Omogenitorialità, una sfilza di studi conferma i danni per i minori
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I presidenti di sette ordini regionali degli psicologi scrivono al ministro Roccella sostenendo che non vi siano «differenze sostanziali» se i bambini vengono cresciuti da coppie dello stesso sesso oppure uomo-donna. Una lettera piena di incongruenze, come rileva la consulta degli psicologi di ContiamoCi! E i maggiori danni per chi è allevato senza la figura paterna o materna sono ben documentati, a conferma della morale naturale, dagli studi scientifici. Eccone una serie.
- L'AFRICA NON TOLLERA L'OMOSESSUALITÀ di Anna Bono
Solo qualche giorno fa davamo conto come la kultura progressista reagisca quasi in modo automatico e con aggressività ogni qual volta si tocchi il tema omo-transessualità. Nell’immaginario collettivo Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, sarebbe contraria all’omogenitorialità e quindi degna di qualsiasi forma di disprezzo. Ma in realtà il ministro si dichiara contrario solo all’utero in affitto e non all’omogenitorialità in quanto tale. Ma queste sono sottigliezze che agli alfieri della rivoluzione non importano.
Ecco allora che, nel febbraio scorso, sette presidenti degli Ordini degli Psicologi di altrettante regioni hanno inviato una lettera aperta al ministro. In questa missiva possiamo leggere: «La letteratura scientifica, ormai consolidata, evidenzia che non vi sono differenze sostanziali fra le famiglie con genitori eterosessuali e quelle con genitori omosessuali rispetto alla crescita dei figli. […] È invece accertato l’effetto nocivo dell’esposizione al pregiudizio, non tanto e non solo sull’omosessualità in sé, quanto sulla capacità delle coppie omossessuali di esprimere adeguate capacità genitoriali».
In risposta a questa lettera, lo scorso 21 marzo, la consulta degli psicologi dell’associazione ContiamoCi!, associazione che riunisce molti operatori della sanità che hanno cercato e cercano soluzioni alternative alla cura del Covid rispetto alle linee indicate dal governo, emanano un comunicato. In questo comunicato gli psicologi di ContiamoCi! innanzitutto appuntano «il fatto che la lettera non sia firmata anche dal Consiglio Nazionale degli Ordini degli Psicologi (CNOP), né dai presidenti degli altri ordini, [ciò] lascia supporre che l’opinione in proposito non sia così unanime». In secondo luogo fanno notare che «i presidenti non ritengono nemmeno necessario citare studi a supporto delle loro affermazioni, come sarebbe d’obbligo in un dibattito scientifico, ma si rifanno genericamente a una presunta “letteratura scientifica ormai consolidata”». Poi il comunicato prosegue citando «uno studio che evidenzia un rischio doppio di depressione in adulti cresciuti da genitori omosessuali rispetto a persone cresciute da genitori uomo-donna (Sullins, 2016)». Fanno poi notare che «ad un certo punto della vita del bambino, ogni coppia di genitori omosessuali dovrà necessariamente rispondere alle sue domande su chi lo ha generato. Quali saranno gli effetti psicologici della risposta? Quali le ricadute sulla sua autostima e benessere psichico?».
In merito al presunto stigma sociale riferito all’omogenitorialità, gli psicologi di ContiamoCi! rilevano con coraggio che «è apprezzabile la presa d’atto che tra la popolazione sia diffuso un atteggiamento di prudenza verso l’omogenitorialità. Aggiungiamo che, forse, tale atteggiamento andrebbe rispettato e non sovvertito». Infine la chiusura del comunicato: «In conclusione, riteniamo che lo stile e gli obiettivi, evidentemente ideologici, della lettera dei presidenti non siano consoni al loro ruolo».
Ora aggiungiamo noi qualche dato inerente ai danni sui minori cresciuti all’interno di una coppia omosessuale. Rispetto ai figli di coppie eterosessuali, i danni sui minori allevati senza la figura paterna o materna perché cresciuti da una coppia gay possono essere i seguenti: meno pronti alla competizione, più aggressivi, benessere sociale meno elevato, reddito meno alto, più probabilità di essere obesi, più difficoltà a scuola nell’apprendimento e voti più bassi, rischio doppio di soffrire della sindrome da deficit di attenzione e iperattività, meno autostima e autonomia, maggiore ansia, più esposti a crisi depressive, maggiore rischio di essere esposti a comportamenti devianti in età adulta, maggiore tasso di delinquenza, più disturbati socialmente, più propensi all’uso di sostanze stupefacenti, più inclini ad avere difficoltà nelle relazioni affettive e amicali, più esposti a violenze e abusi anche sessuali da parte dei genitori (il tasso di violenza domestica è maggiore nelle coppie omosessuali rispetto a quelle eterosessuali), crescita in relazioni meno stabili (dove esiste il cosiddetto “matrimonio” omosessuale le coppie gay divorziano più frequentemente), più inclini al tradimento, maggiori tassi di omosessualità (cfr. S. Pezzuolo - M. Baldan - G.B. Camerini, Figli di coppie omogenitoriali e outcomes evolutivi: una rassegna della letteratura, in www. Irp-cdn.multiscreensite.com, 2016; C. Opondo - M. Redshaw - E. Savage-McGlynn, M. A. Quigley, Father involvement in early child-rearing and behavioural outcomes in their pre-adolescent children: evidence from the ALSPAC UK birth cohort, in British Medical Journal, vol. 6, Issue 11, [2016], pp. 1-9; W.R. Schumm, A Review and Critique of Research on Same-Sex Parenting and Adoption, in Psychological Reports, vol. 119, Issue 3, [Sept. 2016]; D. Sullins, The Unexpected Harm of Same-Sex Marriage: A Critical Appraisal, Replication and Re-Analysis of Wainright and Patterson’s Studies of Adolescents with Same-Sex Parents, in British Journal of Education, Society & Behavioural Science, 11 [2], 2015, pp. 1-22; Emotional Problems among Children with Same-Sex Parents: Difference by Definition, in British Journal of Education, Society & Behavioural Science, 7 [2]. 2015, pp. 99-120; Child Attention-Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD) in Same-Sex Parent Families in the United States: Prevalence and Comorbidities, in British Journal of Medicine & Medical Research, 6 [10], 2015, pp. 987-998; Bias in Recruited Sample Research on Children with Same-Sex Parents Using the Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ), in Journal of Scientific Research & Reports, 5 [5], 2015, pp. 375-387; F.R. Bambico - B. Lacoste - P.R. Hattan - G. Gobbi, Father Absence in the Monogamous California Mouse Impairs Social Behavior and Modifies Dopamine and Glutamate Synapses in the Medial Prefrontal Cortex, in Cerebral Cortex, vol. 25, Issue 5, 2015, pp. 1163-1175; D.W. Allen, High school graduation rates among children of same-sex households, in Review of Economics of the Household, vol. 11, Issue 4, 2013, pp. 635–658; D.W. Allen - C. Pakaluk - J. Price, Nontraditional Families and Childhood Progress Through School: A Comment on Rosenfeld, in Demography, vol. 50, Issue 3, 2013, pp. 955-961; C. Bun Lam - S.M. McHale - A.C. Crouter, Parent-Child Shared Time From Middle Childhood to Late Adolescence: Developmental Course and Adjustment Correlates, in Child Development, 23 August 2012; L. Marks, Same-sex parenting and children’s outcomes: A closer examination of the American psychological association’s brief on lesbian and gay parenting, in Social Science Research, vol. 41, Issue 4, July 2012, pp. 735-751; M. Regnerus, How different are the adult children of parents who have same-sex relationships? Findings from the New Family Structures Study, in Social Science Research, vol. 41, Issue 4, July 2012, pp. 752-770; D. Potter, Same-Sex Parent Families and Children’s Academic Achievement, in Journal of Marriage and Family, 74 [June 2012], pp. 556–571).
Come giudizio sintetico sul tema dell’omogenitorialità sotto il profilo psicologico, citiamo il parere del Collegio Americano dei Pediatri: «I bambini allevati da due individui dello stesso sesso crescono in modo adeguato come i bambini allevati in famiglie con una madre e un padre? Fino a poco tempo fa la risposta univoca a questa domanda è stata “no”. Nell’ultimo decennio, tuttavia, organizzazioni sanitarie professionali, accademici, politici e mezzi di comunicazione hanno affermato che i divieti di genitorialità verso le coppie dello stesso sesso debbano essere tolti. Nel prendere una decisione di tale portata, qualsiasi sostenitore responsabile dovrebbe basarsi su elementi di prova completi e conclusivi. Ma non solo non è questa la situazione, ma esistono al contrario prove tangibili che i bambini esposti allo stile di vita omosessuale possono avere un rischio aumentato di danno emotivo, mentale e anche fisico». La conclusione è stata la seguente: «Esiste un rischio significativo di danno inerente all’esporre un bambino allo stile di vita omosessuale. Il Collegio Americano dei Pediatri ritiene inopportuno, potenzialmente pericoloso e pericolosamente irresponsabile, per i bambini, annullare il divieto di adozione per i genitori dello stesso sesso. Questa posizione è radicata sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili» (American College of Pediatricians, Homosexual Parenting: Is It Time For Change?, in www.acpeds.org, 2017).
Quindi è falsa l’affermazione dei sette presidenti regionali degli Ordini degli Psicologi secondo la quale «non vi sono differenze sostanziali fra le famiglie con genitori eterosessuali e quelle con genitori omosessuali rispetto alla crescita dei figli».
Quanto indicato dagli studi scientifici è sempre stato predicato dalla morale naturale (e dal buon senso): se la relazione omosessuale è per sua natura una relazione disordinata, ne consegue necessariamente che chi cresce all'interno di tale relazione non può che subire questo stesso disordine.