Gianna Jessen, "Grata di essere viva"
Gianna Jessen, una donna americana di 37 anni, non avrebbe nemmeno dovuto essere al mondo. Nel 1977 è incredibilmente sopravvissuta a un aborto salino, nascendo prematura dopo una lotta di quasi un giorno. Nella sua vita ha continuato a lottare, questa volta per il diritto degli altri a nascere e vivere.
L'Europarlamento illuso sui Fratelli Musulmani
Il Parlamento Europeo chiede il rilascio dei prigionieri politici egiziani, fra cui anche gli esponenti dei Fratelli Musulmani. Il movimento islamista, che nei suoi siti in inglese, si spaccia come un'opposizione pacifica, nei suoi proclami ufficiali in arabo predica la jihad e il martirio. Ma gli europarlamentari sembrano non accorgersene.
Non è omofoba l'università che difende il matrimonio
C'è un giudice ad Halifax, Canada, che non ha paura di sfidare la lobby gay. E ha assolto dall’accusa di omofobia la Trinity Western University che fa sottoscrivere un codice di comportamento, che prescrive «l’astensione da forme di intimità sessuale che violino la sacralità del matrimonio tra un uomo e una donna».
Giornata per la vita, le cifre spiegano perché ci vuole
Di tutte le tragedie ci si occupa, ma sull'aborto cala il silenzio. Eppure, se nel 2014 i migranti morti nel Mediterraneo sono stati 3.419, le vittime dell'aborto sono sate 30 volte di più. E se in 2.500 anni di guerre i morti sono stati 445 milioni, in soli 40 anni nel mondo l'aborto ha fatto un numero di vittime 4 volte maggiore.
Quando la vita è un inferno. Il caso dello iettatore
Nel racconto La patente, una volta ancora il genio di Pirandello racconta una storia paradossale, incredibile, esagerata per descrivere la consuetudine di molti rapporti umani improntati non al desiderio di conoscersi davvero, ma a convenzioni, stereotipi, luoghi comuni, maldicenze. Come avviene per lo iettatore Chiarchiaro.
Ha vinto Renzi, Centrodestra a pezzi
Da martedì capiremo se il nuovo presidente della Repubblica sarà più notaio o più interventista, ma intanto si contano i vincitori e i vinti di questa elezione: il premier ha ricompattato il proprio partito e riaggregato una potenziale sinistra di governo, mentre Ncd e Forza Italia sono alla resa dei conti.
Mattarella al Quirinale, per liquidare i cattolici
Il nuovo capo dello Stato è figlio della cultura della vecchia sinistra DC, il cui scopo era diluire il cattolicesimo democratico in una laicità accettata nella sua radicalità. E rivedremo leggi contro la vita e la famiglia firmate da un presidente della Repubblica cattolico, in quanto "uomo delle istituzioni".
- L'ANALISI: HA VINTO RENZI, CENTRODESTRA A PEZZI, di Ruben Razzante
- Io Capo dello Stato, cosa vi siete persi, di Paola Bonzi
Feltri al Colle, la destra è alla frutta? No, al grappino
Vittorio Feltri al Quirinale: tra i candidati al Quirinale c’è anche il grande direttore, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia. Ok, ma qualcuno dovrebbe spiegare come fanno Lega e Destra a sostenere uno che si è iscritto all’Aricigay e vuole l’eutanasia. Feltri, ironicamente, dice che siamo alla frutta. No, al grappino.
Un bambino tutt'altro che "obvious"
2014, New York: una giovane cabarettista fragile e instabile incontra l'uomo della sua vita. Ma era rimasta incinta da una storia precedente. Decide di abortire e vive felice. E' la trama di un film. 1914, Londra: una giovane donna, fragile e instabile, rimasta sola col nascituro, deve tenere il figlio. E' una storia vera: il figlio si chiamava Alec Guinness.
Le sanzioni non stanno fermando la Russia
Le sanzioni economiche occidentali non hanno fermato affatto la Russia. Nonostante il crollo del rublo e del prezzo del petrolio, Putin continua a fornire il suo sostegno ai pro-russi dell'Ucraina orientale, consentendo loro di passare all'offensiva. Fallita la mediazione a Minsk, la Nato non intende intervenire.
Congo, una strage ferma la tirannia di Kabila
Repubblica Democratica del Congo: una settimana di proteste nella capitale Kinshasa è costata la vita a 42 persone, uccise dalle forze dell'ordine. Ma almeno è naufragato il progetto di riforma elettorale del presidente Joseph Kabila che ne avrebbe consacrato una sua dittatura di fatto.
«Coppie gay e asili, così Marino fa a pezzi la famiglia»
Registro dei matrimoni gay che sono fuori legge e i tagli agli asili nido comunali che mettono a rischio la sopravvivenza di un servizio indispensabile alla città. É un bilancio impietoso che Olimpia Tarzia, vice presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio, traccia dell’operato del sindaco di Roma, Ignazio Marino.