La Sanità americana riportata alla realtà da Trump
La notizia del giorno è il “Words ban”. L'agenzia per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), con la nuova amministrazione Trump non potrà più usare una fraseologia politically correct nei suoi documenti ufficiali. Niente più "diversità", "transgender", "diritto a"... Più che censura, è un ritorno alla realtà.
Per chi suona la campana? Per un mancato accordo
Dal 14 dicembre in poi, ogni giovedì sera, suonano le campane di tutte le chiese di Kinshasa. E' un modo per ricordare l'accordo fra il presidente Kabila e i partiti all'opposizione, mai rispettato, la cui mancata applicazione rischia di far scoppiare la guerra civile.
Facebook va alla guerra di Bosnia
Bloccati migliaia di profili facebook in Croazia, per aver criticato la sentenza del Tribunale dell'Aja con la quale sono stati condannati sei croati per crimini compiuti durante la guerra degli anni '90. Un'opera di censura di massa senza precedenti.
Roy Moore perde e sfascia il mosaico conservatore
Alabama, uno degli Stati più conservatori degli Usa: nelle elezioni suppletive del Senato, vince il democratico Douglas Jones, progressista, abortista, vicino a Soros. La sconfitta è colpa di Roy Moore, il candidato repubblicano, oggetto di una violenta campagna stampa. La sua sconfitta ora mette in crisi il mondo conservatore.
Attacco a New York, il terrore diventa quotidiano
Un altro tentativo di attentato nel centro di Manhattan, cuore di New York. Un uomo originario del Bangladesh rischia di morire saltando con la propria bomba, alla stazione dei bus più affollata del mondo. Dice di agire per conto dello Stato Islamico. E' il 101mo attentato negli Usa dal 2001. Il rischio è quello dell'assuefazione.
Il Qatar "emarginato" continua a far affari d'oro
Emarginato da sauditi ed Emirati Arabi Uniti per il suo sostegno alla Fratellanza Musulmana, guardato con sospetto dagli Usa, il Qatar continua però a fare affari d'oro nel mercato delle armi. Nuovi contratti miliardari con Italia, Francia, Regno Unito e gli stessi Usa, permettono all'emiro di Doha di rompere l'isolamento diplomatico.
Medio Oriente, chi erediterà il ruolo di mediatore
Con il riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele, gli Stati Uniti rinunciano anche ufficialmente al loro ruolo di mediatore internazionale per il Medio Oriente. Adesso chi erediterà questa posizione? L'Ue è candidata privilegiata, ma è divisa sul Medio Oriente. La Russia potrebbe subentrarle.
Gerusalemme, urge un negoziato su basi nuove
Gerualemme, dopo l'annuncio di Trump (trasferimento dell'ambasciata) il dialogo sulla sovranità della Città Santa dovrebbe essere impostato su nuove basi, perché il vecchio schema degli Accordi di Oslo non funziona. La Sovranità di Dio sulla città Santa sarà presa in considerazione? Sia ebrei che musulmani la possono condividere
La Brexit non si ferma sui confini dell'Irlanda
Come mai i negoziati sulla Brexit si sono inceppati? Perché mancava l’accordo sull’unico confine di terra del Regno Unito, quello fra l’Irlanda e l’Irlanda del Nord. Quest’ultima, con una minoranza protestante rimasta sempre fedele alla corona britannica, non intende accettare un trattamento diverso. L'accordo raggiunto nella notte.
La situazione gattopardesca dello Zimbabwe
La "deposizione" dorata di Mugabe dopo 37 anni in cui ha ridotto allo stremo la sua gente non nasce dal desiderio di rivolta del popolo, ma da manovre all'interno del partito di governo. Infatti, mentre sembra che tutto sia cambiato, tutto rimane come prima.
Ambasciata Usa a Gerusalemme: il sasso nello stagno
“È il momento di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele”. Con questa frase il presidente Usa Donald Trump ha annunciato lo spostamento della sede dell’ambasciata statunitense in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Il provvedimento è rimandato di sei mesi. Ma le reazioni non si sono fatte attendere.
Dallo Yemen parte la guerra generale fra sciiti e sunniti
L'uccisione dell'ex presidente Saleh, nello Yemen, rischia di scatenare quel che sta covando da anni: una guerra generale fra sciiti e sunniti. Un esito ampiamente prevedibile, che tuttavia diventa sempre più chiaro dopo la successione al trono saudita. E le democrazie occidentali come si posizioneranno?