Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Atanasio a cura di Ermes Dovico

Ecclesia


«No al card. Kung»: Pechino decide anche le beatificazioni
CINA-SANTA SEDE

«No al card. Kung»: Pechino decide anche le beatificazioni

L'agenzia cattolica dell'Asia, UcaNews, denuncia il mancato avvio da parte della Santa Sede del processo di beatificazione del cardinale Kung Pinmei per non dispiacere a Pechino. E intanto decine di firmatari britannici chiedono alla Santa Sede lo stop immediato dell'accordo con la Cina.
- CRISTIANI IN CINA, ARRIVATI DA ORIENTE, di Aurelio Porfiri

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Fede e salute: per quei vescovi la Messa non è finita
L'ESEMPIO SPAGNOLO

Fede e salute: per quei vescovi la Messa non è finita

In Spagna, 11 diocesi hanno deciso di mantenere le Messe con popolo. Merito del decreto del governo che non le ha sospese e della Conferenza episcopale che ha lasciato libertà ai singoli vescovi. Assicurare al popolo - pur con le accortezze del caso - il Sacrificio Eucaristico si può. 


#Andràtuttobene solo se nella calamità ci convertiremo
LEGGERE IL CORONAVIRUS

#Andràtuttobene solo se nella calamità ci convertiremo

Le calamità sono un invito alla conversione, un invito forte e affettuoso di Dio espresso in termini di profezia più che di comando, quasi a sottolineare che Dio nella sofferenza darà la grazia della conversione. Perché non applicare tutto questo all’attuale sofferenza indotta dal Coronavirus? Perché non riflettere sul fatto che un certo tipo di conversione non può non passare attraverso la sofferenza? Perché non valutare che è questo il vero “Andrà tutto bene” dei cristiani? Ecco quando la Scrittura ci viene in aiuto per calamità e conversioni.
PER QUEI VESCOVI LA MESSA NON È FINITA, di Andrea Zambrano
- SENZA CAPPELLANI, ANCHE IL MEDICO PUÒ, di Benedetta Frigerio
- LA TV IN TERAPIA INTENSIVA, DIGNITÀ IGNORATA, di Ruben Razzante
- LA PESTE DI PALERMO VINTA DA SANTA ROSALIA, di Ermes Dovico


La peste e Rosalia, come la Santuzza divenne patrona di Palermo
LA STORIA

La peste e Rosalia, come la Santuzza divenne patrona di Palermo

Maggio 1624, a Palermo arriva la peste. Due mesi dopo vengono trovate miracolosamente le reliquie di santa Rosalia, il cui culto si era raffreddato nei secoli. La Santuzza appare quindi a un saponaro e gli rivela una promessa celeste: il contagio cesserà con la processione delle sue ossa per le vie di Palermo, precisamente durante il canto del Te Deum. Così avvenne.


La purificazione al tempo del virus (e della Pachamama)
COINCIDENZE

La purificazione al tempo del virus (e della Pachamama)

Cambiare stile di vita ok, ma non se si tratta di convertirci. Eppure di motivi per correggere il tiro ce ne sarebbero: una Chiesa che ha adorato la Pachamama ora si ritrova San Pietro chiusa; si è banchettato nelle chiese e queste adesso sono senza Messa col popolo; si è pensato di dare la comunione a tutti e ora non la fa nessuno. Una purificazione di Dio porta con sé sempre la sua redenzione, ma, dato che ce lo dicono da 50 anni, forse è ora di cogliere i segni dei tempi.


Sodalizio, dal commissariamento allo scioglimento?
DOPO I GUAI DEL FONDATORE

Sodalizio, dal commissariamento allo scioglimento?

Dopo il commissariamento subito nel gennaio 2018, il Sodalizio di Vita Cristiana rischia di essere sciolto. All’origine dei problemi della società di vita consacrata, una serie di accuse, tra cui quelle riguardanti gli abusi attribuiti al suo fondatore Figari. Lo scioglimento, chiesto dal cardinale Barreto Jimeno, potrebbe arrivare nonostante la riforma interna promessa e avviata dai nuovi vertici.


Adesso è troppo: la polizia interrompe la Messa
CERVETERI

Adesso è troppo: la polizia interrompe la Messa

Scene da Cina comunista a Marina di Cerveteri dove il parroco viene colto di sorpresa da due agenti che intimano al sacerdote di interrompere la celebrazione. Il motivo? Sul sagrato si erano radunati - a distanza! - alcuni fedeli in preghiera. 

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Come la Samaritana, assetati dell’acqua di Gesù
III DOMENICA DI QUARESIMA

Come la Samaritana, assetati dell’acqua di Gesù

Nei giorni del coronavirus, sentiamo che anche la nostra fede è messa a dura prova. Perciò l’implorazione della Samaritana sgorga anche dalla nostra gola riarsa: «Signore, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete». La sensazione dell’impotenza di fronte alla minaccia del male ha due sbocchi possibili: allontanarsi dall’amore di Dio credendo di essere autosufficienti o ritornare più intensamente a Lui, meta tipica del cammino quaresimale.

- IL CORONAVIRUS E LA LITURGIA, UNA RICCHEZZA PER MEDITARE, di Aurelio Porfiri


I testi della liturgia, una ricchezza per meditare sull’oggi
IN TEMPO DI CORONAVIRUS

I testi della liturgia, una ricchezza per meditare sull’oggi

In questi giorni di epidemia, le autorità non permettono di partecipare alla Santa Messa, ma i fedeli possono comunque trarre beneficio dalla profondità dei testi liturgici. Nella III Domenica di Quaresima, la liturgia ci presenta infatti brani ricchi spiritualmente e che offrono una preziosa occasione di riflessione su quello che stiamo vivendo. A partire dall'antifona di ingresso che è Oculi mei semper ad Dominum


Il santo e il peccatore: S. Nicola "raccontato" da Bononcini
MUSICA SACRA

Il santo e il peccatore: S. Nicola "raccontato" da Bononcini

Oggi, 1750 anni fa, nasceva nell’odierna Turchia san Nicola di Myra (o di Bari). Al grande vescovo orientale, il difensore dei deboli, il protettore dei naviganti, il santo taumaturgo, il protettore dei fanciulli, il compositore Giovanni Bononcini dedicò nel 1692 San Nicola di Bari, oratorio per quattro voci, concertino e grosso


«Le chiese a Roma riaprono». Papa e cardinale vicario, accuse reciproche
CONTRORDINE, COMPAGNI

«Le chiese a Roma riaprono». Papa e cardinale vicario, accuse reciproche

Un nuovo decreto del cardinale vicario di Roma, De Donatis, torna indietro sulla decisione di poche ore prima, dopo che anche il Papa aveva tuonato stamattina alla messa in Santa Marta contro le «misure drastiche». Le chiese a Roma riaprono dunque, ma il cardinale De Donatis scrive ai parroci romani e rivela che la decisione di chiuderle era del Papa. Le proteste di tanti fedeli e le telefonate allarmate di vescovi e cardinali lo hanno convinto a fare dietrofront. Uno spettacolo sconcertante di una gerarchia ecclesiastica in stato confusionale. E adesso i vescovi prendano coraggio e ristabiliscano le messe con popolo (pur nell'obbedienza alle disposizioni di sicurezza).
- ROMA, CHIESE CHIUSE. VOGLIONO UCCIDERE LA SPERANZA, di Luisella Scrosati
- IL BENE COMUNE HA BISOGNO DI DIO, di Stefano Fontana
- SOLI E SENZA CONFORTI: LA MORTE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS, di Andrea Zambrano
- DA CITTA' ETERNA A CITTA' DELLA PAURA, di Michael Severance II ANCHE IL CROCIFISSO DI DON CAMILLO..., di Rino Cammilleri II LA PESTE E SAN CARLO, UN ESEMPIO, di Ermes Dovico

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La peste e san Carlo, i vescovi prendano esempio
MODELLO DI PASTORE

La peste e san Carlo, i vescovi prendano esempio

Le Messe con popolo sospese dalla Cei per il coronavirus? Non così fece san Carlo Borromeo, patrono dei vescovi, di fronte alla terribile peste del 1576-77. Rimproverò le autorità civili perché non cercavano i soccorsi divini, visitò i malati, chiamò sacerdoti da fuori città per amministrare i Sacramenti, organizzò processioni pubbliche, Messe all’aperto. Fu segno di fede, speranza e carità, arrecando sollievo corporale e mettendo la salvezza delle anime al primo posto.