«Le chiese a Roma riaprono». Papa e cardinale vicario, accuse reciproche
Un nuovo decreto del cardinale vicario di Roma, De Donatis, torna indietro sulla decisione di poche ore prima, dopo che anche il Papa aveva tuonato stamattina alla messa in Santa Marta contro le «misure drastiche». Le chiese a Roma riaprono dunque, ma il cardinale De Donatis scrive ai parroci romani e rivela che la decisione di chiuderle era del Papa. Le proteste di tanti fedeli e le telefonate allarmate di vescovi e cardinali lo hanno convinto a fare dietrofront. Uno spettacolo sconcertante di una gerarchia ecclesiastica in stato confusionale. E adesso i vescovi prendano coraggio e ristabiliscano le messe con popolo (pur nell'obbedienza alle disposizioni di sicurezza).
- ROMA, CHIESE CHIUSE. VOGLIONO UCCIDERE LA SPERANZA, di Luisella Scrosati
- IL BENE COMUNE HA BISOGNO DI DIO, di Stefano Fontana
- SOLI E SENZA CONFORTI: LA MORTE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS, di Andrea Zambrano
- DA CITTA' ETERNA A CITTA' DELLA PAURA, di Michael Severance II ANCHE IL CROCIFISSO DI DON CAMILLO..., di Rino Cammilleri II LA PESTE E SAN CARLO, UN ESEMPIO, di Ermes Dovico


La peste e san Carlo, i vescovi prendano esempio
Le Messe con popolo sospese dalla Cei per il coronavirus? Non così fece san Carlo Borromeo, patrono dei vescovi, di fronte alla terribile peste del 1576-77. Rimproverò le autorità civili perché non cercavano i soccorsi divini, visitò i malati, chiamò sacerdoti da fuori città per amministrare i Sacramenti, organizzò processioni pubbliche, Messe all’aperto. Fu segno di fede, speranza e carità, arrecando sollievo corporale e mettendo la salvezza delle anime al primo posto.
Pell, sentenza rinviata. L’accusa in difficoltà
L’Alta Corte di Canberra ha rinviato il giudizio sul ricorso di George Pell contro la condanna a sei anni per presunti abusi. Nel dibattimento l’accusa ha dovuto ammettere l’esistenza di un ragionevole dubbio sulla colpevolezza del cardinale. Per le domande fatte, i giudici sembrerebbero propendere per l’assoluzione. Ma visto il clima anticattolico che ha accompagnato fin qui il processo, gli amici del cardinale si mantengono cauti e chiedono preghiere.
Il bene comune non è questo: ha bisogno di Dio
La situazione grave, ma proprio per questo le chiese devono essere aperte: perché non cessi la speranza e perché si veda che la Chiesa c’è e con un ruolo di guida. Invece con la decisione di chiudere le chiese dell'Urbe è stato trascurato che il bene comune ha bisogno di Dio.
Il prete in Apecar per chi paga il prezzo più alto: gli anziani
La statua della Madonna caricata sul cassone dell'Apecar a Bibione, provincia di Venezia, fa il giro dei social. L'idea è del parroco don Andrea Vena che percorre in lungo e in largo il paese recitando il Rosario. E alla Nuova BQ spiega che l'iniziativa è rivolta alle vere vittime del Coronavirus: «Lo faccio per i miei parrocchiani anziani, che sono spaventatissimi. Ma dopo essere passato con la Madonna le loro lacrime si asciugano».
Più Messe, i vescovi polacchi indicano la strada
Moltiplicare il numero delle Sante Messe domenicali per evitare assembramenti: è la raccomandazione della Conferenza episcopale polacca di fronte alla diffusione del coronavirus. Dispensa per malati e anziani dalla partecipazione fisica alle celebrazioni festive. Accorgimenti, insieme ad altre semplici misure, che si potevano prendere anche in Italia, preservando fede e prudenza.
Papa in preghiera con un occhio all'Italia, di cui è Primate
Papa Francesco, che tiene particolarmente al titolo di Vescovo di Roma, sceglie di pregare la Madonna del Divino Amore nel momento più difficile per l'Italia di cui è Primate.
Lo spettro di Kung Pinmei sull'accordo Cina-Santa Sede
La fedeltà a Cristo e alla Chiesa cattolica gli costarono 30 anni di carcere duro nella Cina di Mao. Trenta anni vissuti pregando perché i cattolici restassero saldi nella fede e quelli che avevano ceduto al Partito comunista tornassero fedeli. Vi riproponiamo l'intervista realizzata nel giugno 1991 a Roma in occasione della consegna della porpora cardinalizia da parte di papa Giovanni Paolo II, perché rende ragione della grandezza di questa figura e getta una luce vera sull'attuale compromesso tra Santa Sede e governo cinese.
"A te un altare, a noi la salute": rivive il patto del voto
Il Coronavirus fa emergere anche la fede dei preti che nonostante tutto sanno alzare gli occhi al Cielo. Il parroco di Viguzzolo (Tortona) si affida al patrono San Bartolomeo, invocato contro le malattie contagiose: «In cambio della salute per l'Italia e i miei parrocchiani ho fatto voto di erigere un altare a lui dedicato nella nostra chiesa». E così fanno a Casei Gerola (Pavia) e in provincia di Treviso.
Gli agenti presidiano le chiese: ecco la polizia religiosa
Agenti della Municipale davanti alle chiese per controllare che nessuno entri durante la Messa. Succede a Bedizzole, in provincia di Brescia. E si replica nel Veronese dove il parroco beccato a dire Messa coi fedeli viene segnalato all'Arma e deve andare in tv a cospargersi il capo di cenere: “Non lo faccio più”. Per ogni chiesa patriottica c’è una polizia religiosa che interviene e che va oltre le disposizioni del governo sul Coronavirus. Ma per presidiare i bar che trasgrediscono e controllare chi affolla i parchi non si trovano uomini...
Stop alle Messe in tutta Italia, c'è aria di Cina
La Conferenza Episcopale Italiana, seguendo il decreto del Governo, ha deciso di sospendere le Messe con concorso di popolo in tutta Italia fino al 3 aprile. Una decisione grave, senza precedenti nella storia, che è un messaggio chiaro di irrilevanza della fede per la vita degli uomini. La gerarchia ecclesiastica si percepisce sempre più come dipendente dal governo, sul modello della Associazione patriottica dei cattolici cinesi. E infatti spuntano anche preti "clandestini" che celebrano in chiesa o in case con pochi fedeli fidati, rischiando le denunce dei funzionari statali e di altri preti.
- LA MESSA È ESSENZIALE PER IL BENE COMUNE, di Stefano Fontana
- CON LA SCUSA DEL VIRUS, SI PROMUOVE L'EUTANASIA, di Giacomo Rocchi
- DOSSIER CORONAVIRUS


La Messa è essenziale per il bene comune
Ogni Messa, come insegna il Concilio, ha per sua natura un’“indole pubblica e sociale". Il sacrificio di Cristo che nella Messa si rinnova è universale, ossia è per la salvezza del mondo intero. L’Eucarestia, diceva Benedetto XVI, ha a tal punto un significato pubblico da spingere ad un impegno coraggioso nelle strutture di questo mondo tramite la Dottrina sociale della Chiesa.

