Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico
IPOCRISIE IDEOLOGICHE

Ieri tutti odiatori (contro i non vaccinati). Oggi tutti pacifisti

I discorsi di odio sono un'espressione unilaterale. Oggi stiamo assistendo ad una nuova campagna pacifista dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Però le stesse persone che oggi manifestano, fino a ieri sprizzavano odio contro i non vaccinati. Vogliamo ricordare una rassegna di tutte le dichiarazioni più eclatanti. 

Politica 02_03_2022
Manifestazione pacifista a Milano

L'antropologia tomista vuole l'uomo come un essere razionale. Ha diverse facoltà, ma al vertice di esse c’è la ragione. O almeno dovrebbe esserci, poiché è la condizione naturale dell'uomo. Ma a guidare l’uomo sono spesso, invece, le passioni. Secondo il tomismo, le passioni tutte sono cosa buona, anche l’odio, a patto che siano gestite dalla ragione. Non dovrebbero essere, quindi, le passioni a decidere per noi.

Il più delle volte siamo convinti che certi sentimenti esprimano noi in maniera innata. La verità è che senza ragione i nostri sentimenti, come i nostri pensieri, non sono nostri, ma appresi, artificiali. Sintomo della società moderna, e poi postmoderna, è la necessità del potere di individuare un nemico. Tant’è che la tendenza della nuova politica sull’informazione è la caccia aperta agli odiatori in rete e a chi diffonde notizie false.

Ma chi decide quali sono i discorsi d’odio? Zuckerberg, per sua stessa ammissione, vietò, per esempio, le inserzioni pro vita nella campagna per il referendum irlandese del 2018, consentendo solo quelle favorevoli alla soppressione dei nascituri. I famosi “discorsi d’odio” hanno un’attenzione unilaterale, come se la violenza verbale o fisica fosse tale solo se appannaggio di alcuni nemici e basta?

Oggi, quando tutti parlano e cercano la pace dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, viene da chiedersi se si sono adoperati anche contrastare l’odio diffuso a mezzo stampa e sulla rete contro chi non voleva vaccinarsi - categorizzato come no vax! - e che mai è stato censurato o condannato?

“Restate umani”, ma non di fronte ai no vax. Ecco una breve rassegna di alcuni degli insulti più eclatanti. “Sono molto democratico: campi di sterminio per chi non si vaccina”, Giuseppe Gigantino, medico. “I cani possono sempre entrare. Solo voi, come è giusto, resterete fuori”, Sebastiano Messina, giornalista. “I no vax non vanno capiti. Sono come gli evasori fiscali: pretendono che gli altri paghino per qualcosa di cui loro poi beneficiano. Il non vaccinarsi è un’evasione nei confronti della comunità, si fanno scudo con gli altri”, Sergio Abrignani, docente di Immunologia all’Università Statale di Milano e componente del Comitato tecnico scientifico.

“Ragazzi è inutile pubblicare post che spiegano gli effetti del vaccino, perché se sono vaccinato posso contrarre il virus, etc… inutile pubblicare notizie, che spiegano come il 70%  dei ricoverati sia novax.  La soluzione è una e una sola: CAMPO DI CONCENTRAMENTO! Se fosse per me costruirei anche 2 camere a gas, ma visto che poi mi danno della nazista, evitiamo. Li mettiamo tutti insieme in esilio e quando sono morti di covid, li andiamo a recuperare e diamo degna sepoltura! Amen”. Marianna Rubino, medico

“Non faremo più tamponi ai no vax”, Luca Zaia. “Niente vaccino? Allora non entrino nei negozi e nei ristoranti”, Alessandro Gassman. Se riempiranno le terapie intensive mi impegnerò per staccare la spina”, Carlotta Saporetti, infermiera. “Vi renderemo la vita difficile”, Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute. “Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile”, Stefano Feltri. “I no vax italiani non sono i perseguitati, sono i persecutori. Sono i nostri talebani, che vogliono negare il diritto di tutti a una vita normale. La libertà è quella di vaccinarsi e tornare a vivere”, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Potrebbe essere utile che quelli che scelgono di non vaccinarsi andassero in giro con un cartello al collo”, Giovannini, sindaco di Bomporto. “Carrozze separate sui treni per chi non ha il Green Pass”, Mauro Felicori assessore regionale Emilia Romagna.

“Quando apriremo di nuovo la terapia intensiva Covid con i tutti i disagiati ’No vax’, sarò lì a mettervi le sonde necessarie alla vostra sopravvivenza (…)”. Dopo un emoticon con l’occhiolino, l’infermiere continua: “Lo farò in modo professionale come sempre, ma forse con un pizzico di sottile piacere in più. Questo perché so che è comunque stata una vostra scelta libera e consapevole. Questo allevierà il mio carico emotivo... e saremo tutti più felici”, Cesare Manzini, infermiere - post poi rimosso per provvedimento disciplinare.

“Tra poco ce li troveremo in reparto e qualche sassolino dalla scarpa me lo voglio togliere... sai bucare una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla? Ecco e poi mi verrà in mente altro, vedrai che le corse per montare i macchinari la sottoscritta non le farà più”, Francesca Bertellotti, infermiere. “Sono terroristi e vanno sfamati col piombo, serve Bava Beccaris. Questi sono terroristi, meritano la Celere che li bastoni”, Giuliano Cazzola, politico e giornalista. “Propongo una colletta per pagare ai novax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci”, Roberto Burioni, virologo.

“Io introdurrei anche un’altra misura: lo Stato dà la possibilità a tutti di vaccinarsi gratis, se non lo fai, ti ammali e sei costretto ad andare in ospedale allora devi farti carico almeno di una parte del costo del tuo ricovero. Una sorta di ticket percentuale sulle spese sanitarie sostenute”, Vittorio Zappalorto, prefetto di Venezia. “Tutti i vaccinabili siano immunizzati con le buone o con le cattive”, Matteo Bassetti, infettivologo. “Madonna come vorrei un virus che ti mangia gli organi in dieci minuti riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili no-vax restano al mondo”, Selvaggia Lucarelli, giornalista.

“Dopo il Covid sono cambiato. Provo un pesante odio per i no vax”, J-Ax, cantante. “I rider devono sputare nel loro cibo”, David Parenzo, giornalista. “Un giorno faremo una pulizia etnica dei non vaccinati, come il governo ruandese ha sterminato i tutsi”, Alfredo Faieta, giornalista. “Stiamo aspettando che i no vax si estinguano da soli”, Paolo Guzzanti, giornalista. “I loro inviti a non vaccinarsi sono inviti a morire" Mario Draghi, Presidente del Consiglio. “Mandategli i Carabinieri a casa”, Luca Telese, giornalista. “Dovremo precludere loro la socialità dei luoghi esterni al mondo del lavoro: stadi ristoranti, impianti di risalita, tempo libero e quant’altro. È una minaccia alla loro libertà? Assolutamente no, è una difesa alla libertà di tutti gli altri”, Renato Brunetta, ministro per la pubblica amministrazione.

“Molti dei problemi che abbiamo adesso sono dovuti alla popolazione non vaccinata”, Mario Draghi. “Non possiamo permetterci che si faccia audience con questi personaggi”, Enrico Letta. “Le restrizioni devono valere SOLO per i NoVax”, Matteo Renzi. “Fatevi infilare dentro il naso fino al cervello i due cotton fioc lunghi…”, Renato Brunetta. “Sbagliato considerare l’attacco no-vax come un attacco perseguibile a querela: oggi è un attacco contro lo Stato e come tale dovrebbe essere perseguito”, Matteo Bassetti. “Predisporremo l'elenco degli ultra 50enni non vaccinati”, Roberto Speranza, ministro della salute. “Sono prese di posizioni che prescindono dalla scienza e da qualsiasi ragionevolezza. Sono posizioni ideologiche, sono gli stessi che 400 anni fa avrebbero mandato al rogo Galileo, perché la terra doveva essere piatta. Sono i nuovi inquisitori, i talebani di casa nostra, gente con la quale non si riesce ad avere un confronto. Adesso penso sia arrivato il momento di mettere un punto, non mi pare giusto che le sorti di un Paese dipendano da queste persone”, Vittorio Zappalorto, prefetto di Venezia. “Bisogna essere duri e discriminare chi non si vaccina, in ospedale, a scuola, nei posti di lavoro”, Filippo Maioli, medico. “Non sarà bello augurare la morte, ma qualcuno sentirà la mancanza dei novax?, Laura Cesaretti, giornalista.