Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santi martiri cinesi a cura di Ermes Dovico

Cultura


L'eterno fascino di don Camillo. In un fumetto-film
IL LIBRO

L'eterno fascino di don Camillo. In un fumetto-film

La milanese ReNoir edita un grande volume cartonato a fumetti che ripropone il celeberrimo primo film della serie e contiene anche inedite foto di scena del film, stralci della sceneggiatura originale di Giovannino Guareschi e «la storia segreta della lavorazione della pellicola».


Insegnanti e ragazzi insieme per uno scopo più grande
IL BELLO DELLA SCUOLA/23

Insegnanti e ragazzi insieme per uno scopo più grande

Partecipare alla Colletta alimentare è davvero una bella esperienza, che coinvolge gli studenti, tanto che molti di loro vi partecipano anche dopo le superiori. Un gesto di carità che è una sorpresa continua, perché ci rende più lieti. E a cui quindi, a scuola, è importante dare seguito perché si educhi a capire che siamo nati per essere amati e per amare.


Avvento, un inizio nel segno del profeta e della Speranza
CONTEMPLIAMO LA LITURGIA

Avvento, un inizio nel segno del profeta e della Speranza

Nelle domeniche di Avvento, che iniziano oggi, con le opere d'arte seguiremo il percorso indicato dalla liturgia e dalla simbologia tradizionale delle quattro candele nella corona. Ognuna di queste quattro candele rimanda al senso della Domenica che si celebra. La prima candela è detta la Candela del profeta ed è segnata dalla parola «speranza». Le opere sono di Matthias Grünewald e Lucas Cranach il vecchio.


La vocazione dei primi apostoli, gli occhi fissi su Gesù
IL BELLO DELLA LITURGIA

La vocazione dei primi apostoli, gli occhi fissi su Gesù

Tra i capolavori della Cappella Sistina c’è la “Vocazione dei primi apostoli”, affrescata dal Ghirlandaio. Il testo pittorico è da leggersi partendo leggermente in lontananza da sinistra, dove Gesù fa cenno a due pescatori di avvicinarsi a riva: sono Pietro e Andrea. “Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono”. Al centro, li ritroviamo già anziani, perché l’artista vuole comunicarci che la sequela a Cristo è la vocazione di tutta la loro vita.


"Da 20 anni raccontiamo da cattolici l'avventura umana"
IL TIMONE IN FESTA

"Da 20 anni raccontiamo da cattolici l'avventura umana"

«Corti dovette ricredersi, Messori ci fece decollare e Ratzinger pur di esserci escogitò un misterioso invio...». Il fondatore del Timone, Gianpaolo Barra, si racconta a 20 anni dal primo numero: «Partimmo con 6 milioni di lire, non ci credeva nessuno, ma puntavo a una nazionale di apologeti che desse una lettura cattolica dell’avventura umana mantenendosi fedele alla dottrina». I direttori di ieri e oggi, il sostegno "militante" dei lettori e la certezza che «è stata un’opera umanamente imprevedibile». Domani la festa del mensile di apologetica con Müller, Miriano, Messori e tutte le firme storiche. 


Paradiso dantesco, ecco perché è bello (ma tutti scelgono l'inferno)
IL LIBRO

Paradiso dantesco, ecco perché è bello (ma tutti scelgono l'inferno)

«Perché la cantica dell’Inferno avvince e appassiona, mentre l’interesse per il viaggio di Dante scema nel secondo Regno e poi nei Cieli del Paradiso dantesco? L’Inferno è il luogo dell’individualismo mentre il Paradiso è davvero bello e merita di essere apprezzato perché il bene è più attraente del male, i santi sono più affascinanti dei cattivi». Il nuovo libro di Giovanni Fighera sul Paradiso dantesco (edizioni Sugarco). 


Primula Rossa, eroe reazionario politicamente scorretto
LA NUOVA EDIZIONE

Primula Rossa, eroe reazionario politicamente scorretto

La Primula Rossa, è l'eroe inglese nato dalla penna di Emma Orczy. Salva i nobili francesi condannati a morte durante il Terrore giacobino e dipinge a tinte fosche (e realistiche) la Francia rivoluzionaria. Ritorna in libreria, con l'editore Fazi, Voto di sangue, il secondo romanzo sul personaggio reazionario che ha fatto indignare Eco 


Ionesco, l’agnostico che intravide la Luce
L’ANNIVERSARIO

Ionesco, l’agnostico che intravide la Luce

Centodieci anni fa nasceva Eugène Ionesco, tra i più importanti drammaturghi del XX secolo, esponente del «teatro dell’Assenza». Un agnostico, ma con lo sguardo rivolto all’eterno. Già anziano scrisse, per il compositore Probst, il libretto di "Maximilien Kolbe", sul santo sacerdote polacco che aveva dato la sua vita per salvare un padre di famiglia. Ionesco pensava di non riuscirvi, ma il risultato fu sorprendente.


Cristo Re, l’unica via per la Redenzione
IL BELLO DELLA LITURGIA

Cristo Re, l’unica via per la Redenzione

Il Polittico dell’Agnello mistico dei fratelli Van Eyck è una decisa e bellissima affermazione della regalità eucaristica di Gesù. Il re eterno, affiancato, come in una deesis, da Maria e Giovanni, ha la mano destra benedicente mentre la sinistra stringe lo scettro. E poi, in un’altra scena, ecco l’agnello, simbolo di Gesù, dal cui costato sgorga il sangue della Redenzione e attorno al quale tutti sono chiamati a raccolta.


Islanda, riecco il culto di Thor. Che sant’Olav ci aiuti
NEOPAGANESIMO E MUSICA

Islanda, riecco il culto di Thor. Che sant’Olav ci aiuti

Nella periferia di Reykjavík si lavora per inaugurare a breve un tempio dedicato a Thor. Pare si sia tornati indietro a più di mille anni fa, dimenticando la conversione al cristianesimo dell’Islanda. E sembra di sentire la divinità pagana sfidare Gesù Cristo, come nella scena «La sfida di Thor», musicata in un capolavoro di Elgar. Che richiama l’esempio di sant’Olav.


Il miracolo d'amore più grande di tutti i tempi
LA SANTA MESSA

Il miracolo d'amore più grande di tutti i tempi

«Una sola Messa ti può cambiare la vita». «È lo Spirito Santo che ti viene a cercare per stare con te». E ancora: «Nella Comunione Dio Amore entra dentro di te, per sempre». Il giovane liturgista don Giovanni Zaccaria, in un modo semplice e concreto, ci racconta la Santa Messa per quello che realmente è: «Il fatto più straordinario che si dia al mondo, oggi». 


Dante insegna qual è la gloria che non passa
IL BELLO DELLA SCUOLA/21

Dante insegna qual è la gloria che non passa

Nel canto XI del Purgatorio, Dante vuole sottolineare tre diversi tipi di superbia: per nobiltà di sangue, per l’arte e per la politica. Le sue riflessioni sulla fama sono quantomai attuali in un’epoca in cui sembra essersi avverata la ‘profezia’ di Andy Warhol sui 15 minuti di celebrità. Ma la gloria umana passa, mentre il sigillo della verità è eterno.