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Cuore Immacolato di Maria a cura di Ermes Dovico

Politica


Draghi ipoteca anche i governi futuri
IL PROGRAMMA

Draghi ipoteca anche i governi futuri

Ottenuta la fiducia con un'ampia maggioranza al Senato, il governo Draghi (è scontato) la otterrà oggi anche alla Camera e potrà iniziare a lavorare. I suoi obiettivi più importanti, riforma del fisco e della giustizia, richiedono anni di tempo. Ma il suo governo è necessariamente di breve periodo. Pensa già di guidare l'Italia dal Quirinale?


Governo Draghi, le premesse sono inquietanti
IL DISCORSO AL SENATO

Governo Draghi, le premesse sono inquietanti

Il discorso di Mario Draghi per la presentazione del governo in Senato si riferisce a princìpi opposti a quelli della Dottrina sociale della Chiesa: ha totalmente ignorato la famiglia e la crisi demografica, ha contraddetto la sussidiarietà, ha mostrato una concezione statalista della scuola e dirigista nell'economia. Con Draghi nasce un nuovo partito d'azione.
- IL DRAGHISMO, UNA RIVOLUZIONE DALL'ALTO, di Tommaso Scandroglio
- UN'IPOTECA SUI FUTURI GOVERNI di Ruben Razzante


Il draghismo, una rivoluzione dall'alto
L'ANALISI

Il draghismo, una rivoluzione dall'alto

Il discorso di Draghi al Senato è stato per il 90% retorica e solo per il restante 10% contenuti veri. Il presidente incaricato del Consiglio elimina la sussidiarietà e spegne la speranza di tornare alla vita prima del Covid.


Governo contro regioni. Speranza che le cose cambino
LOCKDOWN

Governo contro regioni. Speranza che le cose cambino

L'ordine dato all'ultimo minuto dal ministro Speranza per la chiusura delle piste da sci è un brutto segnale di continuità con il precedente governo. Ma la presenza di ministri sensibili agli interessi delle regioni del Nord, come Giorgetti allo Sviluppo economico, Garavaglia al Turismo e la Gelmini agli Affari regionali fa sperare in un cambiamento


Ambiente, famiglia, scuola, digitale: questo governo è pericoloso
L'ERA DRAGHI

Ambiente, famiglia, scuola, digitale: questo governo è pericoloso

Solidarietà nazionale e retorica delle competenze mascherano una visione ideologica non diversa dal governo precedente, ma addirittura più determinata. Alla conferma di ministri - Speranza, Lamorgese, Bonetti - che già hanno fatto male con Conte in settori chiave, si somma l'ingresso di tecnici che promettono un'agenda ben lontana dalle nostre istanze: scuola, famiglia e le transizioni digitale ed ecologica, sono le materie più preoccupanti.


Draghi col freno: contentino ai partiti con vista Quirinale
LA LISTA DEI MINISTRI

Draghi col freno: contentino ai partiti con vista Quirinale

Con un Parlamento a maggioranza grillina e una frammentazione molto elevata tra i partiti, Draghi applica il Manuale Cencelli: tanto a uno tanto all’altro per evitare di scontentare i partiti che lo sostengono. Le responsabilità del Ministero della salute nella gestione della pandemia sono sempre più evidenti, ma Speranza viene riconfermato. E così Di Maio. L'impressione è che sarà un governo breve, giusto il tempo di approvare il Recovery. Con uno sguardo al prossimo obiettivo: il Quirinale
- GIUSTIZIA DA RECOVERY: APPUNTI PER LA CARTABIA di Andrea Zambrano


Su Draghi, anche la destra è divisa e in cerca di un ruolo
NUOVO GOVERNO

Su Draghi, anche la destra è divisa e in cerca di un ruolo

Se la sinistra piange, la destra non ride. Formalmente è divisa, con Lega e FI che sostengono il governo Draghi e Fratelli d'Italia da soli all'opposizione. La Meloni si erge a rappresentante unica degli scontenti e intanto occupa più poltrone degli altri. Riuscirà il centrodestra a ritrovare la quadra su candidati sindaci in primavera, nuovo Presidente nel 2022 ed elezioni del 2023?


I grillini vogliono Draghi e fingono di consultare gli iscritti
IL VOTO SU ROUSSEAU

I grillini vogliono Draghi e fingono di consultare gli iscritti

Il voto sulla piattaforma Rousseau segna per i grillini l'ultima residua credibilità che hanno faticosamente mantenuto presso il loro elettorato e che uscirebbe inevitabilmente compromessa in caso di appoggio a quello che da molti viene considerato il governo dei poteri forti.


Il governo non c'è ancora, ma è già scontro sui migranti
IMMIGRAZIONE

Il governo non c'è ancora, ma è già scontro sui migranti

L'esempio di poche navi delle Ong, la Ocean Viking e le navi di Open Arms, ha spinto una nuova ondata di emigranti nel Mediterraneo. La Lega non pone l'immigrazione clandestina (in crescita durante il governo Conte 2) come pregiudiziale, ma il Pd cerca lo scontro su questo tema. 


Avanti con Draghi, ma tutti hanno il mal di pancia
LA CRISI

Avanti con Draghi, ma tutti hanno il mal di pancia

Tutte le forze politiche cercano di salire sul carro del futuro Presidente del Consiglio per evitare di lasciarlo nelle mani dei rivali e devono gestire parecchi mal di pancia: da Leu, che non vuole il Carroccio, ai 5 Stelle, che sono in ebollizione anche perché dovrebbero governare con l'odiato Cavaliere. 


La sovranità del popolo è morta. E nessuno dice nulla
DECIDE IL QUIRINALE

La sovranità del popolo è morta. E nessuno dice nulla

A prescindere da quello che vorrà e saprà fare, è un dato di fatto che per l'ennesima volta abbiamo con Mario Draghi un capo del governo non eletto dal popolo. Gli italiani vanno a votare ma poi si trovano governati da personaggi calati dall'alto. Ancora una volta si tratta di operazioni parlamentariste guidate dal presidente della Repubblica. L'articolo 1 della Costituzione viene fortemente indebolito. Ma il paradosso è che il tutto avviene nel rispetto formale della Costituzione.

- CHE VINCA O PERDA, IL PD GOVERNA di Stefano Magni


Psi: la sinistra che aveva ragione, ma perse
INTERVISTA/GENNARO ACQUAVIVA

Psi: la sinistra che aveva ragione, ma perse

Turati aveva avvertito i primi comunisti, appena usciti dal Psi, che sarebbero stati delusi dall'Urss. Era vero, ma i fatti gli diedero ragione solo 70 anni dopo. Lo stesso avvenne con Bettino Craxi, ma fu lui lo sconfitto di Tangentopoli. Gennaro Acquaviva, già capo della segreteria di Craxi, ripercorre questo pezzo importante di storia italiana

- ADDIO MILANO BELLA di R. Cammilleri