Riprendere una riflessione etica sui vaccini
«Perché non è più possibile questo atteggiamento? Perché crea una cultura del mors tua vita mea, una cultura che ritiene legittimo che alcuni muoiano per il bene dell’intera nazione (vi ricorda qualcuno?), una cultura che decide che alcuni esseri umani non sono persone, ma cose, fornitori di “materiale biologico”». Riprendere il sentiero interrotto della riflessione su vaccini, etica e aborto. La relazione di Luisella Scrosati al convegno di Terni.
Archie, una conversione cambia la lotta per la vita
In attesa della decisione del giudice dell'Alta Corte se porre fine alla vita del dodicenne Archie i cui medici considerano morto cerebrale, i suoi familiari danno un'importante testimonianza: convertiti al cattolicesimo dopo l'incidente, chiedono preghiere e non proteste pubbliche. È un riconoscimento pubblico di chi è il vero Signore della vita.

«Il Ddl Bazoli vuole introdurre la morte di Stato»
Il Ddl sul suicidio assistito non vuole introdurre «un’assistenza dignitosa negli ultimi momenti di vita, ma la morte di Stato, cioè la possibilità che l’ordinamento eroghi, su richiesta, la morte». Ma così lo Stato lascia solo chi soffre, come mostra anche il non voler investire sulle cure palliative. La Bussola intervista l’avvocato Francesco Cavallo.
Nuovi attacchi alle chiese, ma gli Stati cambiano
Chiese nel mirino e colpevoli a piede libero. Fa discutere il furto sacrilego del tabernacolo a New York e la profanazione delle Ostie da parte dei pro choice. In attesa della decisione finale della Corte Suprema, ogni singolo Stato repubblicano predispone norme per introdurre ulteriori tutele alla vita.
Dieci giorni per salvare la vita di Archie Battersbee
Il 6 e 7 giugno il giudice deciderà se porre fine alla vita del 12enne inglese che i medici considerano cerebralmente morto o dare ascolto alle speranze della famiglia, che si basano sui tanti casi di pazienti dichiarati morti e poi misteriosamente tornati in vita. Come Trenton McKinley, una storia analoga a quella di Archie.

Aborto, l'Onu abusa del principio di uguaglianza
Il portavoce del Segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha detto che i diritti sessuali e riproduttivi sono alla base dell’uguaglianza delle donne. Ma ciò non giustifica che, in nome dell’uguaglianza, debba essere consentito anche alle donne di uccidere. In vista del pronunciamento della Corte Suprema Usa il fronte pro-choice è nel panico.
Avvenire e aborto, il fascino discreto della Legge 194
Con un riquadro legato all'articolo che dava conto della Manifestazione per la vita del 21 maggio a Roma, il quotidiano dei vescovi italiani difende la legge 194 del 1978 che in Italia ha introdotto l'aborto. E soprattutto lo fa mentendo spudoratamente su obiettivi e contenuti della legge. Un segnale inviato ai palazzi della politica ma anche agli organizzatori della manifestazione.
- ABORTO USA, LA STRATEGIA INCENDIARIA DI KAMALA, di Tommaso Scandroglio
Rischi e opportunità del nuovo corso pro-life italiano
La manifestazione per la vita di sabato scorso a Roma ha segnato un approccio nuovo del movimentismo pro-life: ricerca di una "coralità" (oltre cento le associazioni aderenti), allargamento del concetto di vita, la valorizzazione delle testimonianze. Ora il confronto con il Potere.
Vaiolo delle scimmie, lo strano allarmismo dei media
Una malattia estremamente rara, il vaiolo delle scimmie, sta conquistando le prime pagine dei quotidiani. Il vaiolo è eradicato dal 1980. Un nuovo vaccino, in caso di sua diffusione intenzionale (leggasi: guerra batteriologica), è stato annunciato nel 2019. Il vaiolo delle scimmie è una delle tante zoonosi e i casi sono pochi. Perché questo allarme?


La gioia di vivere di Ale che smaschera l'eutanasia
Un giovane calciatore in “stato vegetativo” per 14 anni, curato amorevolmente a casa dai suoi cari, e che proprio in quegli anni ha raggiunto vette di vita e di umanità che il mondo - vittima dei dogmatismi eutanasici - ignora. Esce in un libro, "E adesso parlo io", la storia di Alessandro Pivetta, tornato al Padre a 34 anni, raccontata dal giornalista Fabio Cavallari.
Archie, un altro bambino vittima del “best interests”
Dodici anni, lesioni cerebrali da soffocamento, la famiglia ha ingaggiato una battaglia legale con i medici dell’ospedale di Londra dove è ricoverato e che vogliono farlo morire. Nel giro di pochi giorni – dopo un test pericoloso – potrebbe arrivare la sentenza definitiva. E c’è anche la conversione al cattolicesimo di tutta la famiglia dopo l’incidente.

Kim ammette: anche in Nord Corea c'è il Covid-19
La Corea del Nord per due anni è stata ufficialmente “immune” dalla pandemia di Covid-19. Solo questa settimana i media di Stato e lo stesso Kim Jong-un ammettono l’esistenza di un focolaio e del primo morto confermato positivo. Che la malattia arrivasse anche nel "regno eremita" era prevedibile. Quel che è strano è che lo ammettano.