Il caso di Charlie: aberrazioni di una legge sul testamento biologico
Si sostiene che la battaglia legale sulla vita di Charlie Gard sia normale per via della delicatezza del caso. Ma i profili degli avvocati e dei giudici dimostrano l'ideologia in campo grazie alla legge inglese sulle Dat in vigore dal 2005. Tutto ciò confonde la realtà di un bimbo che continua a vivere, come tutti noi, perché respira (anche se attraverso le macchine), per cui privarlo dei sostegni vitali sarebbe eutanasia. Ma una volta che la lagge naturale viene rimpiazzata da una norma positiva relativista, la verità si oscura generando confusione e contenziosi complicati.
-VENTILAZIONE, ACCANIMENTO E MAGISTERO: FACCIAMO CHIAREZZA di Renzo Puccetti
Magistero e realtà dei fatti: il dovere di fare chiarezza
Risulta sconcertante l'abisso tra il vigore posto a difesa del magistero autentico ordinario, fallibile, dell'attuale pontefice, a cui spetta "un assenso religioso della volontà e dello spirito", e la messa in discussione fino all'aperta contestazione riservata al magistero ordinario universale, quasi non si sapesse che esso va creduto infallibile. Misteri del maanchismo teologico e bioetico.
Quello che solo il popolo di Charlie vede
La vita di Charlie Gard vale la pena: ecco tutto quello che è chiaro al popolo semplice che si è schierato a favore del piccolo inglese e della sua famiglia. Ma che purtroppo molti non vedono o per comodo, o per paura o per arroganza.
Charlie, l'ipocrita e "crudele ordalia" del giudice
Il giudice londinese ha comunicato che prenderà la sua decisione finale su Charlie Gard giovedì o venerdì, ma il suo atteggiamento durante l’udienza di ieri pomeriggio non lascia presagire nulla di buono. Solo “qualcosa di nuovo o sensazionale” lo farà cambiare idea. Il giudice, l’ospedale e il tutore, sostenuti dai grandi media, continuano a remare verso lo stesso obiettivo: stabilire per sentenza il precedente che è legale negare una cura di base a un malato grave.
-QUELLO CHE VEDE SOLO IL POPOLO DI CHARLIE di Benedetta Frigerio
Charlie è la nostra anima
Se non riusciamo a fermare la sua morte, il danno sarà incalcolabile. Il concetto che la morte possa essere preferibile alla vita al punto tale da essere imposta , sarà passato. Che la morte sia preferibile alla vita è un concetto già presente in ognuno delle migliaia di abortii volontari e nelle (al momento) poche centinaia di casi di eutanasia di bambini fatti ogni anno in Europa. Il concetto della sacralità della vita è stato massacrato: d’altra parte dove non c’è fede in Dio, il concetto della sacralità della vita salta. Almeno però fino ad ora , si era salvata la necessità del consenso del genitore.
Charlie, attesa ultima sentenza dell'Alta Corte
Oggi pomeriggio si tiene a Londra la nuova udienza dell’Alta Corte sul caso di Charlie Gard, il piccolo di undici mesi affetto da una rara sindrome mitocondriale, per il quale i genitori stanno lottando per far riconoscere una verità elementare come il diritto di vivere e di ricevere delle cure. Il giudice dovrà pronunciarsi sul protocollo presentato dagli esperti internazionali. Ieri presentata ai manager dell'ospedale inglese una petizione con 375mila firme.
- CHARLIE È SOLO L'INIZIO, di Marco Respinti
- CHARLIE È LA NOSTRA ANIMA, di Silvana De Mari
Charlie Gard è solo l'inizio
In Inghilterra è venuto alla luce un nuovo caso in cui i giudici hanno intimato di non rianimare un bambino gravemente cerebroleso. Nome e luogo sconosciuto, per evitare pressioni mediatiche. Ma intanto si moltiplicano i casi di contenziosi tra medici e genitori di bambini gravemente disabili.
La ventilazione "dannosa" non riguarda Charlie
La ventilazione invasiva è dannosa quando non fa quello che dovrebbe fare, oppure quando procura un tormento maggiore del sollievo arrecato. Nel caso di Charlie non sussistono le condizioni che identificano la ventilazione come un accanimento terapeutico, altrimenti non si capirebbe questa proroga. Si vuole interrompere la ventilazione perché medici e giudici hanno concordato che la vita di Charlie non è più di beneficio a Charlie. È una vita di bassa qualità.
Pray4charlie, il mondo che prega per Charlie
Conosciamo l'ideatore del sito www.pray4charlie.com che in pochi giorni è riuscito a catalizzare attorno a sè l'attenzione e le preghiere di milioni di persone nel mondo per un piccolo Charlie. Un miracolo di preghiere e fede tutto italiano.
La mobilitazione ferma l'esecuzione di Charlie Sulla sperimentazione decideranno ancora i giudici
La notizia tanto attesa è arrivata e adesso si aprono nuovi scenari di speranza per il piccolo Charlie Gard. Il Great Ormond Street Hospital ha chiesto una nuova udienza all’Alta Corte, “alla luce delle affermazioni di nuove evidenze correlate a una potenziale terapia”. Decisivo l’intervento del Bambin Gesù che aveva inviato al Gosh il protocollo di cura predisposto da un gruppo di medici italiani, statunitensi e spagnoli. Lo spettro del distacco della ventilazione si allontana, ma sul piccolo decideranno ancora i giudici.
- LA VENTILAZIONE "DANNOSA" NON LO RIGUARDA di Renzo Puccetti
- L'ESERCITO DI PRAY4CHARLIE PARLA ITALIANO
- THE DECEPTION OF AGGRESSIVE MEDICAL TREATMENT, by Tommaso Scandroglio
Charlie, il tranello in cui cadono alcuni medici E' la malattia ad accanirsi, non la respirazione
E’ la malattia ad accanirsi su Charlie, non la ventilazione. Cerchiamo di spiegarlo anche a quei medici cattolici che sostengono il contrario, cioè che la ventilazione sia accanimento. Nel caso di Charlie non si sta parlando di terapie, ma di ventilazione assistita, che non è finalizzata a guarire Charlie, ma a farlo respirare e vivere. Se raggiunge la sua finalità – cioè l’ossigenazione – non è accanimento terapeutico. Togliere la ventilazione credendo che sia lei la colpevole della sofferenza di Charlie, che invece dipende dalla patologia, è eutanasia.
-L'ANNUNCIO DEL DISTACCO: MA LA SPERIMENTAZIONE SI PUO' FARE IN LOCO
La terapia può funzionare anche in Inghilterra
L'annuncio dell'associazione Mitocon: "Stanno per staccare la spina a Charlie, ma noi abbiamo pronto un procollo sanitario. Chiediamo di fermare il conto alla rovescia". Poi il presidente alla Nuova BQ conferma: "L'equipe di scienziati al lavoro ha riconsiderato alcuni dati, la terapia può funzionare su Charlie anche in Inghilterra senza bisogno di trasferimento".