L'offensiva di Haftar in Libia non è una minaccia per noi
Riprende la guerra civile in Libia, con una vigorosa offensiva del generale Haftar contro Tripoli, capitale del governo di al Sarraj. Non sarà una marcia trionfale, perché già si combatte duramente nelle periferie della città. Ed è probabile una soluzione negoziale. Gli interessi italiani sono minacciati? Non da Haftar, nemico di jihadisti e scafisti.
La Nato, a 70 anni, scopre il cavallo di Troia: la Turchia
In occasione del 70° anniversario della Nato, volano accuse fra Usa e Turchia. Trump punta il dito contro Ankara per l'acquisto dei missili russi S-400 e sospende la vendita degli F-35. È solo l'ultimo dei tanti litigi. Il problema di fondo è che la Turchia ha cambiato natura. Quando aderì alla Nato era una repubblica laica, oggi è islamica.
Pesce d'aprile a Kiev: avanza Zelenskiy "servo del popolo"
Il vento dell'anti-politica soffia ovunque ed è molto forte. Al presidente Poroshenko, hanno preferito l’outsider che chiede al popolo di scrivergli il programma. Volodymyr Zelenskiy, professione comico, ha interpretato Servo del Popolo, storia di un uomo qualunque che per errore diventa presidente. Ora sta diventando realtà. Ecco perché...
«Non finanzieremo l’uccisione dei nascituri»
Il segretario di Stato, Mike Pompeo, ha annunciato due nuove misure dell’amministrazione Trump, dirette a evitare che i soldi dei contribuenti finanzino la pratica e la propaganda abortista all’estero. Il fine è «soddisfare i nostri fondamentali obiettivi di salute, inclusa l’assistenza sanitaria per le donne, rifiutandoci di sovvenzionare l’uccisione di bambini non ancora nati». Esultano i gruppi pro vita.
Il giornalista esule: Erdogan soffia sul fuoco dell'odio
Recep Tayyip Erdogan è stato danneggiato nell'ultimo voto delle amministrative e ancor di più dalla crisi economica turca. Ma può diventare ancor più pericoloso, proprio per distrarre, con crisi internazionali, l'opinione pubblica interna. Ne è convinto Abdullah Bozkurt, giornalista esule in Svezia, ex caporedattore di Zaman, quotidiano vicino all'opposizione chiuso d'autorità nel 2016. Sentito da La Nuova Bussola Quotidiana, Bozkurt descrive una Turchia ormai scivolata nell'autoritarismo islamista, dove il presidente alimenta l'odio contro l'Occidente e i non musulmani. E scrivere liberamente puà costare la vita.
Turchia, una battuta d'arresto per il partito islamico
Il presidente della Turchia Erdoğan ha subito una rara battuta d'arresto nella notte elettorale più lunga e importante, probabilmente, della sua carriera da presidente. La sconfitta in grandi città alle elezioni amministrative di domenica ha scosso la maggioranza e i turchi. L'opposizione avanza ad Ankara e Istanbul.
Putin sostiene Maduro. I motivi di una strana alleanza
Da una parte, gli Usa sono alla testa della coalizione internazionale che ha riconosciuto Juan Guaidò, come presidente “ad interim”. Dall’altra, la Russia sostiene il dittatore Nicolas Maduro, anche con armi e militari inviati negli ultimi giorni. Gli interessi della Russia nel Venezuela sono multi-miliardari: crediti, armi e risorse da sfruttare.
La guerra segreta di Londra nello Yemen
Le Forze speciali della Royal Navy britannica combattono da tempo indeterminato nello Yemen al fianco delle truppe saudite e degli Emirati Arabi Uniti contro gli insorti sciiti Houthi appoggiati dall’Iran. Un appoggio indiretto della coalizione araba a guida saudita emerso dopo che 5 incursori della Marina sono rimasti feriti.
Vilnius, la condanna dell'ultimo generale sovietico
L’ex ministro della Difesa dell'Urss Dmitrij Jazov e altri 66 ufficiali e soldati sovietici sono stati condannati in Lituania per crimini di guerra e contro l’umanità, per il massacro di Vilius del 1991. Jazov, 94enne, è condannato in contumacia e non sconterà la pena. Ma è una sentenza storica: è il primo alto gerarca sovietico condannato in Europa.
Ancora niente Brexit. May sconfitta per la terza volta
Regno Unito, il 29 marzo doveva essere il giorno della Brexit. Invece la data fatidica è stata rinviata al 22 maggio. Oggi, in compenso, si è votato per la terza volta il piano di uscita dall’Ue proposto da Theresa May e accettato dall’Ue. E per la terza volta è stato bocciato. A nulla, dunque, è servita la dilazione chiesta dalla May.
La May offre le dimissioni per salvare la "sua" Brexit
Brexit, un colpo di scena dietro l’altro. Lunedì scorso, il Parlamento aveva votato per avocare a sé il potere decisionale sul processo di uscita dall’Ue. Poi la premier Theresa May, ieri, ha deciso di fare un discorso di addio, ma condizionato: prendete me, ma non il mio accordo con l’Ue. Tutte le opzioni alternative sono state bocciate
Arrivano i turchi, avanza la "Sottomissione" in Francia
L'islam politico turco è andato a conquistare la Francia servendosi di reti d'influenza, partiti, oltre 250 moschee controllate da Erdoğan, media anti occidentali e quartieri ribattezzati "piccola Turchia". Spesso considerato il ventre molle dell'Europa, la Francia è ormai obiettivo primario dell'AKP del "sultano del Bosforo", che combina il nazionalismo con un islam politico sempre meno moderato.












