Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Natale del Signore a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


La vita di Charlie vale meno di quella di un cane
ODIO ANTIUMANO

La vita di Charlie vale meno di quella di un cane

C’è Charlie e Charlie. L’altro Charlie è un cane che un cuoco italiano aveva inavvedutamente portato con sé a Copenhagen, dove lavora. Le autorità danesi gli avevano sequestrato la bestia, appartenente a una delle razze pericolose che è vietato introdurre in Danimarca. E grazie alla Farnesina e a un imponente tam tam mediatico il cane sarà salvato. Alfano esulta. Ma il vero Charlie invece...


In 1500 firmano la lettera a papa Francesco
APPELLO

In 1500 firmano la lettera a papa Francesco

Vita e bioetica 30_06_2017

«Beatissimo Padre, Siamo tante madri e tanti padri di questo tempo luminoso e violento e ci presentiamo a Lei come figli che scrivono al loro papà...». Iniziava così la lettera a papa Francesco scritta da due coppie e pubblicata da La Nuova BQ due giorni fa. In appena 48 ore sono arrivare oltre 1500 firme. Eccole.


CHARLIE GARD

"Non ci lasciano neanche portare a casa nostro figlio per le ultime ore" - VIDEO

Vita e bioetica 29_06_2017

I genitori di Charlie avrebbero voluto portare il piccolo a casa per le ultime ore, affinchè potesse morire attorniato da quanto più amore e cure possibili. Ma nemmeno questo viene loro permesso. I medici e i giudici hanno impedito ai genitori di scegliere per la vita della loro creatura e ora i genitori non possono nemmeno decidere quando e dove loro figlio morirà. 


Il grande inganno dell'accanimento terapeutico
IN PREGHIERA PER IL PICCOLO

Il grande inganno dell'accanimento terapeutico

Charlie deve morire e qualche commentatore cattolico non ha esitato a scomodare Evangelium Vitae quando parla di accanimeto terapeutico. Ma è un falso clamoroso. Non sono le terapie ad essere gravose ed inefficaci, ma è la condizione stessa di Charlie che viene considerata dai medici e giudici così grave da risultare inaccettabile. L’accanimento deve quindi riferirsi non alle terapie, ma alla qualità di vita. Charlie è reo di accanimento a vivere, colpevole di rimanere aggrappato ad un’esistenza da malato gravissimo.


“Non uccidere”. Un fiume di preghiera per Charlie
IN PREGHIERA PER IL PICCOLO

“Non uccidere”. Un fiume di preghiera per Charlie

Vita e bioetica 29_06_2017

Preghiere liturgiche, del cuore, al Padre, ai Santi e alla Vergine Maria. Il popolo della Nuova BQ ha dato ancora prova della sua generosità e del suo attaccamento alla vita. Abbiamo chiesto ai lettori di pregare per Charlie. Ecco la straordinaria risposta del popolo di Dio che implora di fermare la mano del boia di Stato. E di custodire la vita del piccolo, divenuto simbolo della lotta della vita contro la cultura della morte. 

-IL GRANDE INGANNO DELL'ACCANIMENTO TERAPEUTICO di Tommaso Scandroglio


Anche la Corte Europea vuole la morte di Charlie
STRASBURGO

Anche la Corte Europea vuole la morte di Charlie

In tempi molto più rapidi del previsto la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu) ha dato ragione ai tribunali inglesi che avevano decretato la morte per Charlie Gard, il piccolo bambino di dieci mesi affetto da una rara malattia genetica. «La decisione è finale», dicono i giudici di Strasburgo in nome del rispetto per la sovranità britannica. La sentenza segna un salto di qualità spaventoso nella deriva nichilista dell'Europa.


- PER CHARLIE, LETTERA-APPELLO A PAPA FRANCESCO


Per Charlie, lettera appello a papa Francesco
DA FIRMARE

Per Charlie, lettera appello a papa Francesco

Vita e bioetica 27_06_2017

Beatissimo Padre,
Siamo tante madri e tanti padri di questo tempo luminoso e violento e ci presentiamo a Lei come figli che scrivono al loro papà. Con semplicità. Abbiamo il cuore straziato: tra pochi giorni uno dei nostri figli, Charlie Gard morirà per una sentenza dei tribunali britannici, 


"Io, una vita per la Vita, soffro per le nomine PAV"
L'INTERVISTA A FLORA GUALDANI

"Io, una vita per la Vita, soffro per le nomine PAV"

Le nomine discutibili e ambigue alla Pontificia Accademia per la Vita indignano gli addetti ai lavori. Come Flora Gualdani, fondatrice della Casa di Betlemme. "La strategia ecclesiale sembra cedere alla pressione per sdoganare contraccezione e fecondazione. Che errore l'estromissione dalla Pav del massimo esperto di metodi naturali. Ma sotto c'è il tentativo di rottamare l'Humanae Vitae, i cui insegnamenti invece sono indispensabili per le cosiddette periferie esistenziali. Oggi Lejeune piangerebbe".


Aletti, per la vita senza complessi di inferiorità
IL LIBRO

Aletti, per la vita senza complessi di inferiorità

Esce il libro sul ginecologo che nella Milano degli anni '70 ha combattuto contro l'approvazione della legge sull'aborto e che racconta il dramma degli aborti alla Mangiagalli con le madri ingannate e i genitori terrorizzati dalle campagne mediatiche.


"Io, una vita per la Vita, soffro per le nomine PAV: si realizza il piano dei nemici di Humanae Vitae"
L'INTERVISTA A FLORA GUALDANI

"Io, una vita per la Vita, soffro per le nomine PAV: si realizza il piano dei nemici di Humanae Vitae"

Le nomine discutibili e ambigue alla Pontificia Accademia per la Vita indignano gli addetti ai lavori. Come Flora Gualdani, fondatrice della Casa di Betlemme. "La strategia ecclesiale sembra cedere alla pressione per sdoganare contraccezione e fecondazione. Che errore l'estromissione dalla Pav del massimo esperto di metodi naturali. Ma sotto c'è il tentativo di rottamare l'Humanae Vitae, i cui insegnamenti invece sono indispensabili per le cosiddette periferie esistenziali. Oggi Lejeune piangerebbe".


Corte inglese minaccia la Cedu: "Fai come diciamo noi"
CASO CHARLIE

Corte inglese minaccia la Cedu: "Fai come diciamo noi"

I giudici britannici non nascondono fastidio nel dover rimandare l’interruzione delle cure, usando come paravento l’ipocrisia del “miglior interesse” per Charlie. Poi fanno pressioni sulla Cedu che dovrà decidere sul suo destino: "Ci sentiremmo in serissima difficoltà se ci fosse chiesto di agire ancora contro i migliori interessi di Charlie ordinando una più lunga estensione del rinvio". 


«Era obbligo della Regione far morire Eluana»
LA SENTENZA

«Era obbligo della Regione far morire Eluana»

Englaro vince la causa contro la Regione Lombardia, condannata a pagare un risarcimento per non aver ottemperato alla sentenza che, stabilendo il distacco del sondino a Eluana, autorizzò la sua morte. Al padre andranno 133 mila euro per danni morali e per "la lesione alla dignità umana" con i sit in sotto la clinica perché per i giudici il danno più grave non è stata la sua morte, ma "la violazione della sua auto determinazione". In quel risarcimento ci sono allora anche i danni arrecati con le preghiere e le veglie dell'Italia che si oppose e si oppone ancor oggi alla cultura della morte.