Messaggio di Pasqua con strigliata all'Unione Europea
Messa della domenica di Pasqua senza omelia, solo un minuto di silenzio; e senza neanche il rito del Resurrexit, rispristinato da san Giovanni Paolo II nel Duemila. Poi nel messaggio prima della benedizione "Urbi et Orbi", un monito severo alla UE: sulla solidarietà si gioca il processo d'integrazione e il futuro del mondo.
«Sì, Cristo è veramente risorto e noi ne siamo testimoni»
«Ci siamo anche noi con le tre donne che si recano al sepolcro, prima dell'alba, per ungere il corpo senza vita di Gesù. La loro premura è la nostra premura. Con loro scopriamo che la grossa pietra tombale è stata rotolata via e il corpo non vi è più. "Non è qui", annuncia l'angelo, mostrando il sepolcro vuoto e le bende funerarie per terra. La morte non ha più potere su di Lui». Ecco l'omelia di san Giovanni Paolo II durante la Veglia Pasquale del 22 aprile 2000.
- I NOSTRI AUGURI DI BUONA PASQUA


L’ateneo cattolico: il Covid-19 mette a rischio Ramadan e migranti
Com’è possibile che - con la Santa Pasqua alle porte, e milioni di cristiani impossibilitati a recarsi in chiesa – il problema di un ateneo cattolico possano essere il venturo Ramadan e i migranti? Eppure è così. La Georgetown University, l’ateneo cattolico più antico del Paese, si preoccupa di capire come aiutare in emergenza Covid-19 queste due categorie.
Non solo INRI. Cosa c’era scritto sulla Croce
Sulla croce su cui venne crocifisso il Signore non era visibile solo la sigla INRI, che sta per «Gesù nazareno, re dei Giudei». Oltre che in latino, l’iscrizione era in ebraico e greco, come informa san Giovanni Evangelista. E la scritta ebraica svela il motivo per cui i Giudei cercarono, invano, di convincere Pilato a cambiarla…
La Pasqua di oggi come quella di 2000 anni fa
L’analogia fra la Pasqua di duemila anni fa e quella odierna è strettissima. Visitando le chiese vuote il cuore si riempie di dolore nel sapere Gesù lasciato solo. Ma anche abbandonato nei sofferenti e moribondi, con i vescovi inglesi che hanno vietato ai cappellani di assisterli. Come allora c'è Pilato, Giuda, i discepoli, i Giovanni e le pie donne che sfidano la polizia. La lontananza da Dio non è rimpiazzata dalle funzioni online, ma è proprio nell'offerta che viene anticipata la Resurrezione, come spiega Maria Valtorta.
Santo Padre, consacri il mondo alla Divina Misericordia
In tempo di coronavirus, è quantomai necessario consacrare il mondo alla Divina Misericordia così da realizzare il piano di salvezza delle anime rivelato da Gesù a santa Faustina Kowalska e chiedere la liberazione dalla pandemia. Appello a Papa Francesco.
Sacrilegio del gesuita: l'Eucarestia consegnata in sacchetti
Padre Holger Adler, cappellano dell’università Ludwig-Maximilian di Monaco, ha pensato di preparare un set di partecipazione alla Messa in tempo di Covid-19: gli studenti vanno a prendere il sacchettino di carta con dentro l'Eucarestia e se lo portano a casa, per usarlo mentre seguono la Messa in streaming. Possiamo chiedere la sospensione a divinis di Adler? Forse no, se le gerarchie cedono alla paura e al potere invece che domandare la fede e ripetere con Gesù: «Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?»
Tra l’Inferno censurato e il Gesù ribaltato
Monsignor Lorefice recita il Rosario in santuario e cambia così la preghiera insegnata dalla Madonna ai pastorelli di Fatima: «O Gesù mio… preservaci dall’esilio eterno». Il «fuoco eterno» è poco fine... E il cardinal Ravasi, in un’intervista, ribalta la prospettiva di Dio.
Pell libero, ma che freddezza da vescovi e Vaticano
Il cardinale prosciolto dall'accusa infamante di abusi e liberato di prigione riceve l'accoglienza fredda della Conferenza episcopale australiana preoccupata più per "chi ha sofferto in questo processo" che per lui. E anche dal Vaticano, comprensivo con Zanchetta e Piñeda, arriva una fredezza imbarazzata.
A Messa siamo a guardie e ladri: grazie al cedimento dei vescovi
Culto sempre sempre più a rischio: a Sulmona Polizia in chiesa su segnalazione anonima, a Torino il sindaco manda gli agenti e a Frascati il vescovo si scusa con l'Arma: «Starò più attento». A Cassano d'Adda restare in chiesa per una preghiera in più può costare carissimo. Mentre a Milano Delpini può invitare in Duomo i politici e a Chieti il vescovo Forte uscirà con la stessa processione costata 400 euro di multa al parroco di Rocca Imperiale: l'anarchia "questurile" rivela la dannosità della circolare del Viminale e i frutti fallimentari della sottomissione vescovile.
La nostra speranza si afferma nonostante la peste
Cogliamo questa quarantena collettiva per leggere con calma il Nuovo Testamento, e soprattutto le storie della passione, morte e risurrezione del Signore. Sì, è vero: non abbiamo le risposte a tutte le domande poste dalla sofferenza umana. Ma abbiamo l'affermazione dell'amore di Dio per ognuno di noi in Gesù. Essendo Dio, si è abbassato alla nostra umile condizione umana, ha affrontato la morte sulla croce, ma poi è risorto gloriosamente.
Castighi di Dio, correggere i figli è misericordia
San Tommaso osserva che l’uomo si relaziona a tre livelli: con sé stesso, la società e Dio. Ogni suo peccato provoca dunque una triplice pena, che riflette un disordine. Quando Dio interviene con un castigo lo fa sempre dopo una serie di infedeltà dell’uomo e altrettanti richiami, così da ristabilire l’ordine tra le creature. Il suo fine è sempre correggere i figli che sono sulla via del male, perché vuole salvarli.
