Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Bernadette a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


Sull'alluce
del bebè c'è
il prezzo
FECONDAZIONE ETEROLOGA

Sull'alluce del bebè c'è il prezzo

Via libera del Ministero ai nuovi Lea che copriranno i costi della fecondazione eterologa. Ma ovociti e spermatozoi non potranno essere acquistati, solo donati. Ecco perché le Regioni si attrezzano con campagne di dono, come in Emilia. Come negli altri paesi in cui l’eterologa è possibile solo tramite donazione si prevede un flop. La pratica dell’utero in affitto è così fiorente all’estero solo perché è business.


2 donne morte, medici "senza lavoro" e pillole
L'aborto cambia: mattanza di Stato a quota 90mila
LA RELAZIONE MINISTERIALE

2 donne morte, medici "senza lavoro" e pillole L'aborto cambia: mattanza di Stato a quota 90mila

La relazione 2015 sugli aborti in Italia: 87.639 interventi, un numero superiore a qualsiasi guerra attualmente in atto. Ma non fa notizia. Il dato è in calo rispetto al passato ma solo perché si assiste all'emigrazione abortiva: dalla sala operatoria alle pillole che salgono a quota 11mila solo nello scorso anno, lasciando sul campo già due decessi. Il ministero smonta la bufala della carenza di medici non obiettori: il servizio è così coperto che ognuno ne effettua 1,6 a settimana. 


Brasile, l'abortificio usa Francesco come testimonial
LA CAMPAGNA

Brasile, l'abortificio usa Francesco come testimonial

L'esortazione Misericordia et Misera viene manipolata per invogliare le donne ad abortire usando la figura del Pontefice come testimonial. Succede in Brasile dove un abortificio del Planned Parenthood ha lanciato una campagna sul "perdono papale". Corredata da un articolo dell'Huffington Post Brazil falso. Il solito meccanismo di strumentalizzazione mediatica, su cui però è bene che le autorità pontificie riflettano, per accompagnare con precisazioni e chiarimenti quelle che in pasto all'opinione pubblica potrebbero diventare manipolazioni. 

 

-DAL PERDONO NASCE LA CHIESA. DI MATTONI di Francesco Leone Grotti


Una chiesa donata dalle donne pentite dell'aborto
GEORGIA

Una chiesa donata dalle donne pentite dell'aborto

Costruire una chiesa per chiedere perdono a Dio con un atto di riparazione pubblico per avere abortito. È quanto hanno deciso di fare in Georgia un gruppo di donne che hanno interrotto una o più gravidanze nell’arco della loro vita e di medici abortisti pentiti. La notizia è stata diffusa dal patriarcato della Georgia


Il dramma dietro i lustrini: ecco come vive un trans
L'INDAGINE

Il dramma dietro i lustrini: ecco come vive un trans

Indagine del National center for transgender equality sul tenore di vita dei transessuali: molestie, tentativi di suicidio, Aids, disagio psicologico hanno percentuali altissime. Ma si cerca di nascondere il problema dando la colpa alla società. Invece il problema è sulla condotta di vita e sull'uomo.


I vescovi canadesi e la pastorale dell'eutanasia
LA NOTA CHOC

I vescovi canadesi e la pastorale dell'eutanasia

L’Assemblea episcopale del Canada Atlantico ha pubblicato “Una riflessione pastorale sull’assistenza medica nel morire”. Utilizzando come grimaldello un'interepretazione personale di Amoria Laetitia si elencano i sacramenti da impartire stravolgendo il Catechismo: Confessione, Comunione e Unzione degli infermi. Ma è un bluff perché il Magistero condanna tutti gli atti eutanasici. E nessun atto di accompagnamento all'eutanasia potrà essere giustificato. 


Il "family day" nel Malawi, per la famiglia e la vita
CONTINENTE NERO

Il "family day" nel Malawi, per la famiglia e la vita

Col pretesto di liberarsi di "leggi coloniali", il Malawi vuole introdurre l'aborto e legalizzare l'omosessualità. Ma inizia la protesta pubblica organizzata dalla Conferenza Episcopale e dagli evangelici, la prima nel suo genere. In un paese, però, in cui la donna è ancora ostaggio di pratiche tribali violente, che la privano di ogni dignità. 


Saronno, la sottile linea rossa verso l'eutanasia
GLI AMANTI KILLER

Saronno, la sottile linea rossa verso l'eutanasia

Gli amanti killer di Saronno pianificano gli omicidi con un'idea confusa di eutanasia. Ma non c’è distinzione - come invece credono i due indagati e altri - tra eutanasia e omicidio, quasi che la prima sia buona e il secondo no. E' semplicemente un sottoinsieme del primo, una particolare fattispecie di omicidio.


La vita in un battito: stop aborto se si sente il cuore
STATI UNITI

La vita in un battito: stop aborto se si sente il cuore

In Ohio il parlamento repubblicano ha dato il via libera ad una legge che ferma il diritto di aborto non appena si sente il battito cardiaco fetale intorno alle VI-VIII settimana. Non è l'optimum, perché l'aborto resta legale, ma è il segno che la scienza può aiutare la ragione a fermare un omicidio.


Aborto, lo stop arriva anche dalla realtà virtuale
SCIENZA E ETICA

Aborto, lo stop arriva anche dalla realtà virtuale

La realtà virtuale in campo medico sta facendo passi da gigante. Con le immagini in 3D la diagnostica embrionale sarà sempre più accurata e l'immagine del feto verrà valorizzata. Il progetto ha implicazioni etiche considerevoli perché potrebbe costituire un fortissimo deterrente all'aborto. 

-LA VITA IN UN BATTITO di Andrea Zambrano


Viva dopo un aborto: la storia di Viola, l'altra "Jessen"
STORIE DI VITA

Viva dopo un aborto: la storia di Viola, l'altra "Jessen"

Questa immagine mostra due miracoli: quello di Gianna Jessen e quello di Viola, entrambe sopravvissute all'aborto. La piccola di appena tre anni sabato ha incontrato la statunitense, viva nonostante un aborto salino, in questi giorni in Italia per raccontare la sua storia di vita e perdono. La Nuova BQ intervista la madre di Viola: "E' la dimostrazione vivente che la vita non è in mano alla nostra volontà di distruggerla". 


Eutanasia per chi non ha speranze. Ma non è malato
OLANDA

Eutanasia per chi non ha speranze. Ma non è malato

In Olanda un giornalista ha raccontato di come abbia accompagnato il fratello all'appuntamento con la "dolce morte". Definendo la giornata "bellissima". Ma Mark non era malato: era soltanto un tossicodipendente "senza via d'uscita", che dopo un litigio ha deciso di farla finita. E' stato accontentato.