Futuro dell'Europa, sia una minaccia che un'occasione
Inizierà il prossimo 9 maggio la Conferenza sul Futuro dell'Europa. È sia una minaccia che un'opportunità per i cristiani. Perché c'è ampio spazio di dibattito per associazioni e cittadini. Ma il Parlamento ha nominato quale suo rappresentante il laicista Guy Verhofstadt e la presidente Ursula von der Leyen ha esordito con un articolo ecologista.
Orban esce dal Ppe. È il momento di fare chiarezza
Il partito ungherese Fidesz esce dal Gruppo del Partito Popolare Europeo. Già da due anni il Ppe votava contro l'Ungheria, assieme a Socialisti e Liberali. Il Ppe sta tradendo sistematicamente i suoi valori cristiani. Ora l'uscita di Orban rende le cose più chiare e può essere preludio della nascita di un nuovo gruppo più coerente.

Processo a Salvini, rischia 15 anni per un atto di governo
Un altro processo a un personaggio di primo piano della scena politica. Matteo Salvini, leader del partito in testa a tutti i sondaggi, è stato rinviato a giudizio dalla procura di Palermo. L'accusa è di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Salvini rischia 15 anni di carcere per aver ritardato lo sbarco di 147 immigrati dalla Open Arms nel 2019.
Libia, Sarraj cede il potere. Haftar uccide un leader Isis
Il capo del governo di Accordo nazionale libico (GNA), Fayez al-Sarraj, ha ceduto ufficialmente ieri a Tripoli le redini della Libia al nuovo primo ministro, Abdul Hamid Dbeibah. Nel frattempo, nella Libia controllata da Haftar, l'Esercito Nazionale ha ucciso uno dei capi dell'Isis, "Abu Omar", responsabile del rapimento di italiani
Ius soli, Letta si risveglia oggi con l'agenda del 2013
Lascia a dir poco sbalorditi il primo discorso del nuovo segretario del Pd, Enrico Letta. Nel bel mezzo dell'emergenza Covid, con l'economia che crolla sotto le misure restrittive, Letta ripropone le priorità del 2013: ius soli (cittadinanza a chi nasce in Italia) e anche voto ai minorenni. Perché pensa alle elezioni, mirando al seggio di Siena.
Letta torna alla guida del Pd, ma non starà sereno
Il Pd riparte da Enrico Letta, che oggi viene incoronato segretario del partito. I leader delle innumerevoli e conflittuali correnti dem lo hanno chiamato, dal suo esilio volontario a Parigi, al capezzale di un partito moribondo. Ma adesso potrà "stare sereno" veramente? La faida è appena cominciata. E c'è la concorrenza di Conte.
Ong nel business dei migranti, il "segreto" che tutti conoscevano
Ora non si può parlare solo di sospetti, ma emergono anche indizi e prove sul ruolo delle Ong nel business dell'emigrazione clandestina. La procura di Trapani indaga su esponenti di Ong, fra cui il leader no-global Luca Casarini. Sarebbe stato assiduo il contatto fra gli scafisti e le navi del volontariato del Mediterraneo.
Zingaretti si dimette. Ma non si sente affatto sconfitto
Zingaretti si dimette dalla carica di segretario del Pd. Ma stando al suo comunicato e al tono in cui è scritto, non si ritiene sconfitto, né chiede scusa. La mossa mirerebbe a stanare i suoi nemici di partito che si stavano coalizzando per disarcionarlo e che ora devono uscire allo scoperto. Il centrodestra vuole approfittare della debolezza del Pd per portare il governo Draghi dalla sua parte.
Falsa democrazia a 5 stelle, con Grillo alfa e omega
Grillo per i Cinque Stelle è l’alfa e l’omega. Nulla si muove senza di lui. La base a fatica ha digerito la sua ennesima piroetta. Il Movimento è davvero un unicum in termini di verticismo, opacità dei processi decisionali, carattere ibrido delle figure apicali e meccanismi di cooptazione dall’alto.
La sinistra perde consensi. Resa dei conti nel Pd
Con il passaggio di consegne da Conte a Draghi, sia il M5S che il Pd perdono consensi. Mentre il M5S va verso la sua frammentazione, nel Pd si sta preparando la resa dei conti con Zingaretti, reo di aver puntato tutte le carte sul governo Conte. Ma l'attuale segretario potrebbe mollare solo in cambio di una candidatura a sindaco di Roma.
Urge un lockdown dei virologi da talk show
Basta con il festival della virologia a reti unificate. Dovrebbe essere un impegno del nuovo governo. Perché si è passati dalla consultazione del parere degli esperti, alla creazione di nuove star della medicina in televisione, che per di più creano più confusione e paura fra gli utenti.
Cinque Stelle in ordine sparso, spaccati su Draghi
Ribellione della base e di buona parte dei quadri del Movimento 5 Stelle. La volontà di Grillo, Di Maio e Crimi di votare la fiducia al governo Draghi per entrare a farne parte ha dato adito a una serie di scissioni, fra chi non molla la battaglia anti-establishment. Dove andranno i dissidenti? Da Salvini, nella nuova sinistra e anche da Di Pietro.