Polittico di Tiziano a Brescia: vivere la resurrezione
La Resurrezione di Cristo è il tema principale attorno al quale si dispongono, seguendo un preciso programma teologico, l’Annunciazione e le figure dei santi. Il giovane artista riesce qui a superare la tradizionale divisione in scomparti quattrocentesca attraverso il sapiente rimando dei gesti e degli sguardi. Il realismo è tale che pare di assistere alla scena.
Gli 80 anni di Messori e l’Ipotesi che ci interroga
Nel bel mezzo del post-Concilio un libro ha rappresentato una svolta per centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo: “Ipotesi su Gesù”. L’autore: Vittorio Messori, un convertito proveniente dagli ambienti laicisti, che con la sua opera meritoria ha richiamato la ragionevolezza della fede. Un ricordo personale per gli 80 anni dell’apologeta.
Guido da Montefeltro, un ingannatore ingannato VIDEO
Il politically correct rivaluta anche gli dei aztechi
Nella cultura del politicamente corretto, dilagante negli Stati Uniti, avanzano anche proposte bizzarre. Come quello di introdurre nei programmi scolastici della California canti comunitari che inneggiano alle divinità azteche. E nascondendo, al contempo, la storia di violenza estrema di quelle religioni, di cui si scoprono sempre più prove.
Sant'Agostino, la presenza assente nel viaggio di Dante
Sant’Agostino, uno dei più importanti padri della Chiesa, non compare mai come personaggio nella Divina Commedia. Viene, al massimo, solo nominato nell'Empireo del Paradiso. Ma la sua filosofia è presente ovunque, come fonte di ispirazione del Sommo poeta.
“Guardare” l’epidemia con due romanzi di Camus
Ci dicono che, grazie al vaccino, siamo alla fine del “tunnel” del Covid 19, ma in realtà temiamo e sappiamo che non ce ne libereremo così presto. In questa difficile situazione vale la pena leggere in coppia due opere di Camus, la più famosa La peste e l’ultimo romanzo incompiuto Il primo uomo, che ci aprono squarci illuminanti sulla condizione umana, ferita dalla sua ineliminabile finitudine ma sempre aperta alla solidarietà tra gli uomini e alla speranza.
La "scienza del vino" ha una patrona in Portogallo
Santa Elisabetta, regina del Portogallo, è l'unica patrona degli enologi e la sua storia personale si intreccia con il vino. Vissuta a cavallo tra il XIII e il XIV secolo, chiamò don Edoardo de Aviz, famoso enologo del tempo, per aiutare le suore del convento che lei aveva fondato a produrre un buon vino, destinato a essere usato per la Messa di tutte le chiese del Portogallo.
- LA RICETTA: CALDEIRADA DE PEIXE E FRUTOS DO MAR
Caravaggio: lo stupore veritiero di chi vede il risorto
Siamo a Emmaus, in una locanda più che dignitosa dove Caravaggio immagina essersi consumata la cena tra il “forestiero” e i due viandanti di ritorno da Gerusalemme, di cui parla il Vangelo di Luca. La tela, conservata a Londra, descrive nei minimi particolari la contingente realtà, come unico scenario in cui si possa compiere la resurrezione.
I misteri della Genesi, tra scienza e fede
A indagare le origini della creazione è Armando Savini con un’attenta esegesi biblica, offrendo un approfondimento dei misteri della Genesi, nel suo recente saggio "Miti, storie e leggende. I misteri della Genesi dal caos a Babele". Si legge, ad esempio, che il filosofo della complessità Morin ammise «una certa consonanza tra cosmogonia biblica e cosmologia».
Italiani contro cancel culture: giù le mani da Colombo
“Il 12 ottobre: nulla da festeggiare. L’America non fu scoperta. Fu invasa e saccheggiata”. E così anche l'amministrazione di Philadelphia cancella il Giorno di Colombo e lo sostituisce con quello dell'Indigeno. La comunità italiana non ci sta e fa causa. Ma è già una sconfitta culturale battersi per i diritti di una minoranza e non per quelli universali della scoperta dell'America e dell'apporto della civiltà cristiana.
Filippo IV: il re che divenne grande grazie a una suora
Aurelio Musi, in Filippo IV. La malinconia dell’impero, racconta del re orfano di madre e di padre che dovette affidarsi a De Olivares, il quale lo spingeva al vizio per governare al suo posto. Ma quando il sovrano seppe di María de Ágreda, la suora che si bilocava, volle incontrarla e da quel momento cambiò fino ad essere definito «il Grande» e a ritardare l’inizio del declino spagnolo.