Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Atanasio a cura di Ermes Dovico

Ecclesia


Pell, sentenza rinviata. L’accusa in difficoltà
IL PROCESSO PER ABUSI

Pell, sentenza rinviata. L’accusa in difficoltà

L’Alta Corte di Canberra ha rinviato il giudizio sul ricorso di George Pell contro la condanna a sei anni per presunti abusi. Nel dibattimento l’accusa ha dovuto ammettere l’esistenza di un ragionevole dubbio sulla colpevolezza del cardinale. Per le domande fatte, i giudici sembrerebbero propendere per l’assoluzione. Ma visto il clima anticattolico che ha accompagnato fin qui il processo, gli amici del cardinale si mantengono cauti e chiedono preghiere.


Il bene comune non è questo: ha bisogno di Dio
CHIESE CHIUSE A ROMA

Il bene comune non è questo: ha bisogno di Dio

La situazione grave, ma proprio per questo le chiese devono essere aperte: perché non cessi la speranza e perché si veda che la Chiesa c’è e con un ruolo di guida. Invece con la decisione di chiudere le chiese dell'Urbe è stato trascurato che il bene comune ha bisogno di Dio. 


Il prete in Apecar per chi paga il prezzo più alto: gli anziani
BIBIONE

Il prete in Apecar per chi paga il prezzo più alto: gli anziani

La statua della Madonna caricata sul cassone dell'Apecar a Bibione, provincia di Venezia, fa il giro dei social. L'idea è del parroco don Andrea Vena che percorre in lungo e in largo il paese recitando il Rosario. E alla Nuova BQ spiega che l'iniziativa è rivolta alle vere vittime del Coronavirus: «Lo faccio per i miei parrocchiani anziani, che sono spaventatissimi. Ma dopo essere passato con la Madonna le loro lacrime si asciugano».


Più Messe, i vescovi polacchi indicano la strada
EMERGENZA CORONAVIRUS

Più Messe, i vescovi polacchi indicano la strada

Moltiplicare il numero delle Sante Messe domenicali per evitare assembramenti: è la raccomandazione della Conferenza episcopale polacca di fronte alla diffusione del coronavirus. Dispensa per malati e anziani dalla partecipazione fisica alle celebrazioni festive. Accorgimenti, insieme ad altre semplici misure, che si potevano prendere anche in Italia, preservando fede e prudenza.


Papa in preghiera con un occhio all'Italia, di cui è Primate
EMERGENZA CORONAVIRUS

Papa in preghiera con un occhio all'Italia, di cui è Primate

Papa Francesco, che tiene particolarmente al titolo di Vescovo di Roma, sceglie di pregare la Madonna del Divino Amore nel momento più difficile per l'Italia di cui è Primate.


Lo spettro di Kung Pinmei sull'accordo Cina-Santa Sede
A 20 ANNI DALLA MORTE

Lo spettro di Kung Pinmei sull'accordo Cina-Santa Sede

La fedeltà a Cristo e alla Chiesa cattolica gli costarono 30 anni di carcere duro nella Cina di Mao. Trenta anni vissuti pregando perché i cattolici restassero saldi nella fede e quelli che avevano ceduto al Partito comunista tornassero fedeli. Vi riproponiamo l'intervista realizzata nel giugno 1991 a Roma in occasione della consegna della porpora cardinalizia da parte di papa Giovanni Paolo II, perché rende ragione della grandezza di questa figura e getta una luce vera sull'attuale compromesso tra Santa Sede e governo cinese.


"A te un altare, a noi la salute": rivive il patto del voto
IL VIRUS E LA FEDE

"A te un altare, a noi la salute": rivive il patto del voto

Il Coronavirus fa emergere anche la fede dei preti che nonostante tutto sanno alzare gli occhi al Cielo. Il parroco di Viguzzolo (Tortona) si affida al patrono San Bartolomeo, invocato contro le malattie contagiose: «In cambio della salute per l'Italia e i miei parrocchiani ho fatto voto di erigere un altare a lui dedicato nella nostra chiesa». E così fanno a Casei Gerola (Pavia) e in provincia di Treviso.  


Gli agenti presidiano le chiese: ecco la polizia religiosa
VIRUS E MESSE

Gli agenti presidiano le chiese: ecco la polizia religiosa

Agenti della Municipale davanti alle chiese per controllare che nessuno entri durante la Messa. Succede a Bedizzole, in provincia di Brescia. E si replica nel Veronese dove il parroco beccato a dire Messa coi fedeli viene segnalato all'Arma e deve andare in tv a cospargersi il capo di cenere: “Non lo faccio più”. Per ogni chiesa patriottica c’è una polizia religiosa che interviene e che va oltre le disposizioni del governo sul Coronavirus. Ma per presidiare i bar che trasgrediscono e controllare chi affolla i parchi non si trovano uomini...


Stop alle Messe in tutta Italia, c'è aria di Cina
IL DOCUMENTO CEI

Stop alle Messe in tutta Italia, c'è aria di Cina

La Conferenza Episcopale Italiana, seguendo il decreto del Governo, ha deciso di sospendere le Messe con concorso di popolo in tutta Italia fino al 3 aprile. Una decisione grave, senza precedenti nella storia, che è un messaggio chiaro di irrilevanza della fede per la vita degli uomini. La gerarchia ecclesiastica si percepisce sempre più come dipendente dal governo, sul modello della Associazione patriottica dei cattolici cinesi. E infatti spuntano anche preti "clandestini" che celebrano in chiesa o in case con pochi fedeli fidati, rischiando le denunce dei funzionari statali e di altri preti.
- LA MESSA È ESSENZIALE PER IL BENE COMUNE, di Stefano Fontana
- CON LA SCUSA DEL VIRUS, SI PROMUOVE L'EUTANASIA, di Giacomo Rocchi
- DOSSIER CORONAVIRUS

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La Messa è essenziale per il bene comune
IL CASO

La Messa è essenziale per il bene comune

Ogni Messa, come insegna il Concilio, ha per sua natura un’“indole pubblica e sociale". Il sacrificio di Cristo che nella Messa si rinnova è universale, ossia è per la salvezza del mondo intero. L’Eucarestia, diceva Benedetto XVI, ha a tal punto un significato pubblico da spingere ad un impegno coraggioso nelle strutture di questo mondo tramite la Dottrina sociale della Chiesa.

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Kung Pin-mei, la lezione di un cardinale sulla Chiesa in Cina
A 20 ANNI DALLA MORTE

Kung Pin-mei, la lezione di un cardinale sulla Chiesa in Cina

Il 12 marzo di venti anni fa moriva il cardinale Ignazio Kung Pin-mei, che il regime comunista scarcerò nel 1985 dopo 30 anni di carcere. Non avrebbe mai permesso che la Chiesa in Cina fosse posta sotto un governo diverso da quello di Cristo e del Suo Vicario in terra, né tantomeno che si alleasse con un regime ateo. E oggi è il cardinale Zen a seguirne l'esempio.


Coronavirus in Africa: le chiese aiutano, non chiudono
CONTINENTE NERO

Coronavirus in Africa: le chiese aiutano, non chiudono

Sono saliti a otto gli stati africani in cui si registrano casi di COVID-19. La situazione più preoccupante è attualmente quella della popolosa Nigeria e del Senegal. Fra le istituzioni in prima linea si annovera senza dubbio la Chiesa. Le Messe non sono sospese e anzi servono anche a diffondere informazione sanitaria.

ESSELUNGA, PROFITTO E BENE COMUNE di Marco Respinti