Verità scomoda o menzogna comoda?
Dai loro frutti dunque li riconoscerete (Mt 7,20)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete». (Mt 7,15-20)
Nel corso della storia della Chiesa, i credenti hanno spesso dovuto distinguere i veri annunciatori del Vangelo da coloro che, pur sembrando autentici, in realtà ingannano. Gesù ci offre un criterio chiaro: come un albero si giudica dai suoi frutti, così anche il profeta si giudica dalle sue opere. La Verità, per sua natura, è coerente e priva di contraddizioni e chi vi aderisce lo dimostra nel tempo attraverso fedeltà, sacrificio e risultati che edificano. Le mezze verità, invece, possono apparire più semplici o vantaggiose nell’immediato, ma generano confusione, divisione e infelicità. È nostro compito promuovere ciò che è vero e giusto, anche se richiede fatica, piuttosto che cedere alla tentazione di ciò che è più comodo ma fuorviante. Sai riconoscere quando una “mezza verità” si presenta come più facile, ma in realtà ti allontana dal bene? Ti impegni davvero a cercare e vivere la Verità, anche quando questo comporta fatica e incomprensione?