
«Lettera di Francesco ai cristiani d'Iraq e Siria»
Dopo il Concistoro sul Medio Oriente tenuto lunedì in Vaticano, il patriarca caldeo Sako ha confermato che il Papa sta scrivendo un messaggio ai cristiani perseguitati, che nel frattempo si trovano, profughi, ad affrontare un inverno in condizioni durissime.
- Così l'Isis massacra anche i sunniti, di S. Magni
Gli jihadisti italiani arrivano in Siria già indottrinati
Decine di immigrati maghrebini in Italia, partono alla volta del Medio Oriente per combattere sotto le bandiere nere del Califfo. Lo rivela il curdo Fares Tammo alla stampa italiana. Il dettaglio più inquietante è che: i volontari "italiani" sono già indottrinati.
Bosnia, l'escalation dei nazionalisti e dell'islam
Le elezioni bosniache sono uno specchio delle tensioni che dividono tutti i Balcani. Vincono i nazionalisti serbi nella parte di Bosnia da loro controllata (anche se perdono la competizione per Sarajevo). Vincono i nazionalisti croati. E fra i musulmani vince il figlio di Izetbegović, che guarda a Erdogan come modello.
Kobane resiste nell'ingorgo delle alleanze
Kobane, nella regione del Kurdistan siriano (Siria settentrionale), è diventata, suo malgrado, una città simbolo. Simbolo della resistenza curda contro le milizie jihadiste dello Stato Islamico. Ma i turchi, invece di aiutare chi è sotto assedio, a 15 chilometri dal loro confine, lanciano attacchi aerei contro... i curdi.
Gli jihadisti sono già in mezzo a noi
Il sindaco di Londra, Boris Johnson, lancia l'allarme: nel Regno Unito sono già presenti "migliaia" di jihadisti, pronti a organizzare attentati per conto del Califfo e di Al Qaeda. E il Regno Unito non è il solo. I fondi degli jihadisti arrivano dal Qatar, lo stesso emirato che ha investito miliardi in Europa.
Così la Sicilia sta diventando un emirato di Valentina Colombo