Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santi protomartiri francescani a cura di Ermes Dovico

Esteri


Amy Coney Barrett, una cattolica per una giustizia indipendente
CORTE SUPREMA USA

Amy Coney Barrett, una cattolica per una giustizia indipendente

Dopo una settimana di audizioni, ci si avvia al voto in Senato per la conferma di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Nessuno si attende un voto unanime, i Democratici, pur se in minoranza, sono pronti a votare contro questa giurista cattolica che interpreta le leggi per come sono scritte e non in base allo "spirito dei tempi". 

CRISTIANI CONTRO LA BARRETT di G. Guzzo


Bolivia alle urne, sull'orlo di un conflitto civile
IL RITORNO DI MORALES?

Bolivia alle urne, sull'orlo di un conflitto civile

Oggi, 18 ottobre, il popolo boliviano ha un appuntamento con la democrazia: il primo turno delle elezioni presidenziali. I sondaggi danno in vantaggio Luis Arce, socialista, ex ministro dell'Economia del presidente populista spodestato (per brogli elettorali) Evo Morales. Il Movimento al Socialismo, simile al chavismo venezuelano, vuol tornare al potere e minaccia la lotta nelle piazze


La lenta e inesorabile islamizzazione delle scuole francesi
PROFESSORE DECAPITATO

La lenta e inesorabile islamizzazione delle scuole francesi

Per l’attentato islamico in cui è stato decapitato il professore Samuel Paty vicino Parigi, nove persone, compreso un minorenne, sono state prese in custodia. Ma il problema non riguarda solo loro, né è un episodio isolato. L'islamizzazione delle scuole francesi è già ad uno stadio molto avanzato e l'allarme era stato dato da osservatori e ministri fin dai primi anni 2000


Un professore decapitato, per vilipendio a Maometto
LA LEGGE NERA IN FRANCIA

Un professore decapitato, per vilipendio a Maometto

Professore condannato per blasfemia e decapitato. In Pakistan? No, in Francia. L'uomo, insegnante di storia in un liceo di Conflans Sainte-Honorine (Parigi) in una lezione sulla libertà di espressione aveva mostrato le vignette su Maometto. Genitori e studenti musulmani gliel'avevano giurata e un diciottenne lo ha fermato e decapitato. Fino a che punto le scuole sono islamizzate?


Lo scoop del New York Post su Biden silenziato dai social
SOCIAL NETWORK ED ELEZIONI

Lo scoop del New York Post su Biden silenziato dai social

Usa, uno scoop avrebbe potuto influenzare gli elettori nelle ultime due settimane prima del voto. Avrebbe potuto, però è stato letteralmente cancellato, con furia censoria, dai due principali social network del mondo, Twitter e Facebook. Lo scoop è del New York Post e svela segreti su Robert Hunter Biden, figlio del candidato democratico. Ma chi diffonde la notizia si trova l'account sospeso o il post cancellato.


Onu: la Cina eletta fra i custodi dei diritti umani
CONTRADDIZIONI

Onu: la Cina eletta fra i custodi dei diritti umani

Un Paese grande violatore dei diritti umani viene eletto al Consiglio per i diritti umani dell’Onu. Martedì 13 la Repubblica Popolare Cinese è stata eletta fra i 15 nuovi Paesi che entrano a far parte del Consiglio per i diritti umani, assieme all'Uzbekistan (con i suoi schiavi) e al Pakistan (della legge nera). Difficilmente un regime repressivo disporrà indagini contro i suoi stessi crimini.


Un mattone lanciato contro la finestra dell’America
BLM/ TESTIMONIANZA

Un mattone lanciato contro la finestra dell’America

Le proteste violente di Milwaukee, viste in presa diretta. "Quel che non si vede nei servizi giornalistici è il dopo, sono le silenziose macerie lasciate dalla politica del lasciamoli saccheggiare, lasciamoli passare". Ma l'esperienza serve come una sveglia, per ricominciare a ricostruire, non solo le vetrine, ma anche la società

DENVER, LE VITE CHE NON CONTANO di S. Magni


Un omicidio a Denver. Le vite dei conservatori non contano
ANTIFA E PATRIOTI

Un omicidio a Denver. Le vite dei conservatori non contano

Sabato scorso, a Denver, un sostenitore di Trump è stato ucciso e la cosa non suscita particolare clamore. Ad uno schiaffo di un manifestante pro-Trump, Lee Keltner, la guardia giurata Matthew Dolloff ha risposto sparando un colpo mortale. Un uomo disarmato è stato dunque ucciso. E dell'uomo armato si sa poco o nulla: tutti, dall'agenzia di sicurezza al giornalista che scortava negano di saperne qualcosa. A parti invertite sarebbe scoppiato uno scandalo mondiale. Ma invece...


Usa: i Democratici vogliono cambiare le regole del gioco
ELEZIONI PRESIDENZIALI

Usa: i Democratici vogliono cambiare le regole del gioco

Nelle ultime settimane di campagna elettorale, i Democratici alzano il tiro. Benché tutti i sondaggi diano vincente il loro candidato Joe Biden, non escludono di cambiare le regole del gioco, per impedire a Trump di governare nel caso vinca ancora. Nancy Pelosi invoca il 25mo emendamento, per esautorare il presidente per motivi di salute. E nessuno esclude che la Corte Suprema possa essere riformata.


Padre Maccalli libero, il Mali sempre più oppresso
PRIGIONIERI DELLA JIHAD

Padre Maccalli libero, il Mali sempre più oppresso

Esteri 12_10_2020 Anna Bono

A oltre due anni dal sequestro padre Pier Luigi Maccalli è stato liberato ed insieme a lui altri tre prigionieri  di jihadisti legati ad al Qaeda. Nulla si sa sul riscatto, è certo invece lo scambio di prigionieri. Intanto un nuovo governo di transizione ha preso la guida del Mali: la situazione è al limite, in balia di cellule terroristiche e di attentati degli jihadisti che nemmeno l'Onu ha saputo contrastare. Anzi. E con il Covid-19...


Tregua nel Caucaso, una vittoria politica russa
NAGORNO-KARABAKH

Tregua nel Caucaso, una vittoria politica russa

Armenia e Azerbaigian hanno accettato a Mosca di arrivare "quanto prima" a una soluzione del conflitto in Nagorno-Karabakh. L'Azerbaigian ha inflitto le perdite maggiori all'Armenia. Ma ha mancato il suo obiettivo: la "liberazione" del Nagorno-Karabakh. Dunque è una sconfitta politica per gli azeri e per Erdogan, loro sponsor. Ed è una vittoria diplomatica della Russia che riesce a rimettere ordine nella sua area di influenza senza esporsi nel conflitto


Guerra nel Nagorno-Karabakh, frutto dell'espansionismo turco
CONFLITTO NEL CAUCASO

Guerra nel Nagorno-Karabakh, frutto dell'espansionismo turco

La guerra fra armeni e azeri nel Nagorno-Karabakh è un conflitto locale. Ma alle spalle della decisione del dittatore azero Aliyev di riconquistare il territorio del Nagorno-Karabakh, abitato da armeni, c'è l'appoggio della Turchia. La Russia, alleata dell'Armenia, per ora resta in disparte.

LETTERA APERTA DEGLI ARMENISTI