Croazia, strada in salita per il presidente Josipović
Ivo Josipović, presidente uscente, post-comunista, ha superato la sua principale rivale di centro-destra di 1,22 punti percentuali. Ora rischia di perdere, a causa dell'impopolarità del governo di centro-sinistra. Ma il voto, fra astensione e protesta alle stelle, rivela un diffuso malcontento. Ora si attende il ballottaggio.
Corruzione, spesa, lavoro: cambia il metodo non la sostanza
I limiti delle riforme di Renzi: su temi chiave come la corruzione, il mercato del lavoro e la spesa pubblica vengono fatti grandi annunci di svolte e cambia il modo di affrontarli. Ma non vengono intaccate le radici di questi problemi. Eppure servirebbero proprio delle riforme strutturali.
Bangladesh e Indonesia: due miracoli di Natale
Natale blindato per i cristiani che vivono nei Paesi dominati dalla sharia e dove i gruppi radicali islamici minacciano di morte e perseguitano le comunità cristiane. Eppure, anche in questi Paesi, non mancano segnali di speranza: come in Indonesia dove il nunzio ha ordinato otto sacerdoti o in Bangladesh dove si è festeggiato un Natale speciale.
Parte in sordina la missione italiana in Kurdistan
Durante le festività natalizie, con grande discrezione, arrivavano a Erbil, Kurdistan, i primi uomini del contingente militare italiano. Saranno in tutto 500, fra cui 220 aviatori impegnati già da mesi in pattuglie di ricognizione. Il grosso delle forze dovrà addestrare i combattenti curdi.
Egitto e Marocco: un Esodo che non s'ha da vedere
Prima arrivano le proteste degli afro-americani perché Mosé e Ramses sono bianchi. Poi arriva la censura da parte di Egitto e Marocco. Perché è un film sionista per il primo e blasfemo per il secondo. Exodus, il kolossal biblico di Ridley Scott può non piacere, ma perché la censura?
Le mille zone grigie delle cooperative rosse
Caprotti lo aveva denunciato sette anni fa, ma non lo avevano ascoltato. Adesso l'inchiesta Mafia Capitale riconferma la stessa realtà: esistono intrecci fra le cooperative rosse e la malavita. Ma anche qui le notizie sono filtrate attraverso pregiudizi ideologici. Il problema delle cooperative è che nessuno le controlla.
Babbo Natale ubriacone? Caro don, si legga Chesterton
«Babbo Natale? Solo un ciccione ubriacone, inventato dalla Coca Cola contro le feste che un tempo erano considerate sacre». L’omelia di Natale di don Ferdinando Mazzoleni, prete di Villasanta, ha scatenato il putiferio. Il don ha ragione, ma non è così che si annuncia Gesù Bambino. Ce lo dice Chesterton.
Papa Francesco alle famiglie extra-large. La politica: «Fa troppo poco per voi»
Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa della Santa Famiglia, il Papa ha incontrato le coppie che hanno almeno quattro figli, appuntamento conclusivo del decennale dell'Associazione italiana Famiglie numerose. Il Papa si è rivolto ai politici richiamandoli al rispetto della Costituzione.
Sì alle coppie gay: la Chiesa belga anticipa il futuro?
Un anno fa un gruppo di laici olandesi inviò a Papa Francesco un report sulla situazione del cattolicesimo. Un testo dove si parlava di «deriva» e si accusava i vescovi di «aver scelto di ritirarsi dai loro obblighi». Allora c’è poco da stupirsi se il vescovo di Anversa, Johan Bonny, chiede il riconoscimento delle coppie gay nella Chiesa.
Obama con la tiara, per Repubblica è l'uomo dell'anno
La fotografia mostra Obama sorridente con un gruppo di bambine con in testa una coroncina. Basta questo perché Repubblica incoroni il presidente Usa come paladino della lotta contro i pregiudizi di genere, quelli che impongono a bambini e bimbe giocattoli diversi. Fatine per lui e palloni per lei: il nuovo sogno americano.
Croazia al voto, fra un male minore e uno peggiore
La Croazia torna alle urne per scegliere il suo nuovo presidente. Josipović, uscente post-comunista, è ancora il favorito a causa dell'elevato astensionismo. I vescovi velatamente appoggiano Kolinda Grabar-Kitarović, candidata di centrodestra. Che pure è una laicista contraria ai principi non negoziabili.
L'inferno dell'Afghanistan narrato da chi ne è uscito
Farhad Bitani, ex ufficiale dell'esercito nazionale afgano, è nato sotto l'occupazione sovietica, è cresciuto sotto i Talebani ed è diventato adulto nel corrotto e violento Afghanistan post-talebano. Alla fine, nel 2011, è fuggito in Italia. Ne L'ultimo lenzuolo bianco racconta una storia di ordinario abbrutimento.