Crisi, prima le anime: le indicazioni di Pio XI
Ci sono crisi e crisi, ma ogni crisi è comunque una crisi e quindi tutte le crisi hanno qualcosa in comune. La crisi seguita al 1929 è decisamente diversa da questa da coronavirus però anche adesso come allora si pone il problema della risposta e della ricostruzione. Proponiamo quindi la lettura di alcuni passi dell’enciclica Quadragesimo anno di Pio XI scritta nel 1931 ossia solo due anni dopo l’inizio di quella crisi. Riconosciute le debite differenze di tempo, può essere molto istruttiva, sia per indicare quale sia lo specifico della Chiesa in queste situazioni, sia per fondare la ricostruzione su basi solide. La prima preoccupazione del Papa è la salvezza delle anime, e da lì parte anche per indicare piste di soluzione ai problemi sociali. Nelle crisi, di qualsiasi origine esse siano, si pongono o ripropongono le grandi questioni morali e religiose di sempre, che solo possono guidare la ricostruzione economica e sociale.
Leone XIII e lo Stato che chiude le chiese
Né lo Stato può disciplinare di propria iniziativa esclusiva un terreno non suo ma della Chiesa, né esso può mettere la Chiesa sullo stesso piano di altre società umane. Leone XIII insegnava questo molto tempo fa, ma siamo proprio sicuri che non abbia ancora la sua validità?
I vescovi e il sì alla cacciata di Dio dalla vita pubblica
I vescovi italiani, accettando la sospensione delle Messe, hanno accettato l’estromissione di Dio dalla sfera pubblica. Non è sufficiente però accusare lo Stato di non aver rispettato in questo modo il principio della libertà di religione. E sarebbe sbagliato che i vescovi pensassero di aver contribuito, con la loro decisione, al bene comune, perché sarebbe come dire che il bene comune non ha bisogno di Dio e, quindi, accettare una politica atea, autosufficiente nel determinare cosa sia il bene comune e nel perseguirlo.
Una nuova concezione della norma morale? No grazie!
Si fa strada una diversa concezione della norma, considerata come “sedimentazione e condivisione comunitaria di discernimenti verificati nell’esperienza”
Paolo VI e la Dottrina sociale della Chiesa
La rivista della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale torna sulla presunta freddezza di Paolo VI per la Dottrina sociale. Un modo per attaccare anche San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
La legge naturale secondo C. S. Lewis
Clive Staple Lewis ne “Il cristianesimo così com’è” spiega la legge della natura umana perché “ognuno la conosce naturalmente, senza bisogno che gli sia insegnata”. Non sapeva ancora cosa volesse dire discernimento, storicità dell’etica, centralità della coscienza ed altre diavolerie dei teologi di oggi.
Locke, il padre dell’autodeterminazione
Autodeterminazione è termine oggi molto in voga. “Catholica" rivela il nome e il cognome del responsabile che la teorizzò per primo: John Locke, il filosofo della seconda rivoluzione inglese del XVII secolo, considerato il padre del pensiero politico liberale.
E nemmeno la Chiesa è un corpo sociale intermedio
La Chiesa cattolica non può assolutamente essere considerata un corpo intermedio, una espressione di socialità umana, una aggregazione di cittadini che perseguono propri scopi comuni, una opinione tra le altre nel dialogo pubblico. La Chiesa non può essere equiparata ad una ONG, ad un’associazione di categoria o ad un centro culturale.
Famiglia non è un corpo sociale intermedio
Intendere la famiglia come una aggregazione sociale – un corpo intermedio – è un errore di impostazione dalle notevoli conseguenze.
Chiesa e biopolitica: le quattro strategie fallimentari
Le strategie messe in campo dalla Chiesa per far fronte all’attacco senza precedenti costituito dalle sfide alla bioetica sono deboli e alla prova dei fatti dannose: valorizzazione degli aspetti positivi di leggi ingiuste, difesa relativista dell'obiezione di coscienza, approvazione del male minore e appellarsi alla Costituzione.
Querida Amazonia, ma senza Dottrina sociale
Il lettore dell’Esortazione apostolica di papa Francesco sull’Amazzonia non si imbatte quasi mai in considerazioni specificamente derivate dalla Dottrina sociale della Chiesa. Eppure, tutti e quattro i “sogni” enunciati nell’Esortazione richiamerebbero per loro natura i principi di riflessione della Dottrina sociale della Chiesa.
Francia, il mancato incontro tra bioetica e dottrina sociale
Il Senato della Repubblica Francese ha approvato la legge sulla fecondazione artificiale per i single, ossia la nascita programmata di figli senza padre. L’aberrazione della decisione e di quanto ne seguirà è destinata ancora una volta a passare piuttosto inosservata, non solo nel mondo ma anche nella Chiesa. Non si è avuta notizia dalla Francia di alcuna forte mobilitazione cattolica in materia. Nessuno ha pensato di riempire qualche piazza o di “vendere cara la pelle”.