"No tengo miedo. Volveria a hacerlo por salvar dos vidas"
"Más allá de lo que diga la justicia, yo estoy convencidísimo de lo que hice, sé que no cometí ningún crimen, estoy absolutamente convencido que es una conducta que volvería a hacer”. El coraje por martir del medico argentino Rodriguez Lastra en juicio para haber impedido un aborto.
Francia, il dottor Morte ha fretta di uccidere Vincent
Il dottor Sanchez del CHU di Reims ha deciso che dal 20 maggio interromperà nutrizione e idratazione a Vincent Lambert, ignorando la richiesta del Comitato Onu per i disabili. «La Francia sputa sull’Onu e soprattutto sputa su Vincent Lambert», dice l’avvocato Triomphe, che annuncia battaglia per continuare a difendere il diritto alla vita del 42enne disabile.
C’è un cuore che batte a Times Square
Un gruppo pro life ha allestito dei megaschermi a New York per mostrare in diretta un’ecografia tradizionale e un’altra in 4D, e fare ascoltare il battito cardiaco di un bambino nella pancia della mamma. Il bimbo è di Abby Johnson, l’eroina pro vita convertitasi dopo aver assistito a un aborto. Perché non ripetere l’evento newyorchese anche in Italia?
Meno morti per eutanasia? Una rondine non fa primavera
C'è poco da festeggiare per la notizia del calo delle morti per eutanasia e suicidio assistito in Olanda, morti che nel 2018, rispetto all’anno precedente, sono diminuite del 7%. Infatti ci sono casi (e sono tanti) che sfuggono alle statistiche, già in passato vi sono stati cali temporanei seguiti da aumenti. E si moltiplicano gli abusi medici: eutanasia su persone anche sane.
«Vincent, condannato a morte, ha diritto alle cure»
«Vincent Lambert non riceve tutta l’assistenza a cui ha diritto. Non riceve alcuna stimolazione, kinesiterapia, nessuna rieducazione alla deglutizione. Attende, nel braccio della morte», afferma in un’intervista alla Nuova BQ Jean Paillot, avvocato della famiglia di Vincent, che parla di «un caso di eutanasia» e spiega che la Francia è vincolata a osservare la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo.
- E NEL 2018 IN OLANDA I MORTI PER EUTANASIA SONO 6.126, di Giuliano Guzzo
Lei prega contro l’aborto. E il dem Usa la molesta per 8 minuti
Il politico democratico Brian Sims, attivista Lgbt e pro aborto eletto al parlamento della Pennsylvania, si scaglia verbalmente per 8 minuti contro una donna che stava pregando all’esterno di una clinica della Planned Parenthood, insultando la fede cristiana e definendo più volte “disgustoso” il gesto di preghiera di colei che chiama “vecchia signora bianca”. Non pago, pubblica il video su Twitter, mettendo la signora alla gogna pubblica.
Vincent Lambert, il Comitato Onu ferma il boia francese
Il Comitato Onu sui diritti dei disabili ha chiesto al Governo francese di non interrompere i sostegni vitali a Vincent Lambert, perché intende valutare il caso del quarantaduenne tetraplegico. Una misura provvisoria, dunque, che dona un po’ di sollievo a Vincent e alla sua famiglia, anche se il ministro della Sanità transalpino mostra con le sue parole di avere fretta di ucciderlo.
La Cedu dà l’ok all’uccisione di Vincent Lambert
La Corte europea per i diritti dell’uomo ha rigettato il ricorso dei genitori di Vincent Lambert, dando così il via libera all’arresto di alimentazione e idratazione per il quarantaduenne francese. La Cedu si è rifiutata di esaminare quanto è successo negli ultimi quattro anni, richiamandosi a una sua sentenza, iniqua, del 2015. Rimane il ricorso al Comitato dell’Onu sui disabili.
L'omicidio di Alfie, una domanda sulla nostra vita
«Con un bimbo in fasce tra le mie braccia, riconosco che ogni bambino è come Alfie, totalmente dipendente dalla sua mamma». «La sua fragilità, come quella di Alfie, mi grida in continuazione che la vita è un soffio e che pure io, come lui, ho bisogno di tutto. Di cibo, di acqua, di amore, di salvezza. Ma soprattutto di un Dio che ha sconfitto la sua e la mia morte». «L'omicidio di Alfie non è una sconfitta perché molti si sono risvegliati e hanno compreso l’importanza della lotta per rendere testimonianza alla Verità».
Si rivolge a sua figlia come a una ragazza. Condannato
In Canada un padre separato dalla moglie è stato condannato per “violenza familiare” per essersi rivolto alla figlia, una quattordicenne che si sente un maschio, come a una ragazza. Al genitore è stato proibito di chiamarla con il “suo nome di nascita” e di interferire con la scelta di sottoporsi a pericolosi trattamenti ormonali.
- CONTESTA DEI CORSI LGBT. LICENZIATA, di Ermes Dovico
Contesta i corsi Lgbt rivolti al suo bambino. Licenziata
L’inglese Kristie Higgs, mamma di due bambini e lavoratrice di 43 anni, è stata licenziata dalla scuola secondaria in cui lavorava con profitto da sei anni dopo aver contestato su Facebook, con un’analisi lucida, dei corsi di propaganda Lgbt tenuti alle elementari frequentate dal figlio. In attesa di capire come finirà il ricorso della donna, una cristiana, è chiaro che il buonsenso è oggi motivo di persecuzione.
Dal Belgio al Canada, come si precipita verso il baratro
In Belgio molti neonatologi chiedono di poter praticare attivamente l’eutanasia (con l’iniezione letale) sui neonati. In Olanda la si può chiedere anche per i normali acciacchi dovuti all’età e in Australia si pensa già a limitare l’obiezione di coscienza. E poi c’è il Regno Unito dei piccoli Alfie, Charlie e Isaiah, a ricordare che la mentalità eutanasica si sta diffondendo rapidamente, con tutto il suo carico di morte e disperazione.