Sanremo, così fate fuori i nostri giovani
Al Presidente Mattarella, ai dirigenti RAI, ad Amadeus: con il vostro Festival "trasgressivo", avete escluso quella parte d'Italia che non condivide contenuti che rappresentano un disastro educativo per i giovani. Vi siete dimostrati razzisti contro quei giovani, minori soprattutto, che hanno vissuto deleterie esperienze di dipendenza e che stanno facendo un difficile cammino di recupero, morale oltre che fisico.
L'ultima frontiera dei diritti: rendere lecita la zoofilia
Nella nuova legge sul benessere degli animali che il Senato spagnolo è chiamato a votare viene depenalizzata la zoofilia, punita solo se provoca lesioni all'animale. Una bestialità giuridica e morale che rende concreta la possibilità della zooerastia, il rapporto tra bestie e umani.
Un Ddl per contrastare il mercato delle madri surrogate
Negli Usa sono ormai 2000 i bambini nati da donne che partoriscono per conto terzi, spesso spinte dalla povertà. Una pratica che mercifica sia la donna sia il bambino. In Italia è reato, ma non se avvenuta all'estero. Per rimediare i senatori Rauti e Malan propongono di renderla reato universale.
L'astensione è un chiaro messaggio politico
Al voto in Lombardia e Lazio emerge l'enorme percentuale di astenuti. Un dato di cui i politici non hanno colto fino in fondo la vera portata, che non è occasionale ma chiama in causa l'intero sistema. E la nuova maggioranza non ha dato finora grandi segnali di discontinuità.
Ucraina, Berlusconi e Meloni due facce della stessa medaglia
Il dibattito sulla guerra in Ucraina è ridotto a un referendum pro o contro Zelensky, dimenticando che in questo modo stiamo correndo verso un tragico allargamento del conflitto. E i criteri della legittima difesa, suggeriti dal catechismo, sono ignorati anche dai cattolici.
Escludendo Dio non c'è più posto per l'uomo
Qualcuno definisce il nostro tempo “post-cristiano”. Siamo forse a una nuova Babilonia. Sia la Genesi che il mito di Fetonte mostrano dove conducono i tentativi umani di usurpare il potere divino e quanto sia insensata la mania di aggiornamento che alberga anche tra i cristiani desiderosi di scendere a compromessi... con la propria rovina.
"Terremotismo", reazione ai media e allo scientismo
Un terremoto è imprevedibile e il suo arrivo può essere spiegato solo a posteriori dai geologi. Tuttavia c'è chi crede che fosse previsto e addirittura pianificato. Torna, come dopo tutti i terremoti recenti, la teoria del sisma artificiale. Perché queste tesi dilagano? La colpa è anche della cultura mainstream e dei suoi dogmi.
È Sanremo o la festa dell'Unità? Al governo va bene così
Tra accuse di razzismo e fluidità sessuale, il Festival di Sanremo sembra una Festa dell'Unità. Il governo rinuncia a contrastare la deriva ideologico-propagandistica e va al traino della Sinistra. Ma non c'è da stupirsi: il caso del sottosegretario alla cultura Mazzi lo dimostra: ha firmato con Amadeus le scorse edizioni, ma sulle polemiche si nasconde e alla Bussola con imbarazzo risponde: «Non mi interessano, non parlo del Festival».
- VIDEO: SANREMO, CAPORETTO CULTURALE DELLA DESTRA, di Riccardo Cascioli
Il Festival parla di tolleranza, ma produce violenza
Blanco devasta il palco dell’Ariston e Amadeus lo giustifica. Proprio come fanno i bambini davanti ad adulti incapaci di dire quando si oltrepassa il limite. È la cifra del Festival e di una cultura relativista che, predicando tolleranza e “amore” fluido, generano aggressività e incapacità di amare. Perché solo la Verità è in grado di educare.
Sanremo, fotografia (brutta) di un Paese
Ha preso il via il Festival al motto di inclusività e diversità con la garanzia del Presidente della Repubblica. Diritti Lgbt, sesso in tutte le sue forme più perverse e tanto – tantissimo – conformismo. Dicono che Sanremo sia la fotografia del Paese. Ma è una truffa: il Paese non si riconosce in questa foto di famiglia.
Maschio, bianco e conformista: Gramellini fatti da parte
Il giornalista giustifica la decisione della Raf inglese di riservare quote di piloti a donne e persone di colore. Un privilegio su base razziale e non sul merito e sulle competenze che produce a sua volta ingiustizie e discriminazioni. Allora dia lui il buon esempio e ceda il suo posto al Corsera a una donna e magari di colore.
La strategia che i pro-vita devono imparare dai radicali
I dati presentati dall’Associazione Luca Coscioni certificano il fallimento delle Dat. Ma i radicali, anziché arrendersi, rilanciano: non si accontentano della legge sull’eutanasia che c’è già, ma ne chiedono una ancora più estrema, puntando a scardinare l’art. 580 Cp. Una strategia, da anni, vincente. E da cui i pro-life del “non tocchiamo la 194” dovrebbero imparare.