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Al Quraishi, il distruttore: il misterioso nuovo Califfo
TERRORISMO

Al Quraishi, il distruttore: il misterioso nuovo Califfo

Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi, detto "il distruttore", per la sua condotta spietata a Mosul, è il nuovo "Califfo", leader dello Stato Islamico dopo la morte di al-Baghdadi. Di lui si sa pochissimo. Gli viene attribuita l'identità di un iracheno, ex militare di Saddam, poi passato all'insurrezione sunnita, che ha conosciuto al-Baghdadi in carcere. 


Nasi lunghi gambe corte, tra pulsioni e passi verso il Mistero
IL LIBRO

Nasi lunghi gambe corte, tra pulsioni e passi verso il Mistero

L’ansia, la pigrizia, la scelta, la menzogna, il confronto: nel nuovo libro «Nasi lunghi gambe corte», padre Maurizio Botta riporta fedelmente i “Cinque Passi al Mistero”, il ciclo di catechesi contenenti le sue risposte alle domande di giovani e adulti, credenti e non credenti, alle prese con le tematiche esistenziali di ogni tempo, lette alla luce della fede.


Pachamama vs Morenita: è Maria a condurre al vero Dio
IL CONFRONTO

Pachamama vs Morenita: è Maria a condurre al vero Dio

Di fronte alle statuette indigene portate in processione in Vaticano e oggetto di un rito con tanto di persone prostrate, la scusa dell’inculturazione non regge. A ribadirlo è la storia della Madonna di Guadalupe, che non apparì in Messico per confermare gli indigeni nei loro falsi culti, ma domandò la costruzione di una chiesa e servendosi del loro linguaggio simbolico annunciò loro Gesù Cristo. Esortandoli a convertirsi all’unica e vera fede.


L'illusione di vincere l'odio per via legislativa
LA LETTERA

L'illusione di vincere l'odio per via legislativa

L'odio è figlio del peccato originale ed è un sentimento che ci riguarda tutti. Solo seguendo Gesù Cristo si può vincere, mentre usare la parola "odio" come arma politica significa porsi sulla strada della censura e della violazione della libertà di opinione.


Abiy Ahmed, il Nobel per la Pace che minaccia la guerra
CONTINENTE NERO

Abiy Ahmed, il Nobel per la Pace che minaccia la guerra

Esteri 01_11_2019 Anna Bono

Il primo ministro etiope Abiy Ahmed 11 giorni dopo aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace, minaccia di fare la guerra all'Egitto. Si tratta solo di propaganda, ma il segnale è molto negativo. E i Nobel per la Pace, almeno inizialmente, venivano assegnati per le capacità di mediazione. I risultati di stabilizzazione interna sono ancora peggiori


Su migranti e Ong Tripoli ha le idee chiare, Roma no
LO STALLO

Su migranti e Ong Tripoli ha le idee chiare, Roma no

Il Governo non modificherà gli accordi con la Libia, in scadenza domani, sul contrasto all’immigrazione illegale, come invece chiesto dal Pd. Troppo alto il rischio di un incremento delle partenze di barconi. Ma l'Italia non è credibile perché Onu, Ue e Ong non hanno nessuna voglia di impegnarsi nei rimpatri. Nel frattempo il governo libico di Sarraj ha stabilito che le Ong devono chiedere l'autorizzazione a Tripoli. 


Zuckerberg vs Ocasio-Cortez, cortocircuito progressista
SOCIAL E CENSURA

Zuckerberg vs Ocasio-Cortez, cortocircuito progressista

È il 23 ottobre e il patron di Facebook si trova a parlare al Congresso. La democratica Ocasio-Cortez incalza Zuckerberg chiedendogli se «lascerete online le bugie». La domanda è subdola perché apre a un tema di potere - politico - e sul chi decide e controlla chi. Eppure la risposta che dà a un certo punto Zuckie è, una volta tanto, una bella lezione al movimento censorio progressista tanto presente anche in Italia.


Una Commissione liberticida, l'antisemitismo non c'entra
MOZIONE SEGRE

Una Commissione liberticida, l'antisemitismo non c'entra

Passa la "mozione Segre" per l'istituzione di una Commissione contro l'antisemitismo e l'odio. Perché il centrodestra si è astenuto? Perché la lotta all’antisemitismo appare lo specchietto per le allodole per allargare il novero dei punti di vista messi al bando e per censurare opinioni di vario tipo, tutte catalogate come "hate speech". 


In 215 figure la moltitudine esultante dell’Apocalisse
IL BELLO DELLA LITURGIA

In 215 figure la moltitudine esultante dell’Apocalisse

Nel 1500 Ludovico Brea ricevette l’ordine di un dipinto per Tutti i Santi, raffigurati nell’atto di assistere all’Incoronazione della Vergine Maria. Il primo cerchio è popolato dai giusti ancora in terra, il secondo è il mondo celeste. Il Brea traduce la «moltitudine immensa» dell’Apocalisse in 215 figure, ciascuna delle quali, per la precisione dell’artista, è una gioia per gli occhi. E ricorda che tutti siamo chiamati alla santità.


I Santi, fedeli amici di Gesù passati per la porta stretta
AL CUORE DELLA SOLENNITÀ

I Santi, fedeli amici di Gesù passati per la porta stretta

La liturgia della Chiesa ci fa festeggiare oggi i santi di tutti i giorni, coloro che non hanno avuto un processo di canonizzazione, ma che hanno vissuto con semplicità e costanza la fede e l’amicizia con Gesù Cristo. Ora intercedono per noi e gioiscono con Dio, a differenza dei dannati, che Lo hanno volontariamente e ostinatamente rifiutato. I santi hanno scelto di passare per la porta stretta, rinnegando la parte di sé che tende al peccato. La loro vita è la prova provata del primato della grazia, ormai ignorato. Ogni santo testimonia infatti che Dio agisce, e salva, oggi. Trasformando, assimilando e divinizzando chi si abbandona a Lui.

- IN 215 FIGURE LA MOLTITUDINE ESULTANTE DELL'APOCALISSE, di M. del Castillo


Partito dei vescovi? È un nuovo PD senza Cirinnà
NUOVA INIZIATIVA

Partito dei vescovi? È un nuovo PD senza Cirinnà

Presentato ieri il Manifesto del nuovo partito popolare, cristiano ma non cattolico, che fa riferimento all'economista Stefano Zamagni ma con gli auspici del presidnete dei vescovi italiani, cardinale Bassetti. Un programma per ora generico ma anche pieno di contraddizioni, funzionale al mantenimento del sistema attuale.


Clericalismo, una sudditanza mentale (e gnostica)
LA PAROLA DEL MOMENTO

Clericalismo, una sudditanza mentale (e gnostica)

Il significato più profondo di clericalismo va ricercato per via psicologica. Insomma, una sudditanza mentale verso chi sta più in alto, di casa specialmente nelle organizzazioni gerarchiche.