Come la Chiesa è diventata di Stato. In dieci mosse
Violazione delle leggi dello Stato e canoniche, sottomissione politica, accettazione che il governo dettasse la liturgia, responsabilità dei vescovi che non hanno protestato. Con la vicenda delle Messe negate si sono dettate le regole tipiche di una “Chiesa di Stato”, nella forma già tracciata dalla “Costituzione civile del clero” del 1791.
Alla scienza un settore, alla politica il bene comune
Il Covid ripropone la questione del rapporto tra la scienza e la politica, tema molto caro alla Dottrina sociale della Chiesa, che ha sempre messo in guardia dalla politica che si presenta come scienza ed anche dalla politica che si fa guidare dalla scienza.
BXVI: otto anni fondamentali per la DSC
A 15 anni dall’elezione a Sommo Pontefice di Benedetto XVI (19 aprile 2005). Un pontificato enormemente ricco il suo, anche per la Dottrina sociale della Chiesa, con una caratteristica speciale: l’importanza del suo apporto alla Dottrina sociale è dovuto non tanto agli insegnamenti direttamente indirizzati a questo campo, ma più in generale alla precisazione circa i fondamenti stessi dell’insegnamento sociale della Chiesa.
Dsc, la grande assente contro il Coronavirus
Nell’attuale atteggiamento della Chiesa nei confronti del da farsi di fronte all’epidemia da coronavirus si nota in modo molto evidente la grande assenza della Dottrina sociale della Chiesa.
La sanità e lo Stato Grande Distributore
Dare a ciascuno il suo va visto dal punto di vista di chi riceve e anche dal punto di vista di chi glielo dà. Questo doppio punto di vista si chiama sussidiarietà, o meglio giustizia sussidiaria.
Sanità allo Stato? No, per buon senso e per dottrina
Sanità totalmente in mano allo Stato? Sia il buon senso sia i principi della Dottrina sociale della Chiesa non supportano questa proposta. Anzi, chiedono di rivedere la sanità in modo veramente sussidiario.
Crisi, prima le anime: le indicazioni di Pio XI
Ci sono crisi e crisi, ma ogni crisi è comunque una crisi e quindi tutte le crisi hanno qualcosa in comune. La crisi seguita al 1929 è decisamente diversa da questa da coronavirus però anche adesso come allora si pone il problema della risposta e della ricostruzione. Proponiamo quindi la lettura di alcuni passi dell’enciclica Quadragesimo anno di Pio XI scritta nel 1931 ossia solo due anni dopo l’inizio di quella crisi. Riconosciute le debite differenze di tempo, può essere molto istruttiva, sia per indicare quale sia lo specifico della Chiesa in queste situazioni, sia per fondare la ricostruzione su basi solide. La prima preoccupazione del Papa è la salvezza delle anime, e da lì parte anche per indicare piste di soluzione ai problemi sociali. Nelle crisi, di qualsiasi origine esse siano, si pongono o ripropongono le grandi questioni morali e religiose di sempre, che solo possono guidare la ricostruzione economica e sociale.
Leone XIII e lo Stato che chiude le chiese
Né lo Stato può disciplinare di propria iniziativa esclusiva un terreno non suo ma della Chiesa, né esso può mettere la Chiesa sullo stesso piano di altre società umane. Leone XIII insegnava questo molto tempo fa, ma siamo proprio sicuri che non abbia ancora la sua validità?
I vescovi e il sì alla cacciata di Dio dalla vita pubblica
I vescovi italiani, accettando la sospensione delle Messe, hanno accettato l’estromissione di Dio dalla sfera pubblica. Non è sufficiente però accusare lo Stato di non aver rispettato in questo modo il principio della libertà di religione. E sarebbe sbagliato che i vescovi pensassero di aver contribuito, con la loro decisione, al bene comune, perché sarebbe come dire che il bene comune non ha bisogno di Dio e, quindi, accettare una politica atea, autosufficiente nel determinare cosa sia il bene comune e nel perseguirlo.
Una nuova concezione della norma morale? No grazie!
Si fa strada una diversa concezione della norma, considerata come “sedimentazione e condivisione comunitaria di discernimenti verificati nell’esperienza”
Paolo VI e la Dottrina sociale della Chiesa
La rivista della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale torna sulla presunta freddezza di Paolo VI per la Dottrina sociale. Un modo per attaccare anche San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
La legge naturale secondo C. S. Lewis
Clive Staple Lewis ne “Il cristianesimo così com’è” spiega la legge della natura umana perché “ognuno la conosce naturalmente, senza bisogno che gli sia insegnata”. Non sapeva ancora cosa volesse dire discernimento, storicità dell’etica, centralità della coscienza ed altre diavolerie dei teologi di oggi.