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FAMIGLIA

30 gennaio, da Roma un solo messaggio: NO AL DDL CIRINNA'

Famiglie di tutta Italia, con grandi sacrifici personali arrivano a Roma per dire un “no” forte e deciso al ddl Cirinnà sulle unioni civili. Questo è il messaggio inequivocabile che parte dal popolo radunato al Circo Massimo. Scontro? A volerlo è Matteo Renzi, che ha dichiarato guerra alle famiglie e al popolo italiano per imporre una legge per soddisfare i desideri di qualche centinaio di persone.
- E RENZI "PAGA" ALFANO IN POLTRONEdi Ruben Razzante
- MA A RENZI CHI GLIELO FA FARE?, di Simone Pillon

Famiglia 30_01_2016
Family Day 2016

Non sarà inutile in questa giornata importante, che ha il suo clou al Circo Massimo a Roma, ricordare le due cose che contano in mezzo al mare di dichiarazioni, spesso contraddittorie, interventi, sgambetti, depistaggi che stanno caratterizzando la vigilia.

1. Famiglie di tutta Italia, con grandi sacrifici personali arrivano a Roma per dire un “no” forte e deciso al ddl Cirinnà sulle unioni civili. Non a questo o quell’articolo, ma a tutto il disegno di legge. Non a quella formulazione, ma al progetto stesso di unioni civili. Non alla Cirinnà per poi presentare un nuovo ddl più soft, tipo i Di.Co. di prodiana memoria, ma alla Cirinnà e basta: che sia ritirata e mai più ripresentato un ddl sulle unioni civili o convivenze. Questo chiedono le famiglie del Circo Massimo. I diritti della persona sono già garantiti dal nostro ordinamento, ci sono già tutti gli strumenti per regolare i rapporti tra persone che convivono; l’introduzione di una legge ad hoc, per quanto soft, sarà sempre il buchino che farà crollare la diga;

2. A quanti sono preoccupati che a Roma emerga una volontà di scontro che divide, a chi sostiene che si vuole negare i diritti di qualcuno, bisogna replicare con chiarezza che al popolo non sarebbe venuto in mente di autoconvocarsi a Roma se non fosse per l’ostinazione di chi vuole imporre a tutto il Paese una legge per soddisfare i desideri di qualche centinaio di persone. È Matteo Renzi che vuole lo scontro, che ha dichiarato guerra alle famiglie e al popolo italiano. La manifestazione di Roma è legittima difesa, dovere di proteggere i più deboli, dovere di proteggere il futuro dell’Italia dai suoi governanti. Perché salvo qualche rara eccezione, non si è trovato in Parlamento e nel governo qualcuno che fermasse la mano del presidente del Consiglio. Chi poteva farlo ha barattato la famiglia con un pugno di poltrone, che fa anche fatica a riempire, per quanto sono ridotti al lumicino.

Family Day 2016, sul palco

E per chi vuole approfondire, ecco una rassegna degli articoli più importanti pubblicati da La Nuova BQ sul tema del ddl Cirinnà e sul progetto delle Unioni civili:

- "NO" SECCO ALLE UNIONI CIVILI,di Riccardo Cascioli

- RENZI & BOLDRINI, PREMIATA DITTA MENZOGNE, di Robi Ronza

- UNIONI CIVILI, UN GOVERNO DA METTERE ALLE CORDE,di Riccardo Cascioli

- LA CIRINNA' CAUSERA' NUOVE DISCRIMINAZIONI, di Giorgio Carbone

- LA COSTITUZIONE E I TRE INGANNI DELLE UNIONI CIVILI, di Giorgio Carbone

- UNIONI CIVILI, ECCO COME FERMARLE IN PARLAMENTO, di Alfredo Mantovano

- 30MILA COPPIE IN ATTESA DI ADOZIONE. LA CIRINNA' NON SERVE AI BAMBINI, di Matteo Borghi

- COSI' LA CIRINNA' LEGALIZZA L'UTERO IN AFFITTO, di Massimo Introvigne

- UNIONI CIVILI, MONDO CATTOLICO DIVISO E CONFUSO, di Stefano Fontana

- L'EUROPA PROVA A IMPORCI LE UNIONI OMOSEX, di Tommaso Scandroglio

- SANTOLINI: LE FAMIGLIE SCENDANO IN PIAZZA, Intervista di Riccardo Cascioli

- UNIONI GAY, LA RAI E RENZI GIOCANO CONTRO LE REGOLE,di Peppino Zola